Documentazione evento:
In data 7-8 Settembre 2007 si è svolto ad Ameno il corso di formazione per volontari, organizzato dal Centro Aiuto alla Vita di Novara, dal titolo “VOLONTARIATO: azione gratuita e testimonianza credibile”.
Rivolto non solo agli operatori dei CAV diocesani ma anche a coloro che nelle diverse associazioni e Centri d’ascolto si occupano del difficile problema dell’accoglienza, ha visto una buona ed attenta partecipazione di persone che si sono impegnate per approfondire i contenuti, le finalità, i metodi di lavoro alla base del loro impegno di servizio.
Siamo consapevoli infatti che, seppur il volontariato non possa prescindere dalla generosità gratuita che ciascuno con le proprie peculiarità e attitudini può donare, tuttavia è necessaria una adeguata formazione perché la complessità sempre più grande delle problematiche che l’utenza pone, obbliga ad una risposta precisa, non occasionale o precaria.
Nella prima giornata Don Dino Campiotti della Caritas diocesana ha sottolineato il valore del ridare motivazione al nostro operare evitando i rischi più frequenti (… tentazione del delirio di onnipotenza … probabilità di facili frustrazioni nel vedere come spesso viene vanificato il nostro lavoro …).
E’ stata ripresa una frase di don Ciotti (il volontariato andrebbe soppresso!) che con ironia vuole affermare come ogni cristiano è tenuto ad aiutare gli altri e nessuno dovrebbe essere preposto a questo compito per istituzione.
Il Vangelo di Matteo dice espressamente che i poveri sono sempre tra noi per cui divengono per ogni cristiano uno dei luoghi teologici dell’incontro con Dio.
La dott.ssa Linda Marchetti, presentando una relazione dal titolo “Germogli di radice lontane” ha trattato una tematica specifica e sempre più attuale per l’attività dei Centri Aiuto alla Vita; quella della maternità di donne immigrate.
Analizzando e approfondendo gli aspetti culturali, etnici, psicologici ma anche pratici, ha offerto spunti per una riflessione che permetta di offrire un aiuto sempre più consono alle richieste.
Nel pomeriggio si sono tenuti gruppi di lavoro dove sono stati affrontati alcuni “casi” specifici per elaborare insieme un progetto di intervento, unitario e condiviso.
In vista di migliorare la nostra attività futura, durante la seconda giornata due Psicologi (dr. Volpe e dr.ssa Spaini) hanno presentato un percorso formativo utile a divenire un gruppo di lavoro.
Si sente infatti l’esigenza di lavorare sempre più omogeneamente, come gruppo di volontari e non secondo le sensibilità dei singoli operatori; questo richiede strumenti operativi complessi, elaborati insieme, riconosciuti e condivisi.
Seguiranno durante l’anno altri sei incontri per i volontari del CAV di Novara durante i quali gli psicologi approfondiranno temi riguardanti le tecniche di comunicazione, la negoziazione, il controllo dell’ansia e dello stress, la gestione dei conflitti.
Questa “due giorni” ci auguriamo possa rafforzare in ognuno dei volontari le motivazioni del proprio operare; tramite questo potremo raggiungere meglio gli obiettivi prefissi dal CAV e ci faremo testimoni per altre persone che potrebbero dedicarsi in prima persona all’accoglienza della vita fin dal suo nascere.
Michele Rizzotti
(Presidente MPV)