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Laboratorio: alla ricerca delle fonti di informazione |
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Documentazione evento:
In ogni scuola degna di questo nome, alla teoria deve necessariamente seguire la pratica: ed ecco che l’aula, teatro il 3 febbraio scorso di una lezione teorica di giornalismo, si trasforma in un meraviglioso laboratorio in cui, rifacendoci al grande pedagogista John Dewey, possiamo dire che “s’impara facendo”. Anche in questa occasione il giornalista Rai Carlo Casoli si rivela grande maestro. L’incontro si apre con la proiezione di diapositive che riportano le stime sulla diffusione delle principali testate di quotidiani e di settimanali italiani, e i dati Auditel sul numero di spettatori dei TG delle TV nazionali e degli ascoltatori delle radio a diffusione nazionale. Partendo da questi semplici dati, che vedono i TG campioni d’ascolto con circa 40 milioni di spettatori al giorno, Carlo Casoli sottolinea quale influenza possono avere i diversi mezzi d’informazione sull’opinione pubblica italiana. Subito dopo passa la parola ai partecipanti al corso affinché espongano i risultati delle ricerche sui temi indicati dal giornalista alla fine del precedente incontro: le più recenti vicende di Renato Vallanzasca, e la condizione dei detenuti con problemi di salute nelle carceri italiane. Si parte con Vallanzasca: appare presto evidente che la fonte cui maggiormente si è attinto è Internet, certamente perché la più a portata di mano per chi giornalista non è. Ma sul caso Vallanzasca riporta tante notizie, molte delle quali, se non del tutto false, lontane dai fatti e poco affidabili. “A nessuno - chiede provocatoriamente Casoli -, è venuto in mente di contattare telefonicamente la madre (magari cercandone il numero sull’elenco telefonico), oppure l’avvocato di Vallanzasca?” E, con un gran colpo di scena, annuncia tra lo stupore generale la presenza in sala del penalista Alessandro Bonalume, difensore del famigerato bandito. Ora il dibattito si fa più acceso e coinvolgente e, dopo una breve pausa, riprende affrontando il secondo dei temi oggetto di ricerca per i corsisti, e cioè raccogliere notizie riguardo a come i detenuti vivono in carcere la malattia. Anche su questo tema, quasi tutti i ricercatori si sono approvvigionati di notizie al solito Internet o a pubblicazioni varie. Solo due corsisti sono ricorsi a fonti dirette. Nella discussione sul dramma del malato detenuto in carcere, emerge l’importanza della sinergia che può e deve instaurarsi tra un giornalista e la sua fonte (nel nostro caso tra Casoli e Bonalume), specialmente quando ciò consenta di portare alla luce fatti “scomodi” ma importanti e, grazie ai mezzi comunicazione, si ponga fine a gravi ingiustizie che altrimenti rimarrebbero sconosciute ai più. Al di là della bella lezione di comunicazione, quel che emerge e avvolge in un’aura di umanità e di moralità l’incontro è il rapporto di amicizia e di stima reciproca - non solo professionale -, che unisce il giornalista Carlo Casoli e l’avvocato Alessandro Bonalume. Rapporto che tocca il punto più alto quando mette in atto un codice etico e deontologico non scritto al quale entrambi si attengono, resistendo alle lusinghe dei facili successi professionali e rimanendo sempre al servizio delle persone e della società.
Luigi Cannata Corso inMEDIA
Per approfondimenti e aggiornamenti sui diritti e doveri dei giornalisti, limiti alla ricerca delle notizie ecc. può essere utile consultare il portale dell'Ordine dei giornalisti, Consiglio regionale della Lombardia, curato dal presidente Franco Abruzzo.
Elenco presenze (n. 72):
AIROLDI LAURA ANGIUS MASSIMILIANO ARPINO ELENA BARBAGLIA DON SILVIO BAZZANI NICOLETTA BELLODI CESARE BELLOTTI PAOLA (Video) BERGAMASCHI FRANCESCA BIANCHI LUCIA BIANCHI MARCO BONALUME ALESSANDRO BONOLI FRANCESCO BORDINI LUCA BOVI SARA BRUNO CLAUDIA CANNATA LUIGI CASOLI CARLO CATTIVERA ANTONIO CAVIGIOLI ELENA CHIESA PAOLA COLLA GABRIELLA COLOMBO LUCIA COMERO LUISA CRESPI MAURO CURINO MONICA DELLUPI RICCARDO FERRARI STEFANO FONTANA MARCO FRONTINI ELENA MARIA GARAVAGLIA GABRIELE GIACOMONI VALERIO (Video) GIANELLA SARA GIARDA VALERIA GIORDANO VALENTINA GRACEFFO LUCIA (LUCIANA)
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GUGLIELMETTI FRANCESCA MARIA KLUN CLAUDIO ANDREA LANFRANCHINI MIRELLA LATTANZIO FILIPPO LORENZINI ANNA MACOVILA EDLIRA MAFFIOLINI DON ALESSANDRO MAIO ANTONIO MARTELLI RINALDO MIGLIO ILARIA MIGLIORINI MARCO (Video) MILAN ANDREA MILANI ESTER MILAZZO GIUSEPPA MOSSINA CLAUDIA MUSSETTA MARCO OMARINI MASSIMO PALMIERI SABRINA PANGALLO DAVIDE PARISI MARCO PASCUCCI PASQUA LUISA PEDRAZZINI ALESSANDRA PIGA GAVINUCCIA POLITI in UBEZIO LAURA POPOLI CRISTIANA QURKU ALQI RAVAROTTO SERENA ROSINA BENEDETTA SANTORO ELENA STIEVANO RENZO TACCHINO GIANFRANCO TAMBUSSI FRANCESCA TOLOTTI MARCO (Video) TRUPIA MARIA ANTONIETTA VERSALDI STEFANO ZANARI ALESSIA |
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Documenti:
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10 feb 2007
Ente Promotore:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli ,
Alessandro Bonalume
Notizie recenti, reperite dai partecipanti al corso su Renato Vallanzasca e sul trattamento sanitario riservato ai detenuti, sono poste a confronto con una fonte diretta (l'avvocato difensore di Vallanzasca). È così possibile verificare la veridicità delle fonti adottate e apprezzare il diverso rimbalzare mediatico di notizie relative a personaggi di notorietà rispetto a quelle coinvolgenti situazioni di vita comune. Si riflette sull'importanza di un lavoro sinergico tra fonti e giornalisti, rispettoso dei rispettivi ruoli e competenze, per portare alla luce storie e notizie significative, a servizio di persone soggette a situazioni di ingiustizia, e per un'informazione corretta del pubblico.
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10 feb 2007
Ente Promotore:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli ,
Alessandro Bonalume
Notizie recenti, reperite dai partecipanti al corso su Renato Vallanzasca e sul trattamento sanitario riservato ai detenuti, sono poste a confronto con una fonte diretta (l'avvocato difensore di Vallanzasca). È così possibile verificare la veridicità delle fonti adottate e apprezzare il diverso rimbalzare mediatico di notizie relative a personaggi di notorietà rispetto a quelle coinvolgenti situazioni di vita comune. Si riflette sull'importanza di un lavoro sinergico tra fonti e giornalisti, rispettoso dei rispettivi ruoli e competenze, per portare alla luce storie e notizie significative, a servizio di persone soggette a situazioni di ingiustizia, e per un'informazione corretta del pubblico.
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