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XII CONVEGNO DI STUDI NEOTESTAMENTARI E ANTICOCRISTIANI
(Fara in Sabina, 13 -15 settembre 2007)
TEMPIO, CULTO E SACERDOZIO NEL CRISTIANESIMO
Giovedì 13 settembre 2007
- Ore 9,00 - Saluto del Presidente dell'ABI (Rinaldo Fabris, Udine)
- Ore 9,10 - Introduzione al tema (Antonio Pitta, Napoli)
- Ore 9,30 - Caratteristiche del sacerdozio nel mondo greco-romano (Giulia Sfameni Gasparro, Messina)
- Ore 10,15 - Sacerdozio e sadduceismo (Marco Vitelli, Napoli)
- Ore 11,00 - Pausa
- Ore 11,30 - Autodefinizione sacerdotale e polemica contro i detentori del tempio nel giudaismo del Secondo Tempio (Enochismo e Qumran) (Luca Arcari, Napoli)
- Ore 13,00 - Pranzo
- Ore 16,00 - Gesù e il Tempio (Giovanni Bissoli, Gerusalemme)
- Ore 16,45 - Il culto di Cristo (Mauro Pesce, Bologna)
- Ore 20,00 - Cena
Venerdì 14 settembre 2007
- Ore 9,00 - La casa come ambito cultuale nel cristianesimo paolino (Romano Penna, Roma)
- Ore 9,45 - Gv 4 e l'adorazione "in Spirito e Verità" (Giancarlo Biguzzi, Roma)
- Ore 11,30 - Pausa
- Ore 12,00 - Reazioni alla distruzione del Tempio (Dario Garribba)
- Ore 13,00 - Pranzo
- Nel pomeriggio visita all'Abbazia di Farfa e della biblioteca con gli antichi manoscritti ivi conservati
- Ore 17,30 - Assemblea (bilancio e programmazione)
- Ore 20,00 - Cena
Sabato 15 settembre 2007
- Ore 9,00 - Tipologie di sacerdozio: Melchisedech, Aronne e Cristo (Cesare Marcheselli-Casale)
- Ore 9,45 - Dibattito conclusivo al Convegno
- Ore 11,00 - Pausa
- Ore 11,30 - Approfondimento e confronto sulla situazione relativa agli studi sul Gesù storico e sulle origini del cristianesimo
Foto dei partecipanti al convegno
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Sono stati trovati 10 audio
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Rinaldo Fabris,
Antonio Pitta
Saluto iniziale a tutti i partecipanti al XII Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani del prof. don Rinaldo Fabris, presidente dell'ABI.
Presentazione delle istanze teoriche del Convegno curata dal prof. don Antonio Pitta, responsabile del comitato organizzativo.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Mauro Pesce
Partendo dal riferimento dell'autore scozzese Larry W. Hurtado la relazione prende in considerazione quattro punti fondamentali: 1) il primo cristianesimo come religione dell' anywhere? 2) il culto come insieme inscindibile di atti rituali diversi; 3) il culto di Gesù (genitivo soggettivo) con particolare attenzione alla preghiera; 4) continuità o discontinuità tra Gesù e i seguaci di Gesù dopo la sua morte? Con particolare attenzione a Luca/Atti.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giovanni Bissoli
Usando delle testimonianze letterarie cogliamo l'importanza del tempio di Gerusalemme per i contemporanei. Gesù e il tempio: mentre per gli stranieri era proibito varcare il limite che immetteva nell'area sacra del tempio, Gesù e i suoi discepoli come ebrei rispettavano la prassi religiosa giudaica e frequentavano il tempio. Tuttavia Gesù nell'insegnamento e nell'azione mostra un'autocomprensione di sé per cui supera i profeti e i saggi antichi e pone distinta da quella dei discepoli la sua relazione personale con il "Padre nei cieli". Data l'opposizione che incontra con le autorità religiose, predice un destino di abbandono del tempio.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Luca Arcari
