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Introduzione alla letteratura aprocrifa dell'Antico Testamento: Il libro dei Giubilei - Parte II, Quinto incontro |
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Documentazione evento:
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Documenti:
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26 nov 2008
Ente Promotore:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Giacobbe scende in Egitto con i suoi figli, che incontrano Giuseppe, e si stabiliscono nel territorio di Goshen. Giacobbe muore, dopo aver consegnato a Levi tutte le cose scritte da lui e dai suoi padri, una sorta di tradizione dei padri che si unisce alla rivelazione che Mosè sta ricevendo dall’angelo della presenza. Il popolo di Israele cresce ma, con la morte di Giuseppe e con l’avvento di un nuovo faraone, il clima di pace tra Egitto e Canaan si incrina, e Israele, che proviene dalla terra stessa di Canaan, è visto come una minaccia in Egitto, e quindi oppresso. Ma Dio si vendica, come goel di Israele, che, guidato da Mosè, esce dall’Egitto, nonostante l’azione contraria di Mastemà, che viene imprigionato dagli angeli della presenza, ma liberato perché possa compiere la strage dei primogeniti d’Egitto, che ha valore simbolico di arresto della propagazione del male, simboleggiato dal faraone che vuole sostituirsi a Dio. La festa di Pasqua è memoria del rinnovarsi dell’alleanza con Dio del popolo che abbandona il Dio-faraone, e perciò prescritta con particolare solennità, sottolineata dal comando di celebrarla senza rimandi nel giorno prescritto e consumando nel tempio le carni degli agnelli sacrificati.
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Audio:
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26 nov 2008
Ciclo di Incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Giacobbe scende in Egitto con i suoi figli, che incontrano Giuseppe, e si stabiliscono nel territorio di Goshen. Giacobbe muore, dopo aver consegnato a Levi tutte le cose scritte da lui e dai suoi padri, una sorta di tradizione dei padri che si unisce alla rivelazione che Mosè sta ricevendo dall’angelo della presenza. Il popolo di Israele cresce ma, con la morte di Giuseppe e con l’avvento di un nuovo faraone, il clima di pace tra Egitto e Canaan si incrina, e Israele, che proviene dalla terra stessa di Canaan, è visto come una minaccia in Egitto, e quindi oppresso. Ma Dio si vendica, come goel di Israele, che, guidato da Mosè, esce dall’Egitto, nonostante l’azione contraria di Mastemà, che viene imprigionato dagli angeli della presenza, ma liberato perché possa compiere la strage dei primogeniti d’Egitto, che ha valore simbolico di arresto della propagazione del male, simboleggiato dal faraone che vuole sostituirsi a Dio. La festa di Pasqua è memoria del rinnovarsi dell’alleanza con Dio del popolo che abbandona il Dio-faraone, e perciò prescritta con particolare solennità, sottolineata dal comando di celebrarla senza rimandi nel giorno prescritto e consumando nel tempio le carni degli agnelli sacrificati.
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Video:
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