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Tv e Internet: i minori e i mezzi di comunicazione |
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Documentazione evento:
I minori e il loro rapporto con i media, questo il tema centrale della relazione di Giovanni Baggio, responsabile per la regione Lombardia dall’Ai@rt (Associazione spettatori Onlus) e membro della commissione tv e minori per il Ministero delle Comunicazioni. Baggio i minori li conosce: per anni è stato insegnante e attualmente è preside di un istituto superiore. Nella sua relazione esamina tutti i media più usati dai più giovani; dalla tv, regina incontrastata di intrattenimento per bambini e adolescenti, passando per Internet fino ad arrivare al cellulare. «Tutti possono fare qualcosa per migliorare il rapporto dei media con i minori e viceversa - con queste parole si è aperto l’intervento del relatore -. Ma una recente indagine ha mostrato che putroppo molti genitori sono convinti che i bambini dovrebbero cavarsela da soli nell’impatto con i media e che questi ultimi facciano parte di un mondo neutro». Le case, ambienti dove i minori dovrebbero essere maggiormente tutelati, sono descritte dal Direttorio sulle comunicazioni sociali della Cei come una sorta di “centrali della tecnologia comunicativa”. Ormai nelle nostre abitazioni i media la fanno da padrone, non manca proprio nulla! Il relatore, critica severamente gli adulti che scimmiottano i giovani nell’uso della tecnologia, in particolare nel maneggiare il telefonino. Appoggia, infatti, il messaggio di Papa Benedetto che nella Giornata Mondiale della comunicazioni ha invitato genitori, operatori e insegnanti ad educare all’uso dei media. La televisione, con il passare degli anni, ha molto cambiato il suo aspetto. Negli anni settanta, la tv di Bernabei era funzionale al ruolo della famiglia e dalla scuola. Oggi la televisione attrae a sé i ragazzi in ogni ora dei giorno, e la pubblicità, con il suo scorrere veloce d’immagini, li incanta. Ma nonostante ciò si è dimostrato che i giovani guardano questo media specialmente d’inverno, nella bella stagione preferiscono fare altro (uscire con amici, andare a spasso con genitori…). La fortuna della tv sta anche nella sua semplicità: schiacci due tasti e… si aprono mondi nuovi. Con Internet e cellulare bisogna, invece, fare più fatica. È cambiato anche il ruolo del capofamiglia: oggi in casa comanda chi ha il telecomando, anche se ha tre anni! Giovanni Baggio continua la sua relazione, sostenendo che presto l’Homo sapiens diventerà Homo videns!, fatto di soli occhi, data la preponderanza delle senso della vista attribuita dai media rispetto a ogni altra facoltà umana. Particolare rilevanza è stata data ai canali tematici per l’infanzia, Cartoonetwork che la fa da padrone su tutti, seguito da Fox. Il relatore ha poi invitato il pubblico a riflettere su quanto alcuni cartoni animati della Disney (Bambi, il Re Leone) non siano poi così educativi per i bambini: la morte di un genitore – che compare in essi, addirittura causata da un parente – non è facile da elaborare per un minore. Per quanto riguarda gli altri media, oltre alla tv onnipresente, l’uso di cellulare e Internet da parte dei minori è in crescita, mentre la radio invece ha subito un calo, e i quotidiani – sorpresa! – stanno riprendendo piede. Da un’indagine del Censis sappiamo che molti adolescenti intraprendono relazioni “artificiali” via chat e che vi provano grandissima soddisfazione, e che le famiglie culturalmente svantaggiate favoriscono l’uso del televisore nella camera del minore e utilizzano Internet per divertirsi, mentre le famiglie più acculturate lo usano per imparare. Le indagini però sottolineano come i sentimenti e l’affettività siano al primo posto nelle richieste di bambini e adolescenti. È vero, i media sono usati, e anche tanto, ma le relazioni con la famiglia e con gli amici li precedono nella scala dei desideri dei giovani; desideri che, troppo spesso insoddisfatti e frustrati, portano i giovani a rivolgere le loro aspettative alla televisione, a Internet o altro ancora. Il quotidiano Repubblica recentemente ha pubblicato due inserti, in cui si sostiene che non bisogna demonizzare i media, ma occorre porre attenzione a come questi intervengono nell’ambiente culturale degli utenti, e occorre accorgersi dei cambiamenti di abitudini comportamentali e mentali che essi indicono su di noi, ponendosi la domanda; siamo noi a utilizzare la tecnologia o viceversa? I ragazzi, ad esempio, sono abituati all’immediatezza della tv e di Internet e meno propensi alla riflessione che richiede la lettura di un libro, e sono meno allenati all’uso della memoria: anche i numeri di telefono degli amici sono affidati alla memoria… del cellulare! «Per risolvere i problemi dell’approccio tra i minori e i media – conclude il relatore - non bisogna avere un atteggiamento né apocalittico né integrato, ma avere una posizione costruttiva in grado di conciliare la contemporaneità con l’umanità!»
