|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Ricerca nel sito
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
I video di Passio 2008 |
|
|
Le video-registrazioni integrali dei più importanti eventi di Passio 2008, a disposizione di chi desidera vedere e ascoltare i contenuti più interessanti del progetto. Ogni video è presentato con data, titolo dell'evento e una breve sintesi dei contenuti. Grazie al servizio video.goggle, i video sono visualizzabili senza necessità di alcun particolare software. Si consiglia l'uso di una connessione Internet a banda larga (ADSL).
|
|
|
|
|
|
Sono stati trovati 58 video
|
|
|
|
|
13 feb 2008
Ciclo di incontri:
Passio 2008
don Silvio Barbaglia,
Mons. Antonio Riboldi,
Don Luigi Merola,
Mons. Renato Corti
Sentirsi innocenti del sangue dell'innocente, come Pilato, è il rischio che corre ciascuno di noi, quando disconosce le proprie responsabilità verso le persone e le realtà che lo circondano. Un'atteggiamento di auto-tutela che uccide la solidarietà e spinge verso l'indifferenza e il silenzio di fronte all'ingiustizia. È il terreno di cultura in cui, in realtà di degradazione economica e sociale, prosperano la organizzazioni mafiose e camorristiche. Un circuito potente, legato da connivenze politiche e convenienze economiche. L'unica strada per spezzarlo sta nel rivendicare la dignità dell'uomo e nel difenderla da ogni sopruso. Una vittoria possibile se nasce un'alleanza tra cittadini, Chiesa e istituzioni che faccia rinascere dal basso il coraggio di vivere nella libertà, tutelata dal rispetto della legalità e del diritto. Il coinvolgimento dei giovani è nodo cruciale del cambiamento, in cui essenziale è il contributo educativo del contesto familiare.
|
|
|
|
11 feb 2008
Ciclo di incontri:
Passio 2008
Tutto è iniziato in un giorno come tanti. Era un giovedì, l’11 febbraio del 1858, quando la piccola Bernadette Soubirous si recò alla grotta di Massabielle insieme alla sorella e ad una amica per raccogliere della legna secca. È lì che avvenne l’incontro. “Io scorsi una Signora vestita di bianco, indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu e una rosa gialla su ogni piede.”
La sera dell’11 febbraio 2008, anche noi, Valsesiani e non, abbiamo voluto celebrare i 150 anni dalla prima apparizione in modo più che solenne. Non si poteva scegliere altro posto che Varallo, il luogo da cui, nel 1974, partì il primo dei tanti pellegrinaggi valsesiani a Lourdes.
Circa mille sono state le persone che si sono radunate, nella prima serata, presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie, sotto la grande Parete Gaudenziana, dove una dozzina di sacerdoti hanno celebrato la Santa Messa, magistralmente accompagnata e cantata con la “messa del giubileo di Lourdes” dal coro della parrocchia.
Poi l’uscita in processione, con le fiaccole accese, recitando il Rosario, proprio come il flambeaux di Lourdes, proprio nello stesso momento in cui nel Santuario si svolgeva la stessa processione: sembrava che fossimo anche noi là, lungo l’esplanade, con le nostre fiaccole, a pregare insieme ai pellegrini di tutto il mondo, la Vergine Maria.
Ed eccoci, dopo avere percorso processionalmente alcune vie di Varallo, in piazza Vittorio, per il momento culminante e più emozionante, con il canto della Salve Regina e la benedizione della statua della Santa Vergine, a cui abbiamo affidato i nostri cuori. Quante lacrime abbiamo visto in quel momento, quanti ricordi davanti a quella statua, davanti a questo grande Mistero, davanti alla nostra “grotta di Lourdes”. E, ancora una volta, sembrava di essere là, sul grande sagrato della Basilica, tutti insieme, uniti nella preghiera a tutti coloro che in questi anni ci hanno accompagnato in pellegrinaggio e che ora sono lassù, e che di certo erano lì con noi.
Ed ora, ogni volta che passeremo da quella piazza, non potremo non alzare lo sguardo verso quel dolce Volto materno, non potremo non pensare a quello che significa Lourdes per noi, non potremo non aprire i nostri cuori alla Madre Celeste e lasciare che sia lei a guidarci nella nostra vita in comunione con Dio.
