Éschatos, cioè “Ultimo”, “Definitivo”. È il nome che Gesù attribuisce a se stesso, nel libro biblico dell’Apocalisse, proclamando: “Io sono il Primo e l’Ultimo”, il Principio e il Compimento. Nel continuo evolvere del cosmo, e nel volgere incessante delle vicende umane, emerge nitido un volto, e il suo nome: Éschatos, il nome del Risorto, colui che, con la sua vita, morte e risurrezione svela il significato di ogni cosa, dal suo inizio fino al compimento finale. Nelle sue mani è il futuro del cosmo e della storia.

Oltre 130 eventi culturali e artistici, proposti nei tempi di Quaresima e di Pasqua – dal 17 febbraio al 21 aprile 2010 –, nell’intero territorio della diocesi di Novara. Offerti come occasioni per rileggere il presente e il futuro dell’umanità alla luce del mistero pasquale di passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo.
Lui, il Risorto, è il vero protagonista del progetto Passio, che, giunto alla sua quarta edizione, lo propone all’attenzione collettiva grazie a talk show, mostre, appuntamenti liturgici, teatro ed eventi musicali, che attingono alla migliore eredità della civiltà cristiana, coniugata con tematiche di forte attualità.
Spunti per una crescita culturale e spirituale, a cui si unisce una proposta concreta, che intende coinvolgere la cittadinanza nella raccolta di fondi intitolata “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare”, destinata a finanziare opere di solidarietà a livello locale e internazionale.

Il “Giudizio Universale” dipinto da Michelangelo Buonarroti nella Cappella Sistina è il grande “logo” del progetto Passio 2010. Esso è la traduzione visiva del titolo “Éschatos. Il futuro del cosmo e della storia”, dato a questa edizione del progetto. Cristo, rivestito di luce, si erge nei cieli. Lui, il Risorto, principio e compimento della creazione, rivela il senso della vicenda umana, liberata per sempre dal male e dalla morte.
L’immagine del “Giudizio” è esposta a Novara nella piazza del Duomo, dal 17 febbraio al 21 aprile, riprodotta in grandezza quasi naturale. Un’opportunità offerta a tutti, affinché l’arte di Michelangelo diventi occasione di riflessione e strumento di catechesi e teologia. L'immagine fotografica del "Giudizio Universale" è stata gentilmente concessa dall'Archivio Fotografico dei Musei Vaticani, copyright Musei Vaticani. Autori della fotografia: A. Bracchetti, P. Zigrossi