Documentazione evento:
A Oropa nel cuore della GMGNell'abbraccio del santuario, la "nuova pentecoste" della fede giovane"La fede: non convinzione, ma relazione". Queste le parole con cui Gabriele Mana, vescovo di Biella, saluta i giovani pellegrini, venuti dalle diocesi del Piemonte a Oropa all'evento, voluto dalla Conferenza episcopale piemontese, che realizza una sorta di Gmg locale in contemporanea con quella di Sydney con Benedetto XVI. Parole che descrivono in filigrana questo
meeting della fede giovanile. Inaugurato nella processione alla basilica antica e nel bacio della sua soglia, gesto di antica devozione e comunione con Maria, la madre che abita il santuario e che accoglie il pellegrino in un abbraccio, che rende il luogo sacro autentico spazio di relazione con Dio e con i fratelli in Cristo. Un abbraccio reso ancor più concreto dalla presenza dei vescovi delle diocesi Piemontesi, che in cordiale dialogo con i giovani, esprimono la relazione profonda della Chiesa con i suoi figli, amati e cercati. Figli che rispondono con un abbraccio gioioso ai loro coetanei, con spontanea riconoscenza agli organizzatori, che li accolgono nel santuario, e con l'entusiasmo di una fede che si esprime nel canto, nel gioco, nell'ascolto partecipato delle catechesi e delle testimonianze. Si respira veramente aria di Gmg in questa due giorni, che, separata dall'Australia "da due oceani" - come dice il titolo della manifestazione - pulsa allo stesso ritmo dei giovani di Sydney, grazie al collgamento televisivo sui maxischermi allestiti nel santuario e al clima di preghiera e di festa. Festa che culmina nello spettacolo musicale della sera, nel piazzale della basilica superiore, in cui giovani musicisti e attori convolgono il pubblico in una riflessione sul significato della missione, e che prelude alla notte, vivificata dall'ascolto e dal canto, nei "bournel" - luoghi di incontro notturni - dedicati al sacramento della riconciliazione, all'adorazione eucaristica, al dialogo sull'amore di coppia e infine, alle 2, alla visione della diretta della messa di Benedetto XVI a Sydney. Poi, all'indomani, la celebrazione eucaristica, nella basilica superiore, esprime il ringraziamento per la "nuova pentecoste", invocata dal Papa e che appare tangibile, anche qui a Oropa, in una fede che chiede di divenire vita vissuta, capace di contagiare l'umanità comunicandole speranza e amore, animata nelle sforzo costante di conversione personale a Cristo che - ricorda mons. Mana nell'omelia - ci rende fratelli e compagni di cammino di ogni uomo e donna.
(rd)