È una provocazione, quella della Sindone, quanto mai attuale nell'odierno contesto culturale, in cui il fondamento delle origini cristiane è costantemente posto sotto processo. Lo stesso libro «Gesù di Nazaret» di papa Benedetto XVI volge l'attenzione direttamente a questa sfida culturale, che è colta anche da mons. Renato Corti, vescovo della Diocesi di Novara, nella sua recente lettera pastorale Rivestitevi di Cristo. La sorgente e l'alimento della maturità cristiana, in cui si legge «L'attuale contesto culturale non è critico soltanto nei confronti della Chiesa; a volte mette in discussione Cristo stesso, e cioè il più grande tesoro dei cristiani. Penso a ciò che emerge dalla carta stampata e dalla radio e tv; penso all'editoria che sforna libri di grande successo e che, forse anche come intento strategico, tendono a far traballare, anche nella coscienza di molti cristiani, i fondamenti della loro fede (...) Sì: questo è un tempo rischioso per la fede; ma è anche, e più, il tempo nel quale coltivare una fede adulta e pensata».

Il progetto «PASSIO. Cultura e arte attorno al mistero pasquale», frutto dell'attività promossa dal Progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana ed espressione della Pastorale per la Cultura della Diocesi di Novara, intende proporre questa tematica all'attenzione di laici e credenti per approfondire insieme gli interrogativi scientifici e religiosi sollevati dal telo della Sindone, un’immagine che riassume in sé fede e storia. L’articolazione dell'intero progetto «Passio» è un'offerta ricca di appuntamenti di spiritualità, cultura e arte rivolta a molteplici destinatari affinché quel che è originario e fondante nell’annuncio del cristianesimo venga riscoperto, celebrato e vissuto.

Con profondo affetto, l'edizione 2008 del progetto Passio è dedicata a mons. Germano Zaccheo, vescovo di Casale Monferrato che, nel 1992, in qualità di vicario generale della Diocesi di Novara, aveva ideato, in collaborazione con la casa editrice Interlinea, il progetto "Passio", inaugurando una collana che ne porta il nome. L'attesa di poter vedere un giorno il volto del Signore è giunta a compimento per Mons. Zaccheo; chi invece è pellegrino ancora su questa terra intravede quella «bellezza che salverà il mondo» come consegnata in un mirabile raggio di luce: Gesù Cristo, nel suo mistero pasquale.