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Sono stati trovati 6 audio
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08 gen 2008
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Deuteronomio, il titolo greco del libro, si riferisce al duplicato della legge, che in un passo del libro si dice il futuro re di Israele dovrà far eseguire e custodire nel suo palazzo; una custodia non “statica”, ma vitale, come è suggerito dal dinamismo intrinseco nella parola ebraica shana e nella scrittura stessa consonantica ebraica, che richiede che il testo sia letto ad alta voce e la parola diventi vita nel cuore di chi la legge. Il titolo ebraico “discorsi” pone l’accento sulla parola, pronunciata da Dio e riproposta da Mosè, in un atto di rielaborazione nella fedeltà. La “deuterosi”, lettura che rinnova la comprensione del testo con operazione di interpretazione creativa, è riconosciuta come una delle caratteristiche saliente del libro, come la struttura del testo, articolato in grandi discorsi, che predominano quantitativamente sui brevi frammenti di narrazione, che ne forniscono però l’insostituibile chiave di lettura.
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15 gen 2008
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
In un sesto giorno della settimana, giorno che rimanda alla creazione dell’uomo e al rinnovamento della creazione nel grande perdono dello Yom Kippur, alle pendici del Monte Nebo, da cui si contempla la terra promessa da Dio, Mosè si rivolge al popolo, alla seconda generazione che metterà in pratica le parole ascoltate dai padri, riassumendo, nel suo primo discorso, la storia che li ha condotti fin lì. Mosè poi si rivolge al popolo facendo sintesi e memoria della Legge ricevuta. Il decalogo – la parola pronunciata da Dio e scritta dal suo dito – è ridetta con nuove parole, nella logica della deuterosi reinterpretante, affermando l’amore di un Dio, innamorato e geloso del suo popolo, che lo vuole salvare dalle tentazioni degli idoli, che conducono alla morte, l’odio della vita, punita nelle generazioni future, per invitarlo nella via della vita, che procura una benedizione eterna.
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29 gen 2008
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Il nome di Dio, consegnato a Mosè sull’Oreb, esprime la sua identità e la relazione di alleanza tra lui e il suo popolo: l’uomo non può invocarlo al di fuori di questa alleanza, sarebbe ridurlo a sé stesso e strumentalizzarlo. Il rispetto del sabato richiama alla necessità che l’uomo dedichi a Dio il giorno che gli appartiene, astenendosi dalla sue attività, consapevole che la storia del mondo è affidata a Dio, che la sostiene, fedele alla sua alleanza, anche quando l’uomo non lavora; l’uomo lavorerà negli altri sei giorni con le sue braccia, prestate a Dio perché continui la sua opera di creazione del mondo. Onorare il padre e la madre è onorare la vita come dono ricevuto da Dio; per questo è premessa per il futuro della propria vita nel paese che Dio donerà al popolo. L’adulterio e il rubare le proprietà altrui sono il frutto del desiderare ciò che appartiene all’altro uomo, una spinta ad appropriarsi di tutto quasi a voler essere onnipotente, facendo di sé stessi il Dio della propria vita. Le dieci parole, rivolte al popolo tutto, interpellano innanzitutto la responsabilità della linea maschile, per la sua rilevanza nell’organizzazione sociale.
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19 feb 2008
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Nel terzo discorso di Mosè, l’autore del Deuteronomio anticipa la storia di Israele. Prima ancora di entrare nella terra promessa, le imprecazioni contro il tradimento dell’alleanza con il Signore mostrano la rovina che ad essa seguirà nella storia del popolo. Israele sarà in grado di seguire la Legge di Dio solo quando questa verrà scritta nel cuore, l’organo del corpo che dice l’adesione radicale alla Legge, che dovrà essere circonciso, a indicare Dio come la fonte della vita, come per la circoncisione del membro maschile. Dio allora benedirà il popolo con lo shalom, e radunerà attorno a sé tutta l’umanità. La vita sta nel seguire Dio, la morte nell’allontanarsi da lui per seguire gli idoli, che rappresentano la religione ridotta alla ricerca della sicurezza della pagnotta quotidiana: una sfida micidiale per un popolo, portato – come tutti – all’attaccamento morboso alle sicurezze sempre cercate dall’uomo.
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