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04 mag 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

La vita nello Spirito, soffocata dalla carne: un caso di incesto apri file pdf

don Silvio Barbaglia

Non è plasmato sull’uomo e sui suoi desideri, ma dettato interiormente dallo Spirito e proveniente da Cristo. È questa l’origine del Vangelo annunciato da Paolo, che non persuade grazie all’abilità di chi parla, ma per sua intima forza. Chi lo accoglie ne è trasformato, inizia a pensare a sentire come Cristo stesso e, unito a Cristo, diviene come lui capace di discernimento e giudice della storia umana. Non certo i Corinti che, – dice Paolo – , sono divisi da discordie interne legate a logiche “carnali”, non a preoccupazioni “spirituali”, come il parteggiare per Paolo o per Apollo. Paolo infatti, con suo annuncio, ha piantato il seme del Vangelo; Apollo ha irrigato la terra con il suo insegnamento, ma è Cristo che opera il miracolo della nascita di un nuovo fedele, nuova pianta che arricchisce la Chiesa, campo di Dio. Paolo, fondando la comunità di Corinto, ne è stato l’architetto, ma il fondamento su cui essa poggia è Cristo, grazie all’opera dello Spirito, affinché essa diventi nuovo Tempio di Dio, luogo del suo incontro con gli uomini. Occorre quindi imitare Cristo, prendendo esempio da Paolo e dai suoi collaboratori, e ascoltando il rimprovero che Paolo rivolge come padre. Perché, oltre alla divisione in partiti, nella comunità è tornato in auge – tra gli uomini – il malcostume di divertirsi ad andare a donne, al punto tale che una giovane è stata messa incinta dal padre, fatto inaccettabile addirittura tra i pagani. L’uomo che ha commesso questo atto deve essere allontanato dalla comunità, e con lui tutti coloro che vivono con una condotta contraria allo Spirito. Ciò che infatti si può tollerare tra i pagani, non può essere accettato tra i rinati in Cristo.

12 mag 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Il corpo spirituale, unito a Cristo apri file pdf

don Silvio Barbaglia

Chiamati a giudicare il mondo e gli angeli ribelli, insieme con Cristo giudice nell’ultimo giorno, in cui il male verrà annientato. I battezzati perciò sono incaricati anche di vegliare sul rispetto della regola di vita della comunità cristiana. Perché allora – chiede Paolo – i membri della comunità di Corinto si rivolgono, per risolvere contese e divisioni interne, ai tribunali dei pagani, i tribunali di coloro che vivono lontani dalla giustizia di Dio? Liti e contrasti debbono essere risolti tornando a Cristo, con la perseveranza necessaria a un reale cambiamento di vita coerente con il battesimo. Cristo è la norma della vita comunitaria, cui il cristiano deve uniformarsi, conciliandola con il rispetto delle leggi dello stato, cui appartiene come cittadino.
Tra i peccati, in particolare occorre fuggire l’andare con prostitute. Se infatti gli altri peccati infangano l’uomo dall’esterno, l’unione intima con la prostituta – che rende lei e l’uomo un’unica carne – è un peccato che coinvolge tutta la dimensione corporale e ne rinnega la nuova identità ricevuta nel battesimo: un corpo “risorto” e “spirituale”, unito fin d’ora a Cristo risorto e al suo corpo in una relazione sponsale, che si compirà definitivamente nell’ultimo giorno. Riscattato a prezzo del sacrificio di Cristo, l’uomo non è più schiavo del male, ma servo di Dio, anzi, suo figlio. E come figlio, egli non appartiene più a se stesso, ma riceve la sua nuova identità dalla relazione con il Padre.
Se non si riesce a vivere nel celibato, piuttosto che andare per prostitute è meglio sposarsi. E nel rapporto a due, moglie e marito sono chiamati a donarsi reciprocamente identità. Ciascuno infatti fa emergere nell’altro quel corpo spirituale che appartiene a Cristo, il corpo che ciascuno mantiene in relazione con Cristo attraverso la preghiera.