La relazione è strutturata in quattro punti fondamentali sebbene si sia soffermata in modo particolare sull'analisi dei testi enochici e di Qumran: 1) anzitutto l'enunciazione di una serie di difficoltà relative a definizioni concettuali del problema affrontato; 2) quindi l'attenzione cade sul metodo; 3) si entra nel merito dei dati per centrare l'attenzione sull'autorappresentazione sacerdotale documentata dai testi nella tradizione enochica e in alcuni testi di Qumran; 4) infine, il paradigma dei dati testuali si confronta così con una sorta di verifica "storica", ovvero l'ipotesi di ricostruzione dell'assetto storico concreto a partire dagli indizi testuali.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Marco Vitelli
A partire da A. Geiger la tradizione storiografica ha spesso rappresentato i sadducei come il partito del tempio e del sacerdozio in contrapposizione ai farisei, considerati quale gruppo laicale dalla religiosità incentrata sulla sinagoga e sulla legge. Negli ultimi decenni questo schema è stato sempre più contestato alla luce di una concezione pluralistica del giudaismo del Secondo tempio e specificamente della realtà sacerdotale. Oggi si tende in modo condivisibile a sottolienare, nei sadducei, l'esistenza di una componente laica e l'assenza di un legame univoco col sacerdozio o anche solo con la sua élite, e nei farisei un interesse vivo per il tempio e una disposizione di apertura al clero.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giulia Sfameni Gasparro
La relazione passa in rassegna modelli sacerdotali maschili e femminili e relative funzioni sacrali della cultura greco-romana. Particolare attenzione è stata dedicata alla funzione femminile dell'esercizio sacerdotale, il ruolo delle Vestali e la custodia del fuoco sacro. sono collocate nel centro sacro della città, presso il focolare comune con statuto eccezionale, con funzione politica attribuita alle stesse sacerdotesse.
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14 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Romano Penna
La relazione tratta anzitutto il significato del termine Ekklesiai nel contesto greco- romano all'interno dell'uso paolino. Quindi vengono studiati i rapporti tra le chiese paoline e le istituzioni cultuali del tempo (i templi / le sinagoghe; la casa / le associazioni volontarie). Segue un approfondimento del culto domestico dei cristiani con particolare sottolineatura della struttura di momenti di incontro tra cristiani (benedizione sul pane; il pasto vero e proprio; benedizione sul calice e bevuta; ampio spazio per la parola). Per i credenti in Cristo importante è una vita comunionale agapica all'insegna della fede, sotto la Signoria di Cristo risorto: questa è la sostanza, il resto, per dirla con Aristotele, sono accidenti.
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14 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giancarlo Biguzzi
La prima parte della relazione richiama il modello interpretativo di Ignace De La Potterie. L'oggetto della relazione è l'adorazione "in spirito e Verità" secondo la narrazione dell'incontro tra Gesù e la donna di Samaria. La formula "verità e spirito" in Giovanni quando sono abbinati hanno valenza cristologica. Al seguito dell'analisi di De La Potterie vengono offerte integrazioni al livello narrativo. anzitutto l'integrazione sui "cinque mariti". Un certo numero di interpreti ha interpretato allegoricamente con le cinque divinità delle cinque città cutee degli Assiri in 2Re 17,30-32.41. Il sesto marito sarebbe lo Jahwismo in forma adulterata. Altra interpretazione rimanda all'allegoria dei cinque libri della Torah mentre il sesto sarebbe Gesù. Le analogie sono imperfette perché le divinità importate erano sette e non cinque e i samaritani non erano sincretisti ai tempi di Gesù. Più pertienete è quello delle scene intertestuali: le scene al pozzo secondo cui Gesù è il "fidanzato" e la Chiesa la "fidanzata".
