Descrizione evento:
Convegno diocesano Educare alla vita buona del Vangelo
Sono disponibili le immagini del convegno e le registrazioni audio e video degli interventi di Giuseppe Savagnone e di mons. Renato Corti.
Il nuovo anno pastorale si apre con un incontro di approfondimento sugli orientamenti pastoriali espressi dalla CEI per il decennio 2011-2020 in programma il 16 e 17 settembre al seminario San Gaudenzio di Novara
Dalla sera di venerdì 16 settembre al pomeriggio di sabato 17, in seminario a Novara, si tiene il convegno diocesano sul tema del decennio pastorale proposto dai vescovi italiani, "Educare alla vita buona del Vangelo".
Il convegno, che segna l'avvio del nuovo anno pastorale 2011-2012, con uno sguardo anche sul decennio, si pone in continuità con esperienze analoghe diventate punti fissi nella diocesi novarese. Basti ricordare i convegni di fine agosto ad Armeno negli anni Ottanta, poi trasferiti, a metà degli anni Novanta, per esigenza di un maggior spazio, al Collegio Santa Maria di Pallanza.
Dal convegno di fine agosto si è poi passati, in tempi più recenti, alla assemblea pastorale diocesana vissuta in una unica serata di settembre, al santuario di Boca.
Ora, agli inizi del nuovo decennio, ritorna la proposta di un convegno programmato su tempi un po' più lunghi di una veloce serata; la proposta si pone in continuità con il convegno che si è tenuto il 25 e il 26 aprile 2002 al Collegio Santa Maria di Pallanza, con 684 iscritti, sul tema proposto dai vescovi per il decennio pastorale 2001-2010 "Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia".
In vista dell'appuntamento di settembre, il vescovo all'inizio di luglio ha già inviato una lettera ai sacerdoti (che riprendiamo integralmente in questa pagina), precisando gli obiettivi del convegno e sollecitando la partecipazione.
IL RELATORE
Le due relazioni di venerdì sera 16 settembre e di sabato mattina 17, sono proposte dal prof. Giuseppe Savagnone, docente di storia e filosofia ai licei statali di Palermo, direttore dell'ufficio diocesano per la pastorale della cultura di Palermo, relatore al terzo convegno ecclesiale nazionale che si è tenuto nel capoluogo siciliano nel 1995 e alla 46a Settimana sociale dei cattolici italiani, svoltasi a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre 2010. È editorialista del quotidiano "Avvenire" e collaboratore di diversi altri giornali e riviste. È già stato più volte nella diocesi novarese, in anni recenti, per incontri.
IL PROGRAMMA
Venerdì 16 settembre alle 19.30 buffet, alle 20.30 preghiera iniziale, alle 21 relazione del prof. Savagnone sul tema "Tempi dì cambiamento in ordine all'educazione: quali scelte pastorali ci attendono?".
Sabato 17 settembre alle 9.30 preghiera, alle 10 relazione del prof. Savagnone sul tema "Farci discepoli del Signore Gesù. A quali condizioni?"; alle 11.15 gruppi di studio; alle 13 buffet; alle 14.30 relazione dei gruppi di studio; alle 15.30 sintesi conclusiva del vescovo; alle 16.15 preghiera finale alla Madonna.
CHI E' INVITATO
Ogni vicariato è invitato a fare una opportuna scelta per una presenza adeguata di sacerdoti, religiose e laici corrispondenti ad un numero tra i 30 e i 50 per vicariato, proponendo una rappresentanza per parrocchie o per unità pastorali. I membri del consiglio presbiterale e del consiglio pastorale diocesano sono invitati a titolo specifico. Tutti i sacerdoti sono invitati per una significativa presenza. Gli appartenenti ad associazioni e movimenti ecclesiali esprimano la loro partecipazione all'interno dei delegati di vicariato.
Per una buona organizzazione è necessario inviare i nomi dei delegati entro il 4 settembre. Eventuali esigenze di pernottamento devono essere segnalate al più presto. I delegati saranno iscritti nei gruppi di studio direttamente dalla segreteria del convegno.
I GRUPPI DI STUDIO
Sono previsti quattro gruppi di studio che approfondiscono diversi ambiti dell'educazione, a partire dalla convinzione che «in un tempo di profondi cambiamenti strutturali e culturali, educare significa, prima di tutto, farci discepoli del Signore Gesù». Questi gli ambiti su cui lavorano i gruppi: per una parrocchia dal volto missionario, per una liturgia che sia luogo educativo di evangelizzazione, per una responsabilità educativa degli adulti, per una diffusa sensibilità educativa nella società.
