Descrizione evento:
Di Marco Bossi e Gianni Dal Bello
con la collaborazione di don Pier Davide Guenzi e dell’Oftal di Novara
con GIANNI DAL BELLO
ANNA BELFIORE, MARCO BOSSI,
LAURETTA FEDIGATTI, BEA FRAMORANDO,
RENATO MASSUCCHI
e LA VEJA MASCA
"Que soy era Immaculada Counceptiou."
"Io sono l'Immacolata Concezione": nel dialetto di Lourdes, la "Signora" risponde a Bernadette Soubirous, che per ben tre volte l'ha sollecitata a dirle il suo nome.
In realtà, la giovane pastorella francese non si era preoccupata, fino a quel momento, di conoscere a fondo la sua interlocutrice, che incontrava dall'11 febbraio 1858. Solo alla sedicesima apparizione, il 25 marzo, Bernadette le rivolge la domanda, suggeritagli dal parroco.
La "Signora" si presenta con quell'appellativo, diventato dogma della Chiesa nel 1854, ad opera di Poi IX, di cui una giovane montanara priva di istruzione non poteva essere a conoscenza.
Inizia in questo modo, attorno a una grotta fino ad allora piena di fango e di erbacce, la storia di uno dei Santuari più importanti per la Chiesa cattolica. Sei milioni di pellegrini raggiungono ogni anno questa cittadina circondata dai Pirenei.
Molti di loro sono alla ricerca di un miracolo, di una guarigione, e chiedono alla Vergine Maria questa grazia, immergendosi nell'acqua delle piscine. Dal 1858 ad oggi la Chiesa ha certificato sessantacinque miracoli.
Sembrano pochi, ma la cautela della Chiesa deve invitare tutti i fedeli a considerare un Santuario per quello che più profondamente rappresenta: un luogo particolare di Grazia, di presenza divina, dove cercare innanzitutto una rinascita spirituale, la conversione, la capacità di cambiare la visione che si ha della propria vita a partire dalla preghiera.
In un pellegrinaggio a Lourdes, momento particolarmente suggestivo è la Fiaccolata. Migliaia di fiaccole accese nella sera: questa immagine è il punto di partenza di questa rappresentazione, che ricorda i 150 anni della prima apparizione della Madonna a Bernadette, esperienza che ha sconvolto la vita della giovane pastorella, ma che può ancora toccare tutti noi, a tanto tempo di distanza.