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CORINTO - Tutte le promesse di Dio sono divenute sì in Gesù Cristo |
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Documentazione evento:
Le Lettere ai Corinzi di S.Paolo fanno immediatamente pensare all’Inno all’Amore “se non avessi la Carità” e al grande discorso sui carismi, a prima vista segno di una chiesa viva e particolarmente beneficiata da Dio. Nella terza giornata dedicata dall’Associazione Nuova Regaldi all’Anno paolino, Don Silvio Barbaglia ha proposto una lettura più ampia di queste due epistole paoline. Il titolo dell’incontro, tenutosi a Varallo Pombia domenica 14 dicembre, era “Tutte le promesse di Dio sono divenute ‘sì’ in Gesù Cristo”. Don Barbaglia ha rilanciato con un ulteriore titolo: “A Corinto i cromosomi sono più forti del Vangelo”, ovvero, gli interessi e i desideri soggettivi o di gruppo mettono in scacco la forza della testimonianza di Cristo. Ricostruita dai Romani che avevano inviato schiavi e liberti per popolarla, Corinto era una città strategica dal punto di vista commerciale, tanto da diventare ricchissima nel giro di pochi anni. La ricchezza, non sostenuta da una solida tradizione culturale, aveva portato a una vertiginosa corsa al guadagno, e a uno stile di vita libertino, ben rappresentato dall’enorme diffusione delle case di tolleranza.
Malgrado questa situazione in apparenza sfavorevole, la predicazione paolina aveva fatto nascere una comunità cristiana entusiasta. Le lettere di Paolo, a distanza di qualche anno, intervengono per correggere situazioni negative di cui l’Apostolo aveva avuto notizia.
Paolo interviene innanzitutto contro le divisioni, fisiologiche in una città votata a un pluralismo di vedute assoluto. Quindi, esamina tutti gli errori che si commettono: scandalizza il fatto che molti Cristiani non abbiano abbandonato le abitudini sessuali disordinate diffuse a Corinto. La stessa memoria della Cena del Signore è diventata una sorta di grande abbuffata, dove si è perso il senso del sacramento. E’ appunto la vittoria dei “cromosomi” sul Vangelo, che spinge Paolo ad intervenire con energia.
La particolarità del discorso paolino, su tutti questi problemi, è l’assenza di qualunque moralismo, e il disinteresse per le argomentazioni filosofiche e teologiche. Paolo ha un unico punto di vista: Cristo, Cristo persona, metro e misura dell’antropologia dell’Apostolo, riferimento a cui ogni uomo deve guardare per realizzare in pieno la propria vita.
La riflessione di Don Silvio, per nulla edulcorata, ha portato alla conclusione, quell’Inno all’Amore che, mantenuto nel suo contesto, assume il suo senso pieno: Cristo è l’Amore, quella Carità che non avrà mai fine, più grande anche della fede e della speranza. L’uomo è veramente uomo in quel legame, che completa la persona e le conferisce dignità. Senza questo Amore, anche i carismi più forti, perfino i miracoli, non hanno valore, perché chi ha ricevuto questi doni ne fa un uso personale, dimenticando Dio e i fratelli. Paolo rimette in carreggiata i Corinzi mostrando l’unico modo possibile di vivere: la vita in Cristo, perfezione dell’uomo, che permette finalmente ai cromosomi di “arrendersi” al Vangelo. L’Apostolo non ha bisogno di una teologia profonda, o di una morale indignata: Cristo gli basta, perché Cristo è tutto. E’ quanto vuole comunicare ai Cristiani di Corinto ed è il messaggio che, ancora oggi, comunica a noi.
Francesco Platini |
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Audio:
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14 dic 2008
Ciclo di Incontri:
Dalla Lettera di san Paolo alla Diocesi di Novara...
Luigi Cannata
Introduzione alla terza domenica di spiritualità e cultura de La Nuova Regaldi, titolata: "CORINTO- Tutte le promesse di Dio sono divantate sì in Gesù Cristo". Benvenuto di Chiara Cerutti, introduzione della giornata da parte del presidente Gino Cannata.
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14 dic 2008
Ciclo di Incontri:
Dalla Lettera di san Paolo alla Diocesi di Novara...
don Silvio Barbaglia
Don Silvio Barbaglia nel presentare i contenuti delle lettere di san Paolo apostolo ai Corinti si sofferma anzitutto sul contesto storico, sociale, economico e culturale rappresentato dalla metropoli di Corinto. I dati a nostra disposizione permettono di preparare bene il terreno per la comprensione dei molteplici problemi affrontati dall'apostolo Paolo.
Questa prima parte della presentazione offre dunque i dati relativi al contesto per approdare ad introdurre il problema delle divisioni nella Chiesa di Corinto (1Cor 1ss.).
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14 dic 2008
Ciclo di Incontri:
Dalla Lettera di san Paolo alla Diocesi di Novara...
don Silvio Barbaglia
La seconda parte della relazione sulla comunità di Corinto ha preso in considerazione -secondo una lectio cursiva del testo- i vari problemi presentati lungo la lettera: dalle divisioni nella comunità, alla teoria relativa alle relazioni sessuali tra casi di incesto e prostituzione, per far emergere una visione antropologica fondata sulla "persona" piuttosto che sulla coppia, alla luce di Cristo; da qui la riflessione sul matrimonio e verginità. Anche le problematiche relative ai tribunali e alle carni immolate agli idoli, per giungere al giudizio sulla partecipazione alla Cena del Signore. Tutta la riflessione preparare anche la comprensione dei carismi, ministeri e operazioni nella comunità di Corinto. E una luce nuova emerge sul testo più noto della prima lettera, l'nno all'Amore.
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