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La comunicazione a servizio della persona e della società
Documentazione
Documentazione evento:

“Comunicazione a servizio della persona e della società”: questo è il titolo dell’incontro svoltosi sabato 24 febbraio e tenuto dal professor Dario Viganò della Pontificia Università Lateranense di Roma. Quando si parla di etica della comunicazione in genere si pensa subito all’idea di censura e in alcuni casi si ha una percezione ansiogena di certi fatti. Un esempio recente è l’ultimo film di Mel Gibson, Apocalypto, che ha suscitato molte polemiche in quanto giudicato eccessivamente violento, che però alla fine in Italia non è stato censurato. Ma parlare di etica non significa porre dei limiti al principio della libertà di espressione. L’etica è una disciplina pratica, che ha a che fare con l’agire. Parlare di etica significa stabilire una serie di criteri che costituiscono lo sfondo dei comportamenti sociali.

Una volta data la definizione di etica, si è passati ad un excursus relativo alle tre matrici dell’etica presenti nella storia occidentale: l’etica antica, che fa riferimento ad Aristotele, la tradizione ebraico-cristiana e l’etica dopo Nietzche. In Aristotele l’etica consiste nel definire l’agire umano: l’uomo tende naturalmente al bene, ma ad un bene personale, per sé. Tuttavia esiste anche un bene generale e questo determina un conflitto tra la tensione al bene supremo e la tensione ad un bene personale. Ma lo scopo dell’etica aristotelica è la realizzazione di ciò che è il bene per il singolo individuo. Nella tradizione ebraico-cristiana l’etica consiste nell’agire per un dovere, seguendo cioè un aspetto religioso riconosciuto come valido. Si parla perciò di etica prescrittiva, che fornisce indicazioni. Anche in questo caso nell’uomo si presenta un conflitto, questa volta tra ciò che si vuole e ciò che si deve fare. Esiste però un’etica prescrittiva– potremmo definirla laicizzata -   che prescinde dall’aspetto religioso: si tratta dell’etica di Kant. Nell’etica kantiana si agisce seguendo una norma che determina ciò che è bene e male, l’imperativo morale. Con Nietzche poi ci si pone il problema del senso dell’agire umano, ci si domanda cioè perché si agisce in un determinato modo, dal momento che non è più scontato il riferimento a Dio. La questione è risolta con l’efficacia di una prestazione.

L’etica della comunicazione ha avuto diversi sviluppi a seconda delle aree culturali: per esempio nell’area anglosassone l’etica tende a coincidere con la deontologia, mentre nell’area italiana si ha avuto un ritardo colmato negli ultimi decenni da studi settoriali di grande interesse. Attualmente si ha bisogno di un’etica perché si assiste a fenomeni eclatanti che si esprimono in maniera apocalittica. Chiaramente l’etica della comunicazione, anche se comunicare è un’esigenza di tutti, riguarda più da vicino coloro che fanno della comunicazione la loro professione, come i giornalisti. Durante l’incontro si è posta l’ attenzione in particolare sull’etica della televisione: nella televisione non si ha un’immagine reale della realtà, dal momento che il giornalista può darne solo una prospettiva. Inoltre nella televisione la vita diventa spettacolo, non c’è più nulla che possa servire come modello perché tutto è spettacolarizzato, ad esempio nei reality show, dove però è rappresentata una realtà fittizia, che non corrisponde a una vita vera.

L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata al dibattito, durante il quale chi voleva ha posto delle domande sull’argomento trattato.

Benedetta Rosina
Corso inMEDIA

Presenze (n. 60)

AIROLDI LAURA
ANGIUS MASSIMILIANO
ARPINO ELENA
BARBAGLIA DON SILVIO
BAZZANI NICOLETTA
BELLODI CESARE
BELLOTTI PAOLA
BESATI ENRICA
BEVILACQUA ATTILIO
BIANCHI MARCO
BONOLI FRANCESCO
BORDINI LUCA
BRUNO CLAUDIA
CANNATA LUIGI
CATTIVERA ANTONIO
CAVIGIOLI ELENA
COMERO LUISA
CRESPI MAURO
CURINO MONICA
FONTANA MARCO
FORNI DESIREE
GARAVAGLIA GABRIELE
GIANELLA SARA
GIARDA VALERIA
GIACOMONI VALERIO (Video)
GIORDANO VALENTINA
GRACEFFO LUCIA (LUCIANA)
GUGLIELMETTI FRANCESCA MARIA
KLUN CLAUDIO ANDREA 
LANFRANCHINI MIRELLA
MACOVILA EDLIRA
MAFFIOLINI DON ALESSANDRO
MARTELLI RINALDO
MIGLIO ILARIA
MILIORINI MARCO (Video)
MILAN ANDREA
MILANI ESTER
MOSSINA CLAUDIA
OMARINI MASSIMO
PALMIERI SABRINA
PANGALLO DAVIDE
PARISI MARCO
PASCUCCI PASQUA LUISA
PEDRAZZINI ALESSANDRA
PIGA GAVINUCCIA
POLITI in UBEZIO LAURA
QURKU ALQI
RAVAROTTO SERENA
ROSINA BENEDETTA
ROSSI MARIA GRAZIA
SANTORO ELENA
SEMPIO LUIGI
STIEVANO RENZO
TACCHINO GIANFRANCO
TAMBUSSI FRANCESCA
TOLOTTI MARCO (Video)
TRUPIA MARIA ANTONIETTA
VIGANO' DON DARIO
ZANARI ALESSIA


Documenti:
24 feb 2007
Ente Promotore: La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri: inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione

La comunicazione a servizio della persona e della società - presentazione apri file pdf

Dario Edoardo Viganò

L’avvento di mezzi di comunicazione sempre più veloci e tecnologizzati rende più che mai urgente una riflessione sull’etica della comunicazione oggi. A professionisti e operatori del settore si richiede l’osservanza di limiti etici che vadano ben al di là di semplici codici deontologici, spesso destinati a restare lettera morta nell’applicazione quotidiana. La sfida è quella di contemperare la libertà di espressione di chi comunica con il diritto del pubblico ad avere un’informazione corretta, cercando di raggiungere un non facile equilibrio tra queste due esigenze opposte, facendo crescere il senso critico dei destinatari assieme con la professionalità e credibilità degli operatori.

24 feb 2007
Ente Promotore: La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri: inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione

La comunicazione a servizio della persona e della società - appunti apri file pdf

Dario Edoardo Viganò

L’avvento di mezzi di comunicazione sempre più veloci e tecnologizzati rende più che mai urgente una riflessione sull’etica della comunicazione oggi. A professionisti e operatori del settore si richiede l’osservanza di limiti etici che vadano ben al di là di semplici codici deontologici, spesso destinati a restare lettera morta nell’applicazione quotidiana. La sfida è quella di contemperare la libertà di espressione di chi comunica con il diritto del pubblico ad avere un’informazione corretta, cercando di raggiungere un non facile equilibrio tra queste due esigenze opposte, facendo crescere il senso critico dei destinatari assieme con la professionalità e credibilità degli operatori.
Audio:
24 feb 2007
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