13 mag 2010
Ciclo di incontri: Giovanni Paolo II, il magistero e la testimonianza

Evangelium vitae: sintesi dell'enciclica apri file pdf

Luciana Graceffo

L'encicica Evangelium vitae sintetizzata in 10 pagine.

15 ott 2010
Ciclo di incontri: Eventi istituzionali de La Nuova Regaldi

Presentazione attività anno 2010-2011 apri file pdf

La Nuova Regaldi

Si descrive sintenticamente il profilo istituzionale de La Nuova Regaldi (soci, organi sociali, incarichi) e si illustrano le attività proposte dall'Associazione nell'anno sociale 2010-2011.

16 ott 2010
Ciclo di incontri: Giovanni Paolo II, il magistero e la testimonianza

Salvifici dolorisi - Sintesi apri file pdf

Luciana Graceffo

Il dolore umano, esplorato nella sua dimensione antropologica, trova senso alla luce dell'esperienza di Cristo. Il dolore diviene così stato di grazia e di speciale vicinanza a Dio, sacrificio di sé a favore dell'umanità.

27 ott 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Un resoconto ordinato: verità e retorica nel racconto di Luca apri file pdf

don Silvio Barbaglia

Un “resoconto ordinato” degli eventi, frutto di ricerche accurate e del racconto di testimoni oculari. È l’obiettivo ambizioso enunciato nel prologo del Vangelo Luca, che sembra purtroppo tradito un attimo dopo, nel racconto—inverosimile sul piano storico—di Zaccaria, che nel tempio è visitato da un angelo. Una sorta di “favola”, agli orecchi del lettore odierno, erede dei concetti di storia e storiografia elaborati dal pensiero positivista. Ma il “teofilo”, cui il Vangelo è rivolto, respira un’altra cultura, e coglie nel testo l’eco dei racconti fondativi della storia di Israele, che illuminano con straordinaria efficacia la vicenda di Cristo. Un testo che—con sapiente retorica—costruisce le vicende originarie di Cristo e di Giovanni Battista, intrecciandole fra loro e diversificandole in alcuni punti nodali. I nomi stessi di Zaccaria e di Elisabetta—genitori di Giovanni—, la loro appartenenza alla tribù sacerdotale e l’assenza di figli forniscono importanti indizi nella costruzione della rete di senso offerta dal testo.

03 nov 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Il concepimento di Giovanni, racconto midrashico apri file pdf

don Silvio Barbaglia

“Storia” o “fantasia”? Avvicinarsi al testo evangelico con i nostri criteri—moderni ma molto ingenui—su cosa è “storia” rischia di portarci fuori strada. Ma anche il pensare che il contenuto del testo si fermi alla lettera è un grave errore. Occorre invece far parlare il testo di Luca per quello che effettivamente vuol dire, nel suo stile di raffinato midrash di testi dell’Antico Testamento, che—ben lontano da un “cut and paste” casuale—richiama gli antichi racconti per riplasmarne il significato nell’annuncio del nuovo. Il racconto del concepimento di Giovanni il Battista riecheggia infatti i testi della nascita di Isacco, Giacobbe, Sansone e Samuele. Conoscerli e comprenderli in profondità rende eloquenti aspetti del testo di Luca, altrimenti inspiegabili.

06 nov 2010
Ciclo di incontri: Giovanni Paolo II, il magistero e la testimonianza

Slavorum Apostoli - sintesi apri file pdf

don Silvio Barbaglia

17 nov 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Una visione nel Tempio: con Ezechiele e Daniele, in attesa di Elia apri file pdf