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14 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Dario Garribba
E' giudizio concorde che la distruzione del tempio segni uno dei momenti centrali della storia giudaica. Questo evento è stato avvertito come un vero e proprio spartiacque tra il giudaismo settario e quello rabbinico, tra il giudaismo antico, impeniato sul sacerdozio e sul culto e quello successivo, fondato sulla esclusiva interpretazione della Scrittura da cui in qualche modo sarebbe poi scaturito il giudaismo moderno. Occorre studiare il tema della distruzione del Tempio all'interno del nuovo quadro sociologico delle moltiplicità di espressione della società giudaica tra diversi "giudaismi".
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15 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Cesare Marcheselli-Casale
La relazione si pone l'interrogativo: cosa aveva in mente l'autore della Lettera agli Ebrei nel definire la figura di Gesù con una serie di titolazioni, tra le quali il "Sommo sacerdote grande", "sacerdote" e "pellegrino", nella fede del Padre, un "pioniere" e che giunge alla perfezione. La relazione passa in rassegna molteplici testi dell'intertestamento classificati tra gli apocrific dell'AT stabilendo delle analogie terminologiche e concettuali al fine di illuminare la semantica elaborata dall'autore della Lettera agli Ebrei in riferimento all'ambito sacerdotale.
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Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Rinaldo Fabris,
Antonio Pitta
Saluto iniziale a tutti i partecipanti al XII Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani del prof. don Rinaldo Fabris, presidente dell'ABI.
Presentazione delle istanze teoriche del Convegno curata dal prof. don Antonio Pitta, responsabile del comitato organizzativo.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giulia Sfameni Gasparro
La relazione passa in rassegna modelli sacerdotali maschili e femminili e relative funzioni sacrali della cultura greco-romana. Particolare attenzione è stata dedicata alla funzione femminile dell'esercizio sacerdotale, il ruolo delle Vestali e la custodia del fuoco sacro. sono collocate nel centro sacro della città, presso il focolare comune con statuto eccezionale, con funzione politica attribuita alle stesse sacerdotesse.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Marco Vitelli
A partire da A. Geiger la tradizione storiografica ha spesso rappresentato i sadducei come il partito del tempio e del sacerdozio in contrapposizione ai farisei, considerati quale gruppo laicale dalla religiosità incentrata sulla sinagoga e sulla legge. Negli ultimi decenni questo schema è stato sempre più contestato alla luce di una concezione pluralistica del giudaismo del Secondo tempio e specificamente della realtà sacerdotale. Oggi si tende in modo condivisibile a sottolienare, nei sadducei, l'esistenza di una componente laica e l'assenza di un legame univoco col sacerdozio o anche solo con la sua élite, e nei farisei un interesse vivo per il tempio e una disposizione di apertura al clero.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Luca Arcari
La relazione è strutturata in quattro punti fondamentali sebbene si sia soffermata in modo particolare sull'analisi dei testi enochici e di Qumran: 1) anzitutto l'enunciazione di una serie di difficoltà relative a definizioni concettuali del problema affrontato; 2) quindi l'attenzione cade sul metodo; 3) si entra nel merito dei dati per centrare l'attenzione sull'autorappresentazione sacerdotale documentata dai testi nella tradizione enochica e in alcuni testi di Qumran; 4) infine, il paradigma dei dati testuali si confronta così con una sorta di verifica "storica", ovvero l'ipotesi di ricostruzione dell'assetto storico concreto a partire dagli indizi testuali.
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Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Mauro Pesce
Partendo dal riferimento dell'autore scozzese Larry W. Hurtado la relazione prende in considerazione quattro punti fondamentali: 1) il primo cristianesimo come religione dell' anywhere? 2) il culto come insieme inscindibile di atti rituali diversi; 3) il culto di Gesù (genitivo soggettivo) con particolare attenzione alla preghiera; 4) continuità o discontinuità tra Gesù e i seguaci di Gesù dopo la sua morte? Con particolare attenzione a Luca/Atti.
