Descrizione evento:
Dopo 33 anni, la Sacra Rappresentazione della Passione di Romagnano Sesia ritorna al Sacro Monte in circostanze particolarmente significative. La prima riguarda l’Ostensione della Santa Sindone, da poco terminata a Torino con grande afflusso di pellegrini, tra i quali il Papa Benedetto XVI. L’accostamento tra Sindone e Rappresentazione della Passione è percepibile con immediatezza da tutti. Ma c’è un altro aspetto meno conosciuto e ricordato: la Santa Sindone è stata trasferita da Chambery a Torino per evitare un lungo viaggio a San Carlo Borromeo, che voleva venerare il Sacro Lenzuolo, dopo la fine della peste (biennio 1576-1577 ). Sappiamo anche che il santo Arcivescovo, dopo aver contemplato la Sindone, ha voluto ritornare al Sacro Monte di Varallo per continuare nella meditazione dei misteri della Passione. E’ noto infatti, anche attraverso l’iconografia, che il Borromeo, di notte usciva con una’lanternetta’ per pregare di fronte alle cappelle della Passione. Il santo è rappresentato in ginocchio, in contemplazione nella cappella 21 (l’orto degli ulivi) e nella cappella di fronte il Cristo Morto della Chiesa del Santo Sepolcro.
Quest’anno poi ricorre il 4° centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo: pensiamo che il rappresentare la Passione di Cristo sia uno dei modi, non solo suggestivi, ma profondamente spirituali di ricordare questo gigante della santità.
Dalle cronache poi veniamo a sapere che il Borromeo ha fatto diverse soste in Romagnano stesso , alloggiando in casa Serbelloni. Una lapide ricorda il suo passaggio a Romagnano. Un insieme dunque di motivi che danno il senso di questo ‘trasferimento’ della Sacra Rappresentazione al Sacro Monte di Varallo.
Un aspetto particolare di questo evento è il legame che avrà con la celebrazione della Messa: infatti la Rappresentazione scenica entrerà in pieno in quella che viene chiamata ‘La liturgia della Parola’, così che la Messa, terminata la rappresentazione, continuerà dall’offertorio. E’ un modo per dare anche ‘valore liturgico’ all’opera scenica.