don Silvio Barbaglia

Il Tempio. Un luogo speciale, unico in Israele, quello in cui Zaccaria riceve in visione l’annuncio divino. È lo stesso luogo in cui il profeta Daniele, immerso nella preghiera, riceve—anch’egli da Gabriele—l’annuncio della fine della schiavitù di Israele. Il figlio annunciato ha un nome speciale—Giovanni—, che significa “il Signore ha misericordia”. Come il padre egli sarà sacerdote, ma oltre a ciò sarà consacrato al Signore come nazireo sin dal seno materno, come è accaduto a Sansone. E sarà inviato al popolo di Israele per preparare la venuta del Signore, realizzando la missione affidata a Elia, il profeta, rapito al cielo alla fine dei suoi giorni, di cui Malachia ha predetto il ritorno, quando si compiranno le promesse di Dio. Ma prima Zaccaria sarà muto, incapace di parlare. Come accadde al profeta Ezechiele, cui il Signore apparso in visione comanda il silenzio, fino al giorno della disfatta di Gerusalemme, quando Israele, toccato il fondo del baratro della sua storia sventurata, potrà tornare a sperare nella salvezza operata da Dio.

24 nov 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Rallegrati, figlia di Sion! Gesù, concepito in Maria, è Cristo che entra in Gerusalemme apri file pdf

don Silvio Barbaglia

Nella remota Galilea, nell’ignoto villaggio di Nazaret, in un umile casa e a una donna, per giunta vergine! L’annuncio di Gabriele risuona nel contesto più misero e umile, così lontano da quello rivolto a Zaccaria, sacerdote, maschio, che officia nel Tempio—il luogo più sacro che esista—, nel cuore di Gerusalemme, centro della Giudea, la terra del grande re Davide. Ma proprio qui Dio si renderà presente, come lo è nell’arca dell’alleanza conservata nel Santo dei Santi, grazie all’ingresso del messia nella storia dell’uomo. “Rallegrati, piena di grazia!”, annuncia Gabriele a Maria. Parole che riecheggiano l’invito alla gioia dei profeti Zaccaria e Sofonia, che annunciano a Gerusalemme la misericordia di Dio di cui sarà colma, il ritorno dall’esilio, la ricostruzione e l’avvento del regno di Dio. Maria riceve l’annuncio rivolto alla “figlia di Sion”, all’Israele fedele che attende il suo Dio. Per questo le parole dell’angelo risuonano pregne di senso ai suoi orecchi. E la riempiono di turbamento, perché Gesù—il Figlio annunciato—non sarà il messia trionfante che tutti attengono, ma il messia sofferente, inchiodato alla croce. E se Elisabetta è resa feconda da Dio, che rimedia alla sua innaturale sterilità, qui Dio viene a turbare, con il suo intervento, il normale decorso della vita di sposa e—si spera—di madre cui Maria è già promessa, generando in lei un figlio nel modo che mai prima la Scrittura ha narrato. Maria, la Gerusalemme fedele, vede così “entrare” in sé il messia, secondo le profezie, che si realizzano in modo inatteso e simbolico nel suo corpo, con la gravidanza.

01 dic 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

La danza di Giovanni, nuovo Davide e nuovo Elia, saltellante di gioia nel ventre della madre apri file pdf

don Silvio Barbaglia

Maria saluta Elisabetta, e il piccolo Giovanni “saltella” nel petto della madre. Nulla di strano, nella fisiologia della maternità, se non fosse per quel che accade a Elisabetta, che a quel gesto—riempita di Spirito Santo—intuisce il mistero che abita in Maria. Il saltello di Giovanni nel ventre della madre diviene così simile alla danza di David davanti all’arca che entra in Gerusalemme, e all’esultare di Elia, che—secondo la profezia di Malachia—annuncerà l’arrivo del Signore, accogliendolo come i giusti di Israele, che usciranno “saltellanti come vitelli dalla stalla”. E Maria si fa interprete dell’Israele fedele, e scioglie a Dio un canto di lode—il Magnificat—, sintesi delle attese della Scrittura. Maria si appresta quindi a fare le valigie per tornare a Nazaret. Non prima, probabilmente, di aver assistito alla nascita di Giovanni e aver prestato i primi aiuti alla cugina partoriente.

