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Il pubblico dei media: frequenza, fedeltà, dipendenza, capacità critiche
Documentazione
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Tv e Internet: la "guerra" dei media per accaparrarsi il nostro tempo libero

E’ stato il pubblico dei mass media - analizzato nella dipendenza, nelle capacità critiche e nella fedeltà a determinati programmi - l’oggetto della riflessione di Luca Manzi, sceneggiatore e produttore creativo di fiction televisive e docente di Teoria e Tecnica del racconto all’Università Cattolica di Milano, intervenuto alla Nuova Regaldi sabato 28 aprile.
Il relatore, dopo aver chiarito le modalità di funzionamento del sistema televisivo ed aver precisato la necessità di un approccio di tipo funzionale, ha sviluppato un discorso complesso e ben strutturato per definire le nuove modalità di relazione tra il pubblico e i mass media, in un’epoca in cui i mezzi di comunicazioni pervadono sempre di più la nostra esistenza.
Partendo dal ruolo del racconto fin dalle sue origini, Manzi ha spiegato le tre tipologie di bisogni immateriali che l’uomo soddisfa con la narrazione: divertimento, piacere estetico e ricerca di senso. Ed ha aggiunto, inoltre, due aspetti sempre soddisfatti dal racconto: la generazione di un sistema di valori e la presenza di un finale.
Nella seconda parte della riflessione, il relatore ha spostato l’attenzione sul settore dei mass media, sottolineando l’elevato e crescente livello di pervasività dei mezzi di comunicazione nella nostra vita. A differenza delle precedenti generazioni, infatti, oggi siamo sommersi da Internet, televisione, radio, riviste. E non solo. Addirittura i mass media tradizionali si trasformano e si evolvono: ora ci sono cellulari che mostrano programmi televisivi, i provider che offrono la tv in Internet, quotidiani che sviluppano nuovi contenuti per il web. In quest’ottica, ha approfondito Manzi, si è venuta a creare una vera e propria “time war”, una “guerra del tempo”, dove i mezzi di comunicazione entrano in conflitto tra di loro per “rubare” agli utenti il poco tempo disponibile che hanno, attraverso forme persuasive.
Ogni mezzo di comunicazione, però, ha delle sue particolarità e sviluppa una particolare tipologia di relazione con il proprio pubblico. Il cinema e il teatro, ha spiegato il relatore, sono media percepiti come “luoghi” in cui ci si immerge mentre la televisione, Internet e i libri vengono vissuti come “oggetti”, con i quali sono gli utenti a definire il rapporto. Manzi ha poi delineato come cambiano le motivazioni del pubblico in relazione all’utilizzo di un medium piuttosto che un altro: la liturgia della fruizione cinematografica e teatrale, ad esempio, si differenzia dai meccanismi televisivi dove il pubblico può, in ogni momento, liberamente, scegliere di cambiare programma. Da qui i crescenti tentativi degli investitori televisivi per attrarre l'attenzione degli spettatori.
L’analisi del relatore si è poi spostata sui profondi cambiamenti che stanno attraversando il sistema dei mass media. L’interattività crescente nei mezzi di comunicazione – soprattutto in quelli definiti come “oggetti” – sta portando il pubblico a diventare sempre più libero ed autonomo nelle scelte di fruizione. Con Internet, poi, queste potenzialità si sono moltiplicate in quanto il web è un medium che ha in sé sia le comodità di un “oggetto” quanto le possibilità di uno “spazio”, per di più virtuale.
Manzi, prendendo come spunto alcuni tra i siti interattivi più noti del web – tra cui Utube e Wikipedia – ha cercato di delineare le nuove modalità di rapporto del pubblico con questo mezzo di comunicazione. A differenza della televisione, in cui devono essere messe in atto strategie persuasive per attrarre costantemente l’attenzione degli spettatori, con Internet non ha più rilevanza il contenuto in sé ma è il processo. E’ la modalità fruitiva stessa a diventare importante.
Manzi però, ha voluto chiarire: i mass media in sé non sono negativi. Avendo sempre più a che fare con mezzi di comunicazione che richiedono una parte attiva nell’utenza, però, diventa di primaria importanza, per il pubblico, sviluppare una capacità critica grazie alla quale riuscire ad organizzare una sintassi, a trovare un senso durante la fruizione e a non perdersi nella procedura più che nei contenuti.

Sara Bovi
Corso inMEDIA


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Documenti:
28 apr 2007
Ente Promotore: La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri: inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione

Il pubblico dei media: frequenza, fedeltà, dipendenza, capacità critiche - appunti apri file pdf

Luca Manzi

Cinema, tv, Internet: ogni mezzo di comunicazione stabilisce con l’utente specifiche regole del gioco che determinano le modalità fruitive e si prestano a specifici strumenti retorici, messi in atto come armi temibili, in una sorta di guerra senza tregua, in competizione con gli altri mezzi di comunicazione, finalizzata ad attrarre il pubblico, assorbendo ogni attimo del suo scarso tempo libero. In questa competizione spietata, motivata dal bisogno degli investitori di vendere attraverso la pubblicità veicolata nei media, l’autore intelligente riesce a proporre programmi capaci di successo senza rinunciare alla qualità del prodotto, e il fruitore intelligente impara a sviluppare un senso critico e di autocontrollo che gli consente di gestire consapevolmente i media invece che esserne gestito.
Audio:
28 apr 2007
Ciclo di Incontri: inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione

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28 apr 2007
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