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Giorgio La Pira: laico, politico, operatore di pace
Presentazione

Data: venerdì 14 maggio 2010

Tipologia incontro: Incontro pubblico

Ciclo di incontri:
Non selezionato

Ora inizio: 21

Luogo: Sede de La Nuova Regaldi
           Via Dei Tornielli, 6 - 28100 Novara
           Visualizza mappa

Conduce:



Descrizione evento:

L’Associazione Fraternità Santi Pietro e Paolo in collaborazione con l’Associazione Culturale Diocesana La Nuova Regaldi organizza un incontro pubblico dedicato alla figura del Servo di Dio Giorgio la Pira sul tema:

"Un uomo sconcertante nella sua semplicità e nel suo imprevedibile stile profetico: fu o è ancora un profeta di dialogo e di pace?"

Giorgio La Pira nasce il 9 gennaio 1904 a Pozzallo (RG), in Sicilia. Primogenito di una famiglia di umili condizioni, a prezzo di grandi sacrifici riesce a diplomarsi in Ragioneria e poi a laurearsi in Giurisprudenza. 
Trasferitosi a Firenze con il suo maestro, prof. Betti di Diritto romano, diventa docente di Diritto romano. Tra il 1929 ed il 1939 svolge un’intensa attività di studioso che lo mette in contatto con l’Università Cattolica di Milano: entra così in amicizia con figure come padre Gemelli e Giuseppe Lazzati.

Nel 1946 viene eletto all’Assemblea Costituente. Nel 1947, insieme a Dossetti, Fanfani e Lazzati, dà vita a Cronache sociali, la rivista che meglio ha espresso la presenza cristiana nel difficile processo di rinascita della democrazia in Italia.

Alla Costituente svolge un’opera di grande rilievo, e da tutti apprezzata, nella Commissione dei 75, in particolare per la formulazione dei principi fondamentali che dovranno reggere la nuova Repubblica Italiana. Nel 1948 è nominato sottosegretario al Ministero del Lavoro; nel 1950 scrive in Cronache Sociali il famoso saggio L’attesa della povera gente, nel quale dimostra la necessità, e la concreta possibilità, del lavoro e della casa per tutti.

A giugno 1951 fu eletto sindaco di Firenze, carica che tenne dal 1951 al 1957 e dal 1961 al 1965, in quegli anni mise tutto il suo impegno per realizzare una città a misura d’uomo, per ognuno ci voleva un lavoro, casa, scuola, ospedale e chiesa.
Si batté per dare un lavoro ai diecimila disoccupati, difese e conservò il posto di lavoro a duemila operai della Pignone, salvando l’azienda con l’aiuto di Enrico Mattei; requisì case e ville vuote in attesa che si costruissero case nuove, fece erigere due nuovi rioni; sotto le sue Amministrazioni si realizzarono molte opere pubbliche di ogni tipo.

Instancabile proclamatore della profezia di Isaia, ne esalta spesso la sua attualità: «Avverrà che nei tempi futuri il monte della casa del Signore sarà stabilito in cima ai monti e si ergerà al di sopra dei colli. Tutte le genti affluiranno ad esso, e verranno molti popoli dicendo: "Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché c'istruisca nelle sue vie e camminiamo nei suoi sentieri". Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice tra le genti e arbitro di popoli numerosi. Muteranno le loro spade in zappe e le loro lance in falci; una nazione non alzerà la spada contro un'altra e non praticheranno più la guerra. Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore!».

Il 5 novembre 1977 in un "sabato senza vespri" come aveva desiderato, conclude il suo pellegrinaggio terreno. Nell’omelia funebre il card. Benelli disse di lui:” Quest’uomo che portava sempre e dappertutto sorriso e fiducia  con una naturalezza che ad alcuni parve faciloneria, ma che era invece frutto della sua intima unione con Dio attraverso l’orazione, la contemplazione, la povertà più assoluta e lo stato di grazia che traspariva dal suo volto, quest’uomo ha avuto la sua pesante porzione di sofferenza, immancabile,del resto,per tutti coloro che sono seriamente impegnati con Cristo e con la verità”

Il 9 gennaio 1986 è iniziato il processo di beatificazione.
Il 4 aprile del 2005, nella Basilica della SS. Annunziata, il Cardinale Ennio Antonelli, Arcivescovo di Firenze, dichiara concluso il Processo Informativo Diocesano per la Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio. La voluminosa documentazione raccolta nel corso del Processo viene trasmessa alla Congregazione delle Cause dei Santi in Vaticano.


Enti Promotori:
Fraternità dei santi Pietro e Paolo - Novara



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