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Trama del film
Interessante esordio di Andrew Niccol, anche sceneggiatore del film. Imbastisce una trama un po’ sbiadita i cui personaggi non suscitano un interesse particolare. Notevole invece il mondo in cui si svolge l’azione. Una pellicola di fantascienza di nuova generazione in quanto quello che piace in questo film è proprio la creazione del mondo in cui si svolge l’azione, non tanto l’azione stessa. La sintesi di un mondo controllato continuamente, come nelle visione più atroci di Orwell in 1984, con la selezione genetica portata al massimo livello come ne “il mondo nuovo” di Huxley fornisce a questo film un fascino dal sapore conosciuto ma allo stesso tempo nuovo.
Gattaca, il centro aerospaziale da cui decollano una decina di razzi al giorno è un posto decisamente all’avanguardia, ma solo nella nostra immaginazione. Se facciamo attenzione infatti vediamo molto poco di Gattaca (l’ingresso con prelievo automatico del sangue, la sala dei computer che assomiglia a un futuristico e ordinato call center, e il piccolo laboratorio medico le cui attrezzature fantascientifiche sono accuratamente nascoste al nostro sguardo); A.Niccol con grande mestiere ci porta in un mondo del futuro senza usare effetti speciali di sorta. Il mondo in cui avviene la vicenda è tanto avvincente quanto quello di Minority Report (2002), o di Io, Robot (2004) ma ci è stato mostrato con talento piuttosto che con quattrini.
Sebbene nel 1997 (anno di uscita di Gattaca) gli effetti speciali fossero già disponibili per le produzioni con le tasche più profonde (Jurassic Park 1993, Stargate 1994, Independence Day 1996 e MIB: Men In Black 1997 sono solo alcuni dei trionfi degli effetti speciali degli anni 90) in Gattaca. La porta dell’universo non c’è un effetto speciale che domini su qualche altro elemento (l’unico vfx, che oramai chiunque può fare a casa propria con un qualunque pc, sono i razzi che decollano in lontananza).
C’è quindi in potenza un gran talento registico dal punto di vista della creazione dell’ambientazione e un difetto nella direzione degli attori che invece sembrano lasciati a se stessi; ma non al loro istrionismo; solo alla loro apatia.
Aspettiamo ancora una nuova buona prova di A.Niccol fiduciosi che se c’è veramente lui dietro le spoglie dell’autore di questo film riuscirà a ripetere il buon lavoro migliorando dove Gattaca ha deluso.