Descrizione evento:
Il tempo che intercorre dalla metà del Quattrocento ai primi decenni del Cinquecento raccoglie in sé caratteristiche che connettono fortemente il Rinascimento al suo retroterra culturale: il Medioevo. In quegli anni si assiste a un continuo sviluppo dello stile e della tecnica contrappuntistica, per cui tutta la tradizione, con i suoi Tenor, è fondamentale allo sviluppo della composizione polifonica: ogni compositore, impegnando il proprio ingegno nella rielaborazione del materiale tematico ne trae opere totalmente nuove. La musica delle chansons racconta il suo tempo, uno tra i più straordinari, felici momenti che l’Europa abbia conosciuto: la fioritura magnifica di quelle corti, sfarzose, coltissime, raffinate, centri propulsori attorno a cui gravita tutta la cultura rinascimentale. La musica riflette le istanze di quell’ambiente, proponendosi come elevata espressione di un linguaggio colto, speculativo, ricco di una simbologia enigmatica che impiega i termini dell’Opera alchemica, riferimenti di certo noti e non eludibili per gli intellettuali dell’epoca. Le chansons sono canti d’amore, sviluppo più alto e perfetto della precedente lirica trovadorica: sovente in esse si narra di aspirazioni deluse o inaspettatamente esaudite, di amori non sempre corrisposti, si levano lamentazioni per la morte di illustri personaggi. Tale forma musicale diviene in breve tempo una delle più diffuse in Europa. La melodia fluente, l’imitazione sistematica, contrappunto e ritmo serrati, sono gli elementi della sua sconfinata tavolozza timbrica: l’articolazione scandita di vocali e consonanti percorre il discorso annullandone il significato, dissolto nel gioco di più testi sovrapposti per cui tutto si trafonde in suono puro. Fra i cultori del genere spicca la figura di Josquin Desprez, devoto allievo di Johannes Ockeghem, il grande capostipite della generazione musicale antecedente, per la cui morte Josquin scrive una Deploration su testo del poeta Jean Molinet. Sensibile interprete della tradizione polifonica fiamminga Deprez rinnoverà, grazie all’esperienza presso le corti italiane, l’attenzione alla retorica del testo delle composizioni musicali, in particolare alla sua espressività, impiegando nitore ritmico e melodico, equilibrio tra polifonia e passaggi omofonici: il risultato si rivelerà fondamentale per lo sviluppo del Madrigale. Nato dal connubio tra la freschezza italiana e il rigore intellettuale d’oltralpe, esso sarà la forma musicale profana più rappresentativa del Rinascimento: la composizione concettosa della chanson sfocerà nell’interpretazione drammatica del testo.
JOHANNES OCKEGHEM (1410 - 1497)
Dung aultre amer, chanson
Harmonice Musices Odhecaton A – Venezia 1501
JACOBUS ROMANUS (?)
Fors seulement
Chansonnier Fridolin Sicher – 1515
ANTOINE DE FEVIN (1470 - 1511)
Fors seulement
Chansons a troys - Venezia, A.Antico e A.Giunta, 1520
ANTOINE BRUMEL (1460 - 1513)
Du tout plongiet – Tenor: Fors seulement
Album di Margherita d’Austria, Mss 228
Bibliothèque Royale de Belgique, Brussels
PIERRE DE LA RUE (1452 - 1518)
Il est bien heureux
Tous nobles cueurs
Album di Margherita d’Austria, Mss 228
Fors seulement
Netherlands court, Pierre Alamire - 1523
Trop plus secret
Album di Margherita d’Austria, Mss 228
JACOB OBRECHT (1457 - 1505)
Fors seulement
Canti C – Venezia, O. Petrucci - 1504
JOSQUIN DESPREZ (1450 - 1521)
La plus des plus
Harmonice Musices Odhecaton A – Venezia 1501
Deploration sur la mort de Johannes Ockeghem
Poema di Jean Molinet - C. F. Requiem in aeternam (1497ca.)
Settimo libro di chansons a 5 e 6 parti... T.Susato 1545
JOHANNES PRIORIS (1460 - 1514)
Maria, mater gratie
Himn text. Bassus II in Diapason: Fors seulement
Album di Margherita d’Austria, Mss 228