Documentazione evento:
Al via il 14 novembre a Massino Visconti in un incontro con Mariella Enoc sull’eredità spirituale di mons. Del Monte
Con il Vangelo “in un mondo che cambia”
Le Giornate di spiritualità e cultura della Nuova Regaldi ripercorrono dieci anni di vita ecclesiale guardando al futuro
Le Giornate di spiritualità e cultura della Nuova Regaldi ripartono da dieci. La conclusione del primo decennio di attività dell’associazione culturale diocesana – che coincide proprio con la fine del decennio 2000–2010 dedicato dalla Conferenza episcopale italiana ad “Annunciare il Vangelo in un mondo che cambia” – offre l’occasione al sodalizio di riscoprire le proprie origini per spingersi verso nuovi orizzonti, creando cultura a servizio del Vangelo e dell’uomo.
Così La Nuova Regaldi ha scelto di dedicare l’edizione 2010–2011 del percorso di riflessione e ricerca, che rappresenta il cuore della propria attività, al tema Con il Vangelo “in un mondo che cambia”. Appunti di dieci anni di vita ecclesiale, guardando al futuro. Ogni domenica riproporrà il tema trattato in una delle edizioni precedenti e verranno scelti luoghi e relatori tra i più significativi di quello stesso anno. Le Giornate di spiritualità e cultura prenderanno il via domenica 14 novembre, nella sala parrocchiale di Massino Visconti, con un incontro intitolato All’alba del nuovo millennio. L’eredità spirituale e culturale di monsignor Aldo Del Monte, lo stesso tema al centro del percorso 2000–2001 e che riproporrà come relatrice Mariella Enoc.
L’iniziativa, che è rivolta a giovani e adulti dell’intero territorio diocesano, proseguirà poi con un appuntamento mensile sempre la domenica (eccetto quello del 23 aprile, che si svolgerà al Sacro Monte di Varallo in occasione del Sabato Santo) fino al mese di maggio. Le giornate inizieranno alle 9 con preghiera, relazione, messa, pranzo comunitario e termineranno alle ore 17.
Per partecipare alle Giornate, ci si può segnalare attraverso il servizio di iscrizione on-line sul sito www.lanuovaregaldi.it , sul quale sono disponibili ulteriori informazioni e aggiornamenti, o, in alternativa ci si può rivolgere a Giovanna Ragni all’indirizzo mail giovannaragni@alice.it .
RIPARTIRE DA ALDO DEL MONTE, VESCOVO E UOMO
Mariella Enoc rievoca la figura del vescovo emerito all’incontro de La Nuova Regaldi
“Non ho avuto in casa mia l’ospite illustre, ma l’uomo”. È un Aldo Del Monte intimo e quotidiano quello che emerge dal racconto di Mariella Enoc, nella sala della casa parrocchiale di Massino Visconti. La stessa sala che il 5 novembre 2000 vedeva i giovani della nascente Associazione culturale diocesana La Nuova Regaldi radunati attorno al vescovo emerito di Novara, il quale li esortava a “cercare senza stancarsi, per non subire gli eventi, ma inventarne di nuovi”, per incidere nella cultura e nella vita sociale. Dieci anni dopo, è Mariella Enoc – presidente di Confindustria Piemonte – a far rivivere la memoria di monsignor Del Monte, nella giornata di spiritualità e cultura che La Nuova Regaldi ha voluto a lui dedicata, domenica scorsa, come un salutare ritorno alle radici ideali della sua attività. E Mariella – svestiti i panni dell’imprenditrice – racconta don Aldo con passione e partecipazione. La passione della collaboratrice attiva del vescovo, quando – presidente diocesana dell’Azione cattolica – gli è accanto nell’azione pastorale e nella celebrazione del sinodo diocesano. E la partecipazione commossa dell’amica e custode dei suoi ultimi 15 anni di vita, quando Del Monte – lasciato il governo della Diocesi nel 1990 per gravi motivi di salute – si ritira nella casa, che Mariella Enoc ha acquistato a Massino, sulle pendici della montagna che si affaccia sul lago Maggiore. Un ritiro “a vita privata”, verrebbe da dire. Ma per il vescovo emerito questa nuova stagione è l’occasione per vivere appieno l’incontro con coloro che, numerosi, bussano ogni giorno alla sua porta. Amici, sacerdoti, gruppi di giovani e gente del paese, accolti nella sua nuova dimora. Con essi, don Aldo condivide l’ascolto della Parola e la celebrazione eucaristica – centro della sua spiritualità –, ma anche momenti di festa e di allegria. “La Chiesa non si organizza, si genera”, ama ripetere. E la si genera nell’incontro umano autentico, che si nutre di tutte le sfaccettature dell’anima, dall’anelito a Dio alle espressioni più immediate di gioia, cui l’uomo di Dio è chiamato a partecipare, come a tutto ciò che pulsa vitale nel cuore dell’uomo. È la cifra caratteristica di un ministero episcopale animato da una grande passione, che contempla nell’uomo la grandezza del volto di Dio e la fragilità creaturale, ferita dal peccato e redenta da Cristo. Un disegno di salvezza che deve compiersi anche oggi, e che spinge monsignor Del Monte a denunciare lucidamente i mali sociali della sua epoca, invocando un impegno generoso per un mondo migliore, che si apra alla speranza e alla ricerca di Dio. Un impegno ai giorni nostri forse più arduo, ma non meno necessario – afferma Mariella Enoc – e richiesto a tutti, perché la vita sbocci alla speranza, come il “ciliegio in fiore” del sogno con cui don Aldo intuì la chiamata a donare se stesso a Dio e a ogni uomo.
