La sera del 2 aprile 2005 Giovanni Paolo II si spegneva dopo una lunga agonia. Ad un anno di distanza la diocesi di Novara vuole fare memoria della testimonianza da lui lasciata in oltre 26 anni di pontificato, dedicandogli domani la serata ufficiale d'apertura della sezione nazionale del progetto "Passio 2006" (24 marzo - 7 aprile), incentrata sul tema della "fragilità umana", terzo ambito indicato nella Traccia di riflessione in preparazione al IV Convegno ecclesiale nazionale di Verona (16-20 ottobre 2006).
"I cristiani laici - spiega in una lettera inviata per l'occasione alla diocesi il vescovo, mons. Renato Corti - si devono chiedere come incarnare una presenza significativa in tutte quelle situazioni nelle quali l'uomo si misura con la sua fragilità" e "sono chiamati a diffondere nell'opinione pubblica l'idea che la cultura è a misura dell'uomo quando sospinge a prestare speciale attenzione" alla "sua debolezza".
"Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo! Il lungo pellegrinaggio di papa Wojtyla" è il tema dell'incontro in programma domani sera alle 21 in Duomo. Ad introdurre la serata Vittorio Sozzi, responsabile del progetto culturale Cei. Interverranno mons. Corti, che all'inizio della Quaresima 2005, l'ultima di Giovanni Paolo II, aveva predicato gli esercizi spirituali alla Curia romana, e madre Anna Maria Canopi, abbadessa del monastero Mater Ecclesiae all'isola di San Giulio, redattrice del testo della Via Crucis presieduta da Papa Wojtyla al Colosseo nel 1993.
La sezione nazionale del progetto "Passio 2006", che si apre domani sera (fino al 7 aprile) prevede diverse iniziative che si svolgeranno sul territorio della diocesi novarese interessando le province di Novara, del Verbano-Cusio-Ossola e di Vercelli per la Valsesia, e che si collocano all'interno di un più articolato programma, dal titolo "Passio. Cultura e arte attorno al mistero pasquale".
Quest'ultimo, avviato lo scorso 1° marzo, mercoledì delle Ceneri, si chiuderà il 3 maggio, data che richiama nell'antica liturgia il rinvenimento della croce di Cristo da parte di sant'Elena, e prevede circa 130 eventi artistici, culturali e religiosi, volti a valorizzare, spiegano gli organizzatori, "il mistero della passione di Gesù e la speranza che nasce e risorge da quella fragilità umana da Lui salvata".
"Passio 2006" prevede anche un percorso solidale che, attraversandolo come in filigrana, propone in ogni appuntamento pubblico la partecipazione ad una raccolta di fondi a favore della popolazione della Georgia, per la costruzione di un poliambulatorio nella capitale Tibilsi per l'assistenza gratuita ai più poveri, che sarà gestito dalla Caritas georgiana.
Ritornando alla sezione nazionale del Progetto, il 25 marzo alle 17.10, e domenica 26 dalle 10.30, RaiUno trasmetterà "A sua immagine"; due puntate condotte da Andrea Sarubbi e incentrate sul tema della fede come risposta alla debolezza umana. Storie di fragilità e di reinserimento sociale saranno al centro della trasmissione di sabato in diretta da Novara: protagonisti un malato di Aids e una ex-prostituta nigeriana.
Porteranno la propria testimonianza alcuni operatori e responsabili di organizzazioni di volontariato. Nella puntata in onda domenica si affronterà, invece, il tema della fragilità e della sofferenza nella cultura e nell'arte con Vittorio Sozzi, don Silvio Barbaglia, coordinatore diocesano del progetto culturale e coordinatore del progetto "Passio" di Novara, e alcuni artisti dello spettacolo. Una mostra sulla "passione terrena" dei condannati a morte è lo spunto per parlare dell'assistenza spirituale in carcere oggi con don Gianluigi Usurini, cappellano del carcere di massima sicurezza di Novara.
All'interno dello stesso programma, alle 10.55 verrà trasmessa la celebrazione eucaristica presieduta nel Battistero di Novara da mons. Corti, momento ecclesiale più importante della sezione nazionale in preparazione al Convegno di Verona perché, spiegano gli organizzatori, "valorizza nell'atto liturgico, che rende presente qui e ora il sacrificio pasquale di Cristo, il desiderio degli uomini di ricongiungersi con il loro Creatore e Salvatore", e ne rafforza "l'impegno a divenire collaboratori del bene e testimoni di speranza" così come indicato dal tema dell'evento scaligero. Subito dopo la messa, è previsto un intervento in diretta di mons. Corti.
"Passio 2006" propone anche un percorso di riflessione, volto, spiegano gli organizzatori, "a convocare cittadini ed esperti a confrontarsi intorno a tematiche di cruciale importanza nell'attuale contesto sociale e culturale, affinché possano nascere nuove consapevolezze intorno alla fragilità dell'uomo, e possano sorgere rinnovate motivazioni a un impegno personale e sociale a suo favore". Di qui il convegno "Nel cuore della città il grido silenzioso della solitudine. Non è bene che l'uomo sia solo" in programma il prossimo 5 aprile nel seminario di Novara, cui prenderanno parte, oltre al vescovo Corti, lo psichiatra Eugenio Borgna e padre Witold Szulcynski di Caritas Georgia. Info: www.passionovara.it.
(23 marzo 2006)
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