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AMIANTO: La sua storia... L'importanza del sapere |
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Dal giorno:
ven 28 novembre
al giorno:
sab 29 novembre
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Tipologia incontro: Convegno
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Ciclo di incontri: Non selezionato
Ora inizio: 15.00 |
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Con:
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Conduce:
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Descrizione evento:
Uno degli aspetti “negativi” che hanno caratterizzato e caratterizzano la cosiddetta civiltà industriale, e continueranno a caratterizzare l’era “post industriale”, è il fenomeno che in questo contesto si può definire “morbosità e mortalità evitabili” come gli incidenti stradali, il suicidio, la droga, l’Aids, gli infortuni e le malattie professionali.
Queste ultime (quasi a voler “disconoscere” Bernardo Ramazzini – Parma 1633-1714, precursore della prevenzione delle patologie professionali, e fondatore della Medicina nel Lavoro) si diffondono tra i lavoratori molto spesso in modo subdolo e in tempi lunghi come le neoplasie dell’apparato respiratorio che nel 1997, ad esempio, hanno causato in Italia circa 35 mila decessi, compresi i pazienti affetti da asbestosi, carcinoma polmonare e mesotelioma.
Molte cose sono state dette e altrettante scritte su questo manufatto e sulla sua pericolosità, peraltro già nota ben prima della Seconda Guerra Mondiale ma di cui non si è tenuto debito conto. E la bonifica dei siti e degli ambienti non è ancora conclusa. Per queste ragioni gli s’intende organizzare un convegno nazionale sul tema “Amianto: la sua storia, L’importanza del sapere”, in quanto vale sempre la pena di raccontare una storia, anche se breve, perché come diceva Antonio Gramsci (1891-1937): “Prima di criticare bisogna anzitutto conoscere”.
Sulla questione amianto gli interventi dei relatori riguarderanno in gli aspetti storici, la diffusione e l’utilizzo del manufatto asbestoso, le fonti d’inquinamento, il boom dell’amianto in Italia e nel mondo, le conseguenze per la salute, il lungo e colpevole silenzio sulle conoscenze, il problema della bonifica, gli aspetti medico-legali e previdenziali, ma anche il ruolo della diagnosi e della “possibile” terapia dei malati di mesotelioma, come pure sarà fatto il punto sugli aspetti epidemiologici e le prospettive future.
Gli organizzatori intendono sottolineare che chiunque intraprenda iniziative di carattere informativo e divulgativo sa che il far sapere e il far conoscere sono da considerare un diritto-dovere, ma anche un serio impegno che ne garantisca la crescita culturale, sociale e civile.
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Enti Promotori:
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