Descrizione evento:
“Là, sotto la Croce”
di Marco Bossi e Gianni Dal Bello
Meditazione teatrale a cura di Associazione Persona – Veja Masca
con Gianni Dal Bello, Anna Belfiore, Marco Bossi, Laura Fedigatti. Bea Framorando, Renato Massucchi
allestimenti artistici Piero Ferrini
audio Roberto Orfella
luci Evaristo Tommasin
regia Gianni Dal Bello
Lui c’era: era all’Ultima cena, era là, sotto la croce.
Rivendica il ruolo di testimone oculare: si tratta di un giudeo che conosce perfettamente la scena palestinese.
“Ho visto tutto questo di persona e ve lo riferisco con precisione, perché anche voi crediate.”
Giovanni ci fa giungere una cronaca vissuta da protagonista di quanto accadde in quel tempo, là, sotto la Croce.
Parole che sono un caposaldo del credere cristiano.
I personaggi, senza tempo, dello spettacolo (chissà, forse ambientato in un prossimo futuro... o forse già oggi) s’interrogano sull’attualità del messaggio riportato da Giovanni.
Un ruolo, quello del cristiano, che a volte dimentica la difesa dei propri simboli, fagocitato da un’indifferenza crescente nella società secolarizzata.
Come si fa ad aver vergogna di questo?
Qui c’è la parola – dice Rosmini - e la Chiesa al presente ha bisogno di testimoni: dico di scrittori solidi di cui abbiamo somma scarsezza. Per influire umilmente sugli uomini non rimane oggidì altro mezzo che quello del prenderli colla ragione, e per mezzo di questa condurli alla religione...
Un bel contrasto: ragione e fede. Certo è necessario e ragionevole interrogarsi su Dio per mezzo della ragione.
E se tornasse adesso, lo riconosceremmo?
Se lo chiede un gruppo di cristiani in una sorta di catacomba del prossimo futuro.
Come si farebbe riconoscere, quanti lo riconoscerebbero?
Come sarebbe oggi? Cosa farebbe oggi? Miracoli? Forse nessuno ci crederebbe in mezzo a tanti falsi miracoli. Discorsi toccanti? Ce ne sono anche troppi oggi. Una vita esemplare? Forse non basterebbe, molti lo deriderebbero. Un politico illuminato, capace di convincere tutti? Troppo scontato...E poi direbbe che è Gesù, o no?