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IL VOLTO DI CRISTO NELL'ARTE. Una teologia attraverso le immagini
Documentazione
Documentazione evento:
L'ARTE CRISTIANA, FINESTRA SULL’ETERNO E RICERCA DI DIO NEL VOLTO DELL’UOMO
Il volto di Cristo nell'arte delle Chiese d'Oriente e d'Occidente


«Sono un viandante sullo stretto marciapiede della terra, e non distolgo il pensiero dal tuo Volto, che il mondo non mi svela». Queste parole di Giovanni Paolo II esprimono l’anelito di una ricerca del Volto di Cristo, che si esprime, dalle prime testimonianze del IV secolo fino ai nostri giorni, nelle arte della Chiesa d’Oriente e d’Occidente, con esiti diversi e affascinanti. Esiti e sviluppi che suor Maria Gloria Riva, autrice di saggi di spirutalità dell'arte, e padre Rinaldo Iacopino, dottorando in Scienze Ecclesiastiche Orientali, hanno illustrato in un incontro sul tema “Il volto di Cristo nell’arte”, condotto da Annarita Merigo, laureanda in Studio e gestione dei beni culturali, che venerdì scorso ha richiamato nella sala dell’Arengo del Broletto un pubblico attento e numeroso. Un volto, quello di Cristo che, una volta incontrato – ha affermato suor Maria Gloria – lascia un segno indelebile nell’anima. Come quello dello stupore commosso che Secondo Pia provò fotografando la Sindone e scoprendo, nel negativo fotografico, il “positivo di Dio” emerso dal telo. Un volto che, nell’icona del Pantocrator di Santa Caterina al Sinai, scruta con il suo sguardo l’uomo, esprimendo la giustizia di Dio, che mette a nudo il peccato dell’uomo offrendogli nel contempo l’abbraccio del perdono. Un volto che, anche sