Documentazione evento:
CONFERENZA STAMPA DI INAUGURAZIONE
DEL PROGETTO “PASSIO 2008”
Ore 11,00 - Introduzione a cura di don Silvio Barbaglia, responsabile del progetto “Passio 2008” e Delegato Vescovile della Pastorale per la cultura e del Progetto culturale della CEI
Ore 11,05 - “La Sindone di Torino: un mistero ancora da svelare” del Prof. Pierluigi Baima Bollone
Ore 11,20 - “Un’immagine dell’Immagine: fotografare la Sacra Sindone” a cura degli autori della foto (Dott. Mauro Gavinelli, Dott. Vincenzo Mirarchi e Can. Agostino Temporelli) e della società novarese Hal9000
Ore 11,30 - Domande dei giornalisti
Ore 11,45 - Visita all’interno del Duomo della riproduzione della Sindone in scala 1 x 1. Attraversando il quadriportico sarà possibile osservare “Il volto dell’Uomo giusto” di Antonio Spanedda
Ore 12 - Svelamento della gigantografia didattica “La Sindone e i Vangeli” in Piazza Duomo con intervento di mons. Renato Corti, Vescovo di Novara
SVELAMENTO DELL’IMMAGINE DELLA SINDONE IN PIAZZA DUOMO
Ore 12
* Svelamento del pannello di sinistra: don Silvio Barbaglia introduce la presentazione dei contenuti del primo pannello, a sinistra della gigantografia, che illustra brevemente le finalità del progetto "Passio 2008", con sottofondo del brano musicale “Lacrimosa” di W. A. Mozart.
* Svelamento del pannello di destra: don Silvio Barbaglia continua nella presentazione dei contenuti del secondo pannello che illustra la riflessione di Papa Giovanni Paolo II quando venne a Torino in visita alla Sacra Sindone (24 maggio 1998). Ascolto della registrazione di quel momento.
* Lettura di Gv 19,31-42 a cura di Chiara Cerutti:
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI
Era il giorno della Parascéve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all`altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dá testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.
Dopo questi fatti, Giuseppe d`Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com`è usanza seppellire per i Giudei. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Parascéve dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.
* Svelamento del pannello centrale: il telo contrale cade e mostra l'immagine della gigantografia della Sindone sulle note dell'introduzione al coro iniziale dell'Oratorio della Passione secondo Giovanni di J. S. Bach
* Intervento di mons. Renato Corti, Vescovo di Novara
* Conclusione: Corale finale dell'Oratorio della Passione secondo Matteo di J. S. Bach