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cultura e arte attorno al mistero pasquale 1° Marzo - 3 Maggio 2006
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Concerto

«STABAT MATER» DI GIOACCHINO ROSSINI CONCERTO CORO POLIFONICO SAN VITTORE INTRA

sabato 04 marzo 2006

Ore 21,00

Pallanza (VB)

Viale Azari
Chiesa di Madonna di Campagna

«Coro polifonico San Vittore»



Pagine da visitare:
http://digilander.libero.it/corosanvittore/
Presentazione evento:

Gioacchino Rossini cominciò a scrivere lo Stabat Mater sotto le insistenze di Don Manuel Fernández Varela, un ricco prelato spagnolo che approfittando della presenza del musicista a Madrid nel 1831 non riuscì a resistere dal commissionare un'opera sacra importante a un compositore importante. Rossini d'altra parte, che aveva sentito in gioventù lo Stabat di Pergolesi, era convinto che non se ne potesse scrivere uno migliore: accettò ma a patto che la composizione venisse eseguita dal prelato esclusivamente in occasioni private, e non venisse mai data alle stampe. Siamo nel periodo immediatamente successivo al Guillaume Tell e Rossini è acciaccato e in preda a primi sintomi di esaurimento nervoso: comincia a buttar già la partitura, poi non se la sente e affida le ultime quattro parti all'amico Tadolini e consegna il tutto a Varela. Passano gli anni e, sentendosi vicino alla morte e saputo che il prelato spagnolo era intanto morto e gli eredi stavano per pubblicare la partitura, si affretta a riprendere in mano lo Stabat e rifà di proprio pugno le parti che aveva affidato a Tadolini. Lo Stabat Mater fu eseguito a Parigi il 7 gennaio 1842 sotto la direzione di Donizetti, non riuscendo Rossini a sopportare la fatica e l'emozione di apparire in pubblico. Scrittura profonda e tormentata, lo Stabat rossiniano è stato fin da subito, con Wagner in testa (che poi ci ripenserà), accusato di profanare la forma sacra introducendo stilemi tipicamente operistici. In realtà la scrittura che i critici come gli ascoltatori di ogni tempo individuano come operistica non è altro che il modo caratteristico di esprimersi di Rossini, che qui sfrutta per trovare la forza di stemperare la traboccante drammaticità senza rimanerne schiacciato. La scrittura dello Stabat ridonda di polifonia: e la fuga finale nell'Amen appare come un commovente congedo da Dio


Documenti allegati:
- CORO POLIFONICO SAN VITTORE.doc
Post evento
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Documentazione sull'evento:
Nella splendida Chiesa di Madonna di Campagna questa sera il coro polifonico di San Vittore ha presentato un vero e proprio affresco di Giacchino Rossini, lo Stabat Mater.
Lo Stabat Mater fu commissionato a Rossini nel 1831 durante il suo soggiorno a Madrid da Don Manuel Fernandez Varala, un ricco prelato spagnolo. La partitura, che doveva essere completata dall’amico Tadolini, fu ripresa successivamente da Rossini che la portò a termine in ogni sua parte.
Questo è il mondo di Rossini e anche la sua anima è stata la presentazione del maestro Riccardo Zoja nell'introduzione della serata, fatta con passione e anima.
Il coro ha eseguito l'opera con molta maestria e partecipazione in una riduzione al pianoforte eseguita dal maestro Alberto Magnani, impreziosito dai solisti, Lorena Campari soprano, Marzia Castellini mezzo soprano, Vito Martino Tenore
La città ha risposto con grande partecipazione a questa serata, oltre 150 le persone presenti, per una serata dove cultura, arte e spiritualità si sono incrociate.
Anche in questa serata, come tutte quelle del Passio 2006, la solidarietà dei presenti si è rivolta verso le popolazioni della Georgia.
Audio allegati:
- stabat.wav


 
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