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A chi porti la rosa? di Islam Samhan, poeta giordano. Un caso emblematico di conflitto tra religione e diritti umani
Presentazione

Data: lunedì 15 marzo 2010

Tipologia incontro: Presentazione di libro

Ciclo di incontri:
Passio 2010

Ora inizio: 20,45

Luogo: Auditorium Fratelli Olivieri del Conservatorio Cantelli
           Via Collegio Gallarini, 1 - 28100 Novara
           Visualizza mappa

Con:
Islam Samhan (Autore del libro ), Valentina Colombo (Curatrice del libro)


Conduce:
(Editore)


Descrizione evento:

A Novara Samhan, il poeta condannato a morte dall’estremismo islamico:
i suoi testi sotto fatwa tradotti per la prima volta e letti lunedì durante “Passio”

Alle 21, lunedì 15 marzo, presso l’auditorium del Conservatorio di Novara

«Un apostata e un nemico della religione». E’ l’accusa che pesa su Islam Samhan, un giovane poeta e giornalista giordano, perché “colpevole” di aver scritto rime d’amore, che in alcuni passi ricordano o ricalcano sure del Corano, mentre in altri si rivolgono a Dio stesso. Un’accusa che Samhan giudica immeritata e lesiva della sua legittima libertà di espressione artistica, ma che gli è costata la condanna a morte dalle autorità islamiche, e la condanna a un anno di reclusione e a un’ammenda di 10.000 dinari giordani (circa 10.000 euro), comminate il 21 giugno scorso dalle autorità civili del suo Paese. E Islam Samhan sarà presente a Novara, alle 21 del 15 marzo, per raccontare la sua avventura, nell’auditorium del Conservatorio G. Cantelli, in occasione della presentazione dalle sua raccolta di poesie “A chi porti la rosa?”, pubblicata – per la prima volta in occidente – dall’editrice novarese Interlinea. Con lui la traduttrice del libro, Valentina Colombo, cui si deve il merito di aver scoperto questo caso letterario internazionale, e l’editore, Roberto Cicala. Un’occasione per riflettere sulla libertà di espressione nel delicato rapporto con il sentimento religioso, offerta da Passio in collaborazione con Interlinea, perché – afferma Valentina Colombo – «Il poeta purtroppo non è stato la prima né sarà l’ultima vittima della censura islamica, ma grazie alla scelta coraggiosa di Interlinea, il lettore italiano potrà leggere i suoi versi nella versione originale potendone ammirare l’intensità e la bellezza».


Ulteriori informazioni

Islam Samhan nasce nel novembre del 1981 ad Amman e attualmente lavora come giornalista al quotidiano indipendente giordano “Arab al Yawm”. Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Leggiadra come un’ombra, nel marzo 2007 dopo essere stato autorizzato dal Dipartimento della stampa e delle pubblicazioni; il gran mufti di Giordania però ha giudicato i suoi versi contro l’Islam e, in seguito alle sue dichiarazioni, sia il Dipartimento della stampa che i Fratelli musulmani hanno chiesto che il libro venisse confiscato e il poeta punito. Queste la difesa di Islam Samhan: «La mia raccolta di poesie non voleva insultare l’islam. Ho incluso versetti coranici solo in senso metaforico. La letteratura e la poesia sono passibili di diverse interpretazioni e le persone che sono contro la libertà di espressione li hanno interpretati in senso letterale. Sono convinto che la campagna contro di me serva solo a bloccare la creatività dei poeti e degli scrittori giordani. La libertà d’espressione è sancita dalla nostra costituzione, ma a quanto pare dovrò pagare per essermi preso la libertà di esprimere le mie idee in versi!»

Per la prima volta viene tradotto il libro sottoposto a fatwa di Islam Samhan, il poeta giordano condannato a morte «per aver viaggiato nelle metafore», come scrive Valentina Colombo, che qui lo propone in Italia con il testo originale a fronte: «il labbro inferiore è più bello del viso / di un dio / che si pavoneggia della sua saggezza». In questo libro uno dei più promettenti poeti del mondo arabo contemporaneo ha scritto poesie d’amore che talvolta ricordano e ricalcano alcune sure del corano o si rivolgono a dio stesso: per questo samhan è stato incarcerato e messo sotto processo. «a chi porti la rosa? / la tua innamorata verrà portata via dal bombardamento di qui a poco / diventerà una manciata di polvere / non rischiare la vita in nome dell’amore!» (Dalla quarta di copertina)

Un innamorato mi ha fermato e gli ho chiesto: / A chi porti la rosa? / La tua innamorata verrà portata via dal bombardamento di qui a poco / Diventerà una manciata di polvere / Non rischiare la vita in nome dell’amore! / Un’innamorata mi ha fermato e mi ha detto: / L’amore mio verrà a trovarmi / Forse in un momento di tregua riuscirò / A sistemarmi i capelli / A infilarmi al petto una spilla / Simile a un arcobaleno / Per poi correre / Verso di lui/ Credo che un giorno si alzerà con me / Al contrario del mio destino turbato dal sibilo dei razzi […] (A chi porti la rosa?)

Islam Samhan, A chi porti la rosa?, a cura di Valentina Colombo con testo arabo a fronte, Interlinea, Novara 2009, pp. 49, euro 10. A chi porti la rosa? È pubblicato nella collana “Lyra” che ha già accolto premi Nobel come Seamus Heaney.


Enti Promotori:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana), Interlinea Edizioni



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