SEGRETERIA DEL CONVEGNO
Coordinatore del convegno è il vicario episcopale per i laici mons. Walter Ruspi. La segreteria fa capo all'ufficio catechistico, di cui lo stesso mons. Ruspi è direttore, a questi riferimenti: telefono 0321-661.652 -fax 0321-661.662 - catechisticol@diocesinovara.org. .
LETTERA DEL VESCOVO AI SACERDOTI PER IL CONVEGNO EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO
Cari Sacerdoti,
sull'inizio del nuovo anno pastorale vivremo con voi, insieme con una rappresentanza dei vostri fedeli, un Convegno Pastorale dedicato al grande compito dell'educazione secondo la vita buona del Vangelo. In questi scorsi mesi sia il Consiglio Presbiterale che il Consiglio Pastorale Diocesano hanno offerto preziosi suggerimenti al riguardo. E' utile tenere conto che i Vescovi hanno inteso suggerire una traccia decennale per tutte le Diocesi italiane. E' dunque possibile distendere sul tempo medio-lungo almeno alcuni capitoli del grande compito dell' educare.
I DELEGATI DELLE PARROCCHIE CON I LORO SACERDOTI
E' da ritenere importante che il Convegno del prossimo settembre veda la partecipazione dei delegati di tutte le Parrocchie della nostra Diocesi. Tali delegati animeranno il Convegno, ma poi animeranno soprattutto le loro Parrocchie. In questo modo il cammino diocesano arriverà alla base della vita ecclesiale: un obiettivo, questo, che non si può dare per scontato ed è da intendere come frutto di un impegno a creare sensibilità sul tema educativo nelle proprie comunità.
IL CONTESTO NEL QUALE CI TROVIAMO
Le condizioni sociali e culturali che fanno da contesto al lavoro educativo non sono assolutamente facili. Sembrano anzi molto impegnative. Proprio per ciò è indispensabile una buona dose di coraggio. Ma, insieme con il coraggio, è fondamentale un grande senso di fiducia, senza la quale è praticamente impossibile buttarsi, con passione nel compito educativo, Don Bosco non sarebbe stato quello che conosciamo se non fosse stato abitato da quella fiducia che lo rendeva convinto di poter utilmente accostare anche i ragazzi e i giovani che potevano, a prima vista, parere irrecuperabili.
AL CUORE DELL'EDUCAZIONE: IL SIGNORE GESÙ CRISTO
Al cuore dell'educazione cristiana sta il Signore Gesù Cristo. Crescere come cristiani significa maturare l'esperienza di essere discepoli di Gesù. Volendo dunque porre in primo piano la questione dell'educare non dobbiamo sbagliarci sul senso profondo del nostro lavoro. Ci potremmo infatti fermare alla periferia di Gesù. Invece egli va considerato l'approdo essenziale di coloro che accostiamo. Si tratta di fondare il cammino delle persone sulla roccia che è Cristo e si tratta di coltivare lo stabilirsi di una intensa relazione personale di ciascuno con Gesù. L'esperienza dei primi discepoli può essere per noi un paradigma di riferimento. La risposta personale alla chiamata di Gesù è diventata un cammino comunitario guidato da Colui che era riconosciuto da tutti come il Maestro. Anche oggi l'educazione cristiana ha, come caratteristica qualificante, quella di condurre un'esperienza comunitaria a prendere il volto della Chiesa.
GLI ADULTI E LA LORO RESPONSABILITÀ'
Quando si parla di educazione si pensa immediatamente alle nuove generazioni, ed è giusto. Ma non ci deve sfuggire che un modo realistico di affrontare il problema è quello che vede negli adulti un referente necessario. E' giusto dunque riflettere sulle attenzioni umane e cristiane che rendono significativa la presenza e l'incontro tra le nuove generazioni e gli adulti. Una premessa indispensabile è che gli aduli considerino l'educazione, nel quadro dei loro impegni, come una priorità da difendere con tutte le forze.
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Auguro che il nostro Convegno del prossimo settembre sia uno stimolo provvidenziale per i Sacerdoti e i fedeli di ogni Parrocchia. Già da ora prego il Signore perché trovi in voi tanta disponibilità a camminare insieme con tutta la nostra Chiesa diocesana.
Vi aspetto con il desiderio che la nostra Chiesa offra come immagine, quella di una comunità capace di cogliere le istanze presenti nella nostra società e dare loro la risposta evangelica, che è anche la più profonda risposta umana.
+ renato corti
novara, 7 luglio 201