05 dic 2010
Ciclo di incontri: Con il Vangelo "in un mondo che cambia"

Sale della terra e luce del mondo. Pier Giorgio Frassati e la prima generazione incredula apri file pdf

Don Armando Matteo

I giovani sono lontani dalla Chiesa. La percentuale di quelli che si dicono cristiani è calata bruscamente, del 14% in soli 6 anni. Una generazione “incredula”, non solo nella fede, ma nell’atteggiamento verso l’intera esistenza. “Bamboccioni”, li chiamano. Ma la gabbia dorata in cui vivono sono stati i genitori a costruirla, senza accorgersene, con un’evoluzione sociale in quattro mosse. l’allungamento della vita, che porta a cercare l’eterna giovinezza; la scoperta maschile della corpo come oggetto di cura, che rende più narcisi e cinici; l’emancipazione femminile che mette in crisi il maschio e la vita famigliare; il lavoro sempre più frenetico e meno soddisfacente. L’adulto vuole essere sempre giovane, e si vendica su chi è giovane davvero, lasciato ai margini, senza possibilità di esprimersi e di essere felice. È una società che va verso il suicidio, se non cambia rotta. E la Chiesa che può fare? Dare Parola ai giovani, provocarli con il linguaggio della liturgia, creare “interferenze” rispetto alla loro normale percezione, educare a forme alternative di sentire e di pensare, plasmate dal Vangelo. Ma occorre una profonda e coraggiosa revisione della nostra pastorale, per comunicare ancora oggi la “buona notizia” del Vangelo.

12 dic 2010
Ciclo di incontri: Il Gesù storico e le origini cristiane

Pontificia Commissione Biblica - L'interpretazione della Bibba nella Chiesa (1993) apri file pdf

Il documento della Pontificia Commissione Biblica, datato 15 aprile 1993, rappresenta la più chiara e dettagliata posizione della Chiesa cattolica in materia di ermeneutica e di metodologia biblica, collocate all'interno della comprensione cristiana delle Sacre Scritture.

12 dic 2010
Ciclo di incontri: Il Gesù storico e le origini cristiane

Il Gesù della storia e le origini del cristianesimo - Progetto culturale e mediatico integrato apri file pdf

don Silvio Barbaglia

Il progetto "Il Gesù della storia e le origini del cristianesimo" offre le basi per una vautazione ampia del lavoro che prende forma a cominciare dal suo primo passo, rappresentato dal Laboratorio fede, ragione e cultura dedicato allo studio dell'epistemologia storiografica applicata alla questione della storicità di Gesù e delle origini del cristianesimo.

12 dic 2010
Ciclo di incontri: Il Gesù storico e le origini cristiane

Verbum Domini - Esortazione Apostolica Postsinodale apri file pdf

Testo magisteriale dell'Esortazione apostolica Postsinodale sulla Parola di Dio: VERBUM DOMINI, firmato da Papa Benedetto XVI, il 30 settembre 2010, memoria liturgica di San Girolamo

13 dic 2010
Ciclo di incontri: Il Gesù storico e le origini cristiane

Gesù e storia: reimpostiamo il problema apri file pdf

don Silvio Barbaglia, Don Martino Signoretto

Chi è stato realmente Gesù? Un problema che da 250 anni vede all’opera gli studiosi. Tale problema è ormai dibattuto anche in Internet, purtroppo con interventi sovente non all’altezza della questione. Dall’epoca dell’Illuminismo alle posizioni attuali la ricerca ha assestato colpi sempre più radicali alla storicità di Gesù e dei Vangeli. La questione dibattuta lungo i secoli è stata sovente riassunta entro il binomio “fede-storia” che ha caratterizzato la problematica stessa dalla prima alla terza ricerca. L’Associazione culturale diocesana La Nuova Regaldi, tramite il Laboratorio “Fede, ragione e cultura” dà il via a un percorso di ricerca per conoscere l’argomento e valutarlo criticamente, con la finalità di porre le basi ad una sorta di “epistemologia storiografica” funzionale ad esplorare nuovi approcci all’annoso problema del Gesù della storia (Appunti a cura di Riccardo Dellupi).

