Presentazione del corso di Teologia biblica dell'AT
"Tempo" e "Storia" nel testo ebraico del TaNaK.
Per una teoria canonica della temporalità teologica
Ciclo di specializzazione - Anno accademico 2008-2009
Primo semestre (ottobre 2008 - gennaio 2009)
I termini “
tempo” e “
storia” accostati sintetizzano in modo efficace la tensione semantica avviata dall’ampio dibattito teologico relativo all’originalità della concezione ebraica ed ebraico-cristiana della storia e, in specie, della storia della salvezza. Infatti, lo studio del pensiero, delle concezioni e delle rappresentazioni del vicino Oriente antico ha condotto diversi ricercatori ad individuare nella tradizione ebraica prima, e poi, in quella cristiana, il bacino culturale originario per l’invenzione dell’idea stessa di storia di cui l’occidente è debitore.
L’approccio al tema è stato spesso condotto attraverso l’accesso terminologico, ebraico o greco: sebbene importante e fondamentale, lo spoglio dei significati relativi alla terminologia collegata alle dimensioni della temporalità, da sola non riesce ad orientare le concezioni sottese alla visione globale che il testo biblico richiama.
La prospettiva che si vuole seguire è anzitutto metodologica, utile a mettere in evidenza i valori e i limiti collegati ai vari approcci che la storia della ricerca su queste tematiche ha prodotto. Sarà pertanto necessario presentare, per sommi capi, alcuni dibattiti fondamentali emersi dall’indagine sull’idea di storia entro la panoramica biblica e, da qui, focalizzare l’attenzione su alcuni percorsi interessanti e ancora poco esplorati che potrebbero offrire ulteriori contributi alla ricerca. Questo tema, ancora molto dibattuto, ben si presta a porre in evidenza nuovi itinerari teorici.
I contenuti del Corso, prevalentemente di carattere metodologico, possono essere così sintetizzati.
1) Anzitutto uno Status quaestionis sulla concezione del «tempo» e della «storia» nella Bibbia funzionale a tracciare le linee essenziali della storia della ricerca che è cominciata all’inizio dello scorso secolo e da queste far emergere i nodi aporetici fondamentali derivanti dall’impostazione e dall’approccio al problema.
2) Quindi verrà svolta una riflessione di sapore metodologico che prende le mosse dalle critiche che la stessa storia della ricerca ha fatto emergere.
3) A questo punto viene individuata la prospettiva che verrà seguita dalla proposta del corso. La parte maggiormente consistente del Corso cerca di svolgere, dunque, in modalità propositiva, una nuova elaborazione della proposta di lettura della temporalità e della storicità biblicamente pensate secondo la logica del TaNaK. Lungo la ricerca della logica insita alla testualità ebraica verrà fatto emergere il quadro teoretico entro il quale il testo ebraico pensa il «tempo» e la «storia».
In tale prospettiva andrà studiata la visione della temporalità e della storicità a partire dalla testualità ebraica che tradizionalmente è suddivisa in tre corpora fondamentali: Tôrah, Nebi’îm e Ketûbîm. L’approccio tenterà di mostrare quanto il testo resista nel volere separare i primi due corpora per motivazioni di coerenza narrativa.
Pertanto, seguendo la ricerca del significato di «tempo» e «storia» nella sezione narrativa (da Genesi a 2Re), nella sezione profetica (da Isaia a Malachia) e nella sezione dedicata a «Scritti» di varia natura testuale (da 1Cronache a Neemia) si giugerà a definire un processo gerarchico tra gli scritti nella qualificazione del significato che le sacre scritture nella forma ebraica fanno emergere.
Don Silvio Barbaglia
Docente di Scienze bibliche di Novara
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