Sara GianellaCorso inMEDIA
Presenze (n. 32)
ARPINO ELENA BAGGIO GIOVANNI BARBAGLIA DON SILVIO BERNARDIS MATTEO BIANCHI LUCIA BIANCHI MARCO BOVI SARA CANNATA LUIGI (GINO) CATTIVERA ANTONIO (Video) CAVIGIOLI ELENA CHIESA PAOLA CRESPI MAURO DELLUPI RICCARDO GIANELLA SARA GIARDA VALERIA GRACEFFO LUCIA (LUCIANA) GUGLIELMETTI FRANCESCA MARIA |
KLUN CLAUDIO ANDREA MARTELLI RINALDO MIGLIO ILARIA MILAN ANDREA MILAZZO GIUSEPPA MONTINO RAFFAELLA MOSSINA CLAUDIA OMARINI MASSIMO PANGALLO DAVIDE PASCUCCI PASQUA LUISA POLITI in UBEZIO LAURA POPOLI CRISTIANA ROSINA BENEDETTA TAMBUSSI FRANCESCA (Video) ZANARI in DONADDIO ALESSIA |
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Documenti:
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10 nov 2007
Ente Promotore:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Giovanni Baggio
Televisione, computer, playstation…: la lettura dei dati statistici ci mostra che le nostre case sono diventate vere e proprie “centrali della tecnologia comunicativa”, nell’uso dei quali i bambini e gli adolescenti sono abilissimi, ma privi di senso critico. Gli adulti hanno il compito di vegliare sull’uso dei media, valutandone pro e contro all’interno di una comprensione dei loro effetti sull’umanità dei loro figli, che hanno riflessi legati alla percezione della realtà, al rapporto con essa, alla socializzazione, in cui l’uso dei media svolge ruolo di compensazione a bisogni insoddisfatti di relazioni con adulti significativi e amici. Una sfida, da affrontare con spirito costruttivo, crescendo in consapevolezza e competenza, per riuscire a coniugare contemporaneità e umanità.
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10 nov 2007
Ente Promotore:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Giovanni Baggio
Presentazione con diapositive. Televisione, computer, playstation…: la lettura dei dati statistici ci mostra che le nostre case sono diventate vere e proprie “centrali della tecnologia comunicativa”, nell’uso dei quali i bambini e gli adolescenti sono abilissimi, ma privi di senso critico. Gli adulti hanno il compito di vegliare sull’uso dei media, valutandone pro e contro all’interno di una comprensione dei loro effetti sull’umanità dei loro figli, che hanno riflessi legati alla percezione della realtà, al rapporto con essa, alla socializzazione, in cui l’uso dei media svolge ruolo di compensazione a bisogni insoddisfatti di relazioni con adulti significativi e amici. Una sfida, da affrontare con spirito costruttivo, crescendo in consapevolezza e competenza, per riuscire a coniugare contemporaneità e umanità.
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