14 dic 2010
Ciclo di incontri: Il Gesù storico e le origini cristiane

Alla ricerca della figura storica di Gesù apri file pdf

Mauro Pesce

Da: Gianotto, C. - Norelli, E. - Pesce, M., L’enigma Gesù. Fonti e metodi della ricerca storica, A cura di Emanuela Prinzivalli, Biblioteca di testi e studi 457, Roma: Carocci 2008, pp. 94-127.

3. Alla ricerca della figura storica di Gesù (Mauro Pesce)

14 dic 2010
Ciclo di incontri: Il Gesù storico e le origini cristiane

Il Vangelo secondo Tommaso e il problema storico di Gesù apri file pdf

Claudio Gianotto

Da: Gianotto, C. - Norelli, E. - Pesce, M., L’enigma Gesù. Fonti e metodi della ricerca storica, A cura di Emanuela Prinzivalli, Biblioteca di testi e studi 457, Roma: Carocci 2008, pp. 68-93.

2. Il Vangelo di Tommaso e il problema storico di Gesù (Claudio Gianotto)

14 dic 2010
Ciclo di incontri: Il Gesù storico e le origini cristiane

Considerazioni di metodo sull'uso delle fonti per la ricostruzione della figura storica di Gesù apri file pdf

Da: Gianotto, C. - Norelli, E. - Pesce, M., L’enigma Gesù. Fonti e metodi della ricerca storica, A cura di Emanuela Prinzivalli, Biblioteca di testi e studi 457, Roma: Carocci 2008, pp. 19-67.

1. Considerazioni di metodo sull’uso delle fonti per la ricostruzione della figura storica di Gesù (Enrico Norelli)

14 dic 2010
Ciclo di incontri: Il Gesù storico e le origini cristiane

L'enigma Gesù - Introduzione apri file pdf

Emanuela Prinzivalli

Da: Gianotto, C. - Norelli, E. - Pesce, M., L’enigma Gesù. Fonti e metodi della ricerca storica, A cura di Emanuela Prinzivalli, Biblioteca di testi e studi 457, Roma: Carocci 2008, pp. 7-18

Introduzione (Emanuela Prinzivalli)

15 dic 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Nelle case di Zaccaria e di Giuseppe, due nascite miracolose apri file pdf

don Silvio Barbaglia

Johannan, “Il Signore ha misericordia”. È il nome della svolta, che Elisabetta chiede per il figlio appena nato, e che compie l’attesa espressa nel nome del padre Zaccaria, “Dio si è ricordato”. E Zaccaria torna a parlare, come Ezechiele che profetizza l’avvento del Messia. A lui Giovanni preparerà la strada, come Elia che annuncia il “sole di giustizia” promesso nel libro di Malachia. Giuseppe intanto apprende che Maria è rimasta incinta quando – benché sposati – non sono ancora conviventi. La situazione è spinosa, e la esporrebbe con il Figlio a vergogna ed emarginazione. Ma Giuseppe, avvertito in sogno, si conferma suo sposo, diventando anche padre – adottivo – di Gesù, Giuseppe quindi da Betlemme giunge a Nazaret, per darvi inizio, prima del previsto, alla convivenza famigliare. Ma la coppia si dirige presto verso Betlemme – la casa di Giuseppe – a motivo del censimento, verso la casa del marito, che è dimora naturale di una nuova famiglia nel costume ebraico. E qui nasce Gesù. Ma dove? Tra gli animali, nella stalla al “piano terra” della casa di Giuseppe, in cui egli e Maria si sono sistemati già da tempo, e dove resteranno per circa due anni ancora. Una lettura, certo, lontana dalla tradizione, che vede Giuseppe giungere in Betlemme, con Maria in preda alle doglie, e bussare inutilmente alle porte dell’albergo per rifugiarsi quindi in fretta in una grotta, dove la moglie partorisce. Un quadro poetico, simbolo di povertà ed emarginazione sociale. Ma il testo, incrociato col contesto, pare andare in un’altra direzione. Quella della vita quotidiana e “normale” di una famiglia di Giuda, nella piccola Betlemme, in cui il Figlio di Dio si fa presente.

