Descrizione evento:
Il testo “Lucean le stelle” (tratto dal libro di racconti di Maria Rosa Panté, “Noi che non fummo Muse” 1996, Editrice Manni) nasce come il racconto in prima persona della storia d’amore tra Galileo Galilei e Marina Gamba negli anni padovani dello scienziato. Fu una vicenda sentimentale di cui si sa ben poco, solo che nacquero due figlie e un figlio e che i due non si sposarono mai. Marina si sposò in seguito, quando Galileo aveva lasciato Padova per Firenze. Chi parla è appunto Marina: il suo punto di vista di donna semplice, innamorata del geniale nonché fascinoso scienziato, si snoda dal primo incontro, il momento dell’estasi amorosa, fino alla triste fine della storia, quando il trasferimento di Galileo sancisce la conclusione del loro rapporto. Tutto inizia con un cannocchiale e tutto finisce a causa di un cannocchiale. La storia d’amore, i felici anni padovani sono racchiusi all’interno della grande attività scientifica di Galileo, che Marina apprezza e sostiene almeno finché non vadano a interferire con la sua vita privata.
Gli scritti di Galileo fanno così da controcanto alle considerazioni di Marina, Galileo difende le sue ricerche, la sua attività, il suo metodo. Il metodo sperimentale che, come riconoscono molti studiosi, Galileo deve a suo padre il grande trattatista e compositore Vincenzo Galilei, le cui scoperte sulla musica si devono soprattutto a esperimenti di acustica che lasciarono sul figlio e sui suoi studi una impronta fondamentale.
Musiche di
Vincenzo Galilei
(1520 – 1591)
Michelangelo Galilei
(1575-1631)
Musica delle sfere celesti
realizzata da Accademia Triacamusicale