|
|
|
|
|
|
|
|
|
Sono stati trovati 6 audio
|
|
|
|
Pagine:
[1]
|
06 nov 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Il Libro dei Giubilei è presentato nella sua genesi, probabilmente riconducibile alla comunità essena, e nella sua ossatura fondamentale, in cui il tempo cronologico assume significato teologico, volto a narrare la salvezza offerta da Dio attraverso un computo degli anni retto da una logica perfetta, basata sul Calendario dei sabati. Si leggono il primo e gli ultimi tre capitoli del libro per cogliere come la storia narrata da Genesi, Esodo, Levitio e Numeri sia ripensata e ridetta in questa teologia del tempo.
|
|
|
|
13 nov 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
L’angelo della presenza racconta a Mosè gli avvenimenti operati da Dio nei primi sette giorni del mondo. Il racconto che, in Genesi, dice la liberazione dalla minaccia di morte è riletto due secoli dopo, nel libro dei Giubilei, in prospettiva creazionistica, facendo emergere un esplicito tessuto numerico che spiega il senso della narrazione, aiutando a prendere coscienza della pregnanza teologica degli spazi, dei tempi e dei numeri, detti o celati nella Sacra scrittura e consegnati ai lettori come chiave per una corretta interpretazione dei testi.
|
|
|
|
20 nov 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Il “secondo racconto della creazione”, nella rilettura midrashica dal libro dei Giubilei, è scandito da tempi simbolici che vedono la “costruzione” di Eva dal fianco di Adamo e l’ingresso nel giardino di Eden, il luogo sacro in cui si entra dopo la purificazione rituale, per rendere servizio a Dio, come si fa nel tempio. Il serpente, simbolo degli idoli cananaici, in cui Israele è tentato di cercare l’origine della vita, seduce la donna, inducendola a mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, rappresentato dal fico, simbolo dalla Torah, che l’uomo non può conquistare da sé, ma deve ricevere da Dio. L’uomo, l’israelita, consapevole del bene e del male, si copre le pudende, sacre alla trasmissione della vita, a differenza degli animali e dei pagani, che non conoscono la Torah.
|
|
|
|
04 dic 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Genesi e il libro dei Giubilei presentano la storia di Caino, Abele e i patriarchi fino a Noè confermandosi a vicenda nel presentare la linea peccaminosa di Caino e la discendenza di Set, vicino a Dio. Caino si allontana da Dio, rifiutandogli le primizie della terra, non riconoscendo nel fratello – che uccide – il volto di Dio e fondando la sua sicurezza nella città che costruisce in alternativa all’affidamento a Dio. Set, il terzogenito che succede ad Abele, inaugura la discendenza fedele a Dio, che culmina, tramite Iared, in Enoch – destinatario dei segreti del cielo, rivelato dagli angeli della presenza – che viene attirato verso Dio, cioè nel giardino di Eden, il luogo santo, Gerusalemme, dove sorge il Tempio. Nasce infine Noè, che prosegue la generazione di Set dopo lo sterminio del Diluvio, che elimina dalla terra la generazione perversa di Caino, morto “lapidato” dalle pietre della sua casa-città.
|
|
|
|
11 dic 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
I figli degli dei, ribelli a Dio, scendono sulla terra per portarvi il male, unendosi sessualmente alle figlie degli uomini. Un’unione sessuale diversa da quella tra uomo e donna, benedetta da Dio, per riprodurre nei figli l’immagine di Dio creatore. Da essa hanno origine i giganti, che diffondono male e morte sulla terra, prima di essere incatenati nello Sceol. Dio si pente del suo atto di creazione, a motivo del male radicale che si è impossessato degli esseri di carne, e il cosmo è sconvolto da un atto di de-creazione, in cui le acque sopra al cielo e quelle degli abissi si ricongiungono a ripristinare il caos iniziale. Una sorta di purificazione – scandita dalle date del calendario dei sabati –, che purifica il creato, come il battesimo salva l’uomo dal male radicale. Discese le acque, il sacrificio di Noè, sintesi degli atti sacrificali del tempio di Gerusalemme, effonde profumo gradito a Dio, che promette di non far mai più tornare il diluvio sulla terra e ripristina la creazione riaffermando la scansione temporale di giorno e notte e delle stagioni. Si esprime il precetto di non mangiare il sangue, simbolo di vita, e si introducono la festa delle Settimane e dello Jom Kippur. Ma gli uomini – si predice – mangeranno sangue, e dimenticheranno di celebrare le feste, che scandiscono la vita dell’uomo nel tempo di Dio, per seguire gli idoli cananei.
|
|
|
|
18 dic 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Nel flusso delle generazioni – simbolo della vita che si trasmette dalle origini all’eternità –, che organizzano la temporalità e la geografia della narrazione biblica, incontriamo i figli di Noè. Sem, il figlio benedetto, riceve in eredità Eden, identificato con Gerusalemme, e darà origine al popolo di Israele, che rappresenta il volto di Dio nella storia. Cam, il figlio maledetto per avere profanato la nudità del padre, dà origine ai popoli dell’Egitto e di Canaan e di Babele-Babilonia, una discendenza segnata dal male. Nimrod sarà re di Babele, la città i cui costruttori, allontanatisi da Dio, cercano di salire al cielo con una torre edificata dalle loro mani. Il progetto ha come esito la confusione delle lingue, che dice la crisi delle relazioni tra gli uomini generata dalla relazione degli uomini con il male. Canaan attratto dalla terra tra il Giordano e il mare – la Palestina – la sottrae ingiustamente a Sem, attirandosi così una maledizione.
|
Pagine:
[1]
|
|
|
|
|
|
|