22 dic 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Tra i pastori e nel Tempio, il Natale celebra la Pasqua apri file pdf

don Silvio Barbaglia

In veglia nella notte, a guardia del gregge. I pastori, che attendono il messia annunciato da Ezechiele, sono visitati dal messaggero di Dio e vedono la gloria del Signore, mentre una liturgia celeste celebra i promessi doni messianici: gloria a Dio, e pace agli uomini. Nella città di Davide è nato il Messia, che dovranno riconoscere in un segno: un bimbo avvolto in fasce, deposto tra gli animali della stalla. Come il Cristo che, morto e avvolto nel sudario, è vivo nella sua Chiesa. È il mistero pasquale, di cui loro – i pastori della Chiesa nascente – sono custodi e testimoni. È il mistero che annunciano a Maria, e che riecheggia nel Tempio, in cui Simeone, intuendo il compimento delle attese, rivela a Maria il prezzo di dolore e morte che Gesù e lei stessa dovranno sopportare. Ma lo sgomento di Maria raggiunge il culmine quando Gesù dodicenne, raggiunta la maggiore età, nella festa di Pasqua scompare per tre giorni, e, ritrovato nel Tempio, chiede “perché mi cercavate?”. Sintomo di un “arrancare” umano di Maria, in difficoltà nel comprendere e accettare la logica di Dio nel percorso difficile del Figlio.

27 dic 2010
Ciclo di incontri: Il Gesù storico e le origini cristiane

Gesù e storia: la questione delle fonti apri file pdf

don Silvio Barbaglia

Solo i Vangeli canonici? Oppure, per fare storia su Gesù, è bene lavorare anche su altri testi antichi che parlano di lui? La posizione di Enrico Norelli è netta: tra le fonti antiche su Gesù deve valere un regime di “democrazia” perfetta, che porti a superare il criterio non scientifico e unilaterale che distingue in fonti di seria “A” e fonti di serie “B”, fonti “canoniche” e fonti “apocrife”. Tale pregiudizio produce, secondo Norelli, una sopravalutazione per le une e una sottovalutazione per le altre. Infatti l’oggettività storica impone di sentire, su Gesù, anche “altre campane”, meno vicine al Gesù della fede e quindi meno “agiografiche”. È un modo di pensare che appare ineccepibile alla luce del pensiero comune, ormai allenato a incrociare, su ogni informazione diffusa dai mass media, le opinioni a favore con quelle contrarie e “neutrali”, per ricostruire la realtà oltre i ben noti rischi di faziosità. Ma i criteri elaborati della comunità scientifica e difesi come “oggettivi” e “universali”, sono davvero adeguati a comprendere qualsiasi fenomeno storico? E sono adatti, in particolare, a ricostruire la storia di Gesù? Partendo da fonti assai diverse, non si rischia di ricostruire un Gesù “artificiale”, irriconoscibile e non corrispondente a nessuna delle fonti? O di giungere a un mosaico confuso, ricco di dettagli ma privo di una linea interpretativa chiara e illuminante? Oppure si potrebbe arrivare a fallire completamente l’obiettivo, “tagliando” le punte di entusiasmo delle fonti “amiche”, che – loro sole – sanno cogliere l’eccezionalità autentica del personaggio. Perché la fede in Gesù potrebbe anche essere un’utile “marcia in più” per cogliere la realtà del personaggio, e non solo una sorta di “lente deformante”, che lo storico è chiamato a togliere per vederci meglio. Ma emerge un altro dubbio, ancor più radicale: le fonti canoniche potrebbero avere un dinamismo interno fatto emergere da studi di matrice ermeneutica e pragmatica – finora sottovalutato dagli storici – tale da imporle come più titolate, scientificamente, a essere il riferimento primario per la storia di Gesù?  (Appunti a cura di Riccardo Dellupi).

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