Hospitalitè Varallo - Valsesia
|
|
|
|
11 feb 2008
Ciclo di incontri:
Passio 2008
Pier Davide Guenzi
Rappresentazione teatrale Di Marco Bossi e Gianni Dal Bello con la collaborazione di don Pier Davide Guenzi e dell’Oftal di Novara con GIANNI DAL BELLO ANNA BELFIORE, MARCO BOSSI, LAURETTA FEDIGATTI, BEA FRAMORANDO, RENATO MASSUCCHI e LA VEJA MASCA
|
|
|
|
10 feb 2008
Ciclo di incontri:
Passio 2008
Ensemble Vocale e Strumentale Clemente Rebora
Ensemble Vocale e Strumentale Clemente Rebora Concerto Chiesa di Madonna di Campagna Verbania Pallanza
|
|
|
|
08 feb 2008
Ciclo di incontri:
Passio 2008
don Silvio Barbaglia,
Romano Penna,
Massimo Introvigne
Le dispute degli ultimi anni sulla figura di Gesù di Nazareth si svolgono su due fronti: quello dello studio a livello accademico della sua esistenza storica e quello che riguarda grandi fenomeni mediatici che mettono in campo varie teorie molto spesso senza alcun fondamento storico sulla figura del Nazareno. Mons. Romano Penna analizza il primo fronte dimostrando come la figura di Gesù abbia ricevuto un interesse particolare già da parte di molti suoi contemporanei o immediati posteri che ne hanno parlato in modo approfondito. Sottolinea inoltre il fatto che è impossibile staccare la fede in Gesù Cristo dalla storia e che tutti gli scritti su di lui, canonizzati dalla Chiesa o apocrifi, hanno una certa rilevanza storica. Il prof. Introvigne si sofferma ad analizzare alcuni aspetti all'interno della narrazione del romanzo "Il codice Da Vinci" di Dan Brown come esemplificazione di un grande fenomeno mediatico che mette in discussione, pur senza rilevanza storica, diversi aspetti della vita di Gesù e della tradizione cristiana. Auspica quindi un ritorno ad una tradizione popolare cristiana in opposizione a questi fenomeni.
|
|
|
|
08 feb 2008
Ciclo di incontri:
Passio 2008
don Silvio Barbaglia
Intervista condotta dal giornalista Daniele Godio a don Silvio Barbaglia, responsabile del progetto "Passio 2008". Nel filmato viene introdotto l'intero progetto nelle sue molteplici attività, vengono sottolineate le linee di fondo culturali e le scelte pastorali che hanno guidato l'ideazione di tutto il progetto. In seguito vengono presentate alcuni appuntamenti tra i più significativi.
|
|
|
|
06 feb 2008
Ciclo di incontri:
Passio 2008
Mons. Giuseppe Ghiberti,
Pierluigi Baima Bollone,
Mauro Gavinelli,
Vincenzo Mirarchi,
Don Tino Temporelli
È la più grande riproduzione esistente della sacra Sindone di Torino: un telo di circa 150 mq che è esposto al pubblico – in esclusiva mondiale –, all’esterno del Duomo di Novara. Si tratta di uno degli eventi più significativi della terza edizione del progetto Passio, promosso dal Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana, dalla Diocesi di Novara e dall’Associazione Culturale Diocesana La Nuova Regaldi. Un progetto che partendo proprio dalla sacra Sindone, a 20 anni dalla prova del carbonio 14, si propone di coinvolgere laici e credenti per approfondire insieme gli interrogativi scientifici e religiosi sollevati da un’immagine che riassume in sé fede e storia.
|
|
|
|
01 feb 2008
Ciclo di incontri:
Passio 2008
don Silvio Barbaglia
Concepito inizialmente da mons. Germano Zaccheo, il progetto Passio, riportato in auge nel 2004 dal progetto culturale in Diocesi e giunto alla sua terza edizione è il tentativo di proporre il nucleo centrale della fede cristiana all'attenzione di laici e credenti, valorizzando il tempo di Quaresima traducendolo nella cultura attuale, con un lavoro in rete che mobilita le risorse ecclesiali e civili. L'edizione 2008 di Passio ha come tema centrale le origini della religione cristiana, oggi fortemente poste sotto processo nell'agone mediatico, tramite eventi che tendano a valorizzarle e a farle apprezzare e riscoprire, e a mostrare il mistero pasquale di morte e resurrezione di Gesù Cristo nella sua valenza di centro generatore di valori fondamentali non solo sul fronte ecclesiale ma anche per la società civile. Nel territorio valsesiano il progetto è ricco di molteplici proposte che hanno coinvolto diverse realtà, in particolare le scuole superiori, permettendo di avvicinare giovani di una fascia di età che la cure pastorali parrocchiali intercettano con maggior difficoltà.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|