Descrizione evento:
Di fronte al finire. Per dire il morire nel cuore della vita
FONDAZIONE PERSONA – NOVARA
CENTRO DI ETICA DELLA VITA
Conferenza di Eugenio Torre, ordinario di psichiatria, Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
con la collaborazione degli attori della Fondazione Persona – “La Veja Masca” per l’interpretazione dei testi letterari
Chiesa della SS. Trinità di Momo (NO)
Lunedì 4 aprile 2011 ore 21
Presenza ossessiva e invasiva o realtà da rimuovere come pensiero sconveniente, da sempre la morte introduce una domanda e organizza possibili risposte in ordine al senso del vivere umano. Gli antichi miti, le prospettive religiose, il pensiero filosofico non hanno mai mancato l’appuntamento con l’epilogo e la finitudine umana, anche quando hanno inteso trasfigurarlo o porre su di esso un velo per occultarlo. Pure nel nostro tempo, prigioniero, a volte, di una razionalità tecno-scientifica che interpreta il morire unicamente entro parametri biologici o in cui sembrano ritornare le antiche lezioni degli scettici. È possibile dire il morire non rimandando al di là della vita, ma nel cuore stesso della vita? Siamo prigionieri dell’aforisma di Epicuro secondo cui “Quando ci sono io, non c’è la morte. Quando c’è la morte non ci sono io”? La proposta di Eugenio Torre, ordinario di psichiatria alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università del Piemonte Orientale, potrà guidare i presenti dentro questo percorso, senza la pretesa di dare “la” risposta, ma almeno di individuare qualche possibilità di chiarimento sull’enigma morte, rispettoso degli orizzonti valoriali di ciascuno.
Secondo la modalità di svolgimento del Progetto Te.tra, promosso dal Centro di etica della vita della Fondazione Persona e dalla Provincia di Novara, si cercherà anche di approcciare il tema attraverso la suggestione letteraria, con l’interpretazione in forma drammaturgica di alcuni passaggi di uno dei capolavori di Lev Tolstoj: La morte di Ivan Il’i. Il tutto inserito nella affascinante cornice della chiesa della SS. Trinità di Momo, con il suo ricco apparato di affreschi tardo-quattrocenteschi, che attestano una storia, anzi il dramma della vita e della morte, della compassione e del dolore.
Ingresso libero
L’evento è inserito nel progetto Te. Tra. promosso dalla Provincia di Novara