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Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giovanni Bissoli
Usando delle testimonianze letterarie cogliamo l'importanza del tempio di Gerusalemme per i contemporanei. Gesù e il tempio: mentre per gli stranieri era proibito varcare il limite che immetteva nell'area sacra del tempio, Gesù e i suoi discepoli come ebrei rispettavano la prassi religiosa giudaica e frequentavano il tempio. Tuttavia Gesù nell'insegnamento e nell'azione mostra un'autocomprensione di sé per cui supera i profeti e i saggi antichi e pone distinta da quella dei discepoli la sua relazione personale con il "Padre nei cieli". Data l'opposizione che incontra con le autorità religiose, predice un destino di abbandono del tempio.
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Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Romano Penna
La relazione tratta anzitutto il significato del termine Ekklesiai nel contesto greco- romano all'interno dell'uso paolino. Quindi vengono studiati i rapporti tra le chiese paoline e le istituzioni cultuali del tempo (i templi / le sinagoghe; la casa / le associazioni volontarie). Segue un approfondimento del culto domestico dei cristiani con particolare sottolineatura della struttura di momenti di incontro tra cristiani (benedizione sul pane; il pasto vero e proprio; benedizione sul calice e bevuta; ampio spazio per la parola). Per i credenti in Cristo importante è una vita comunionale agapica all'insegna della fede, sotto la Signoria di Cristo risorto: questa è la sostanza, il resto, per dirla con Aristotele, sono accidenti.
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Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Visita del gruppo dei biblisti neotestamentaristi e degli anticocristianisti al monastero di Farfa con presentazione, in particolare, dei preziosi testi della biblioteca, in esposizione.
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14 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Dario Garribba
E' giudizio concorde che la distruzione del tempio segni uno dei momenti centrali della storia giudaica. Questo evento è stato avvertito come un vero e proprio spartiacque tra il giudaismo settario e quello rabbinico, tra il giudaismo antico, impeniato sul sacerdozio e sul culto e quello successivo, fondato sulla esclusiva interpretazione della Scrittura da cui in qualche modo sarebbe poi scaturito il giudaismo moderno. Occorre studiare il tema della distruzione del Tempio all'interno del nuovo quadro sociologico delle moltiplicità di espressione della società giudaica tra diversi "giudaismi".
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Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giancarlo Biguzzi
La prima parte della relazione richiama il modello interpretativo di Ignace De La Potterie. L'oggetto della relazione è l'adorazione "in spirito e Verità" secondo la narrazione dell'incontro tra Gesù e la donna di Samaria. La formula "verità e spirito" in Giovanni quando sono abbinati hanno valenza cristologica. Al seguito dell'analisi di De La Potterie vengono offerte integrazioni al livello narrativo. anzitutto l'integrazione sui "cinque mariti". Un certo numero di interpreti ha interpretato allegoricamente con le cinque divinità delle cinque città cutee degli Assiri in 2Re 17,30-32.41. Il sesto marito sarebbe lo Jahwismo in forma adulterata. Altra interpretazione rimanda all'allegoria dei cinque libri della Torah mentre il sesto sarebbe Gesù. Le analogie sono imperfette perché le divinità importate erano sette e non cinque e i samaritani non erano sincretisti ai tempi di Gesù. Più pertienete è quello delle scene intertestuali: le scene al pozzo secondo cui Gesù è il "fidanzato" e la Chiesa la "fidanzata".
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Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Cesare Marcheselli-Casale
La relazione si pone l'interrogativo: cosa aveva in mente l'autore della Lettera agli Ebrei nel definire la figura di Gesù con una serie di titolazioni, tra le quali il "Sommo sacerdote grande", "sacerdote" e "pellegrino", nella fede del Padre, un "pioniere" e che giunge alla perfezione. La relazione passa in rassegna molteplici testi dell'intertestamento classificati tra gli apocrific dell'AT stabilendo delle analogie terminologiche e concettuali al fine di illuminare la semantica elaborata dall'autore della Lettera agli Ebrei in riferimento all'ambito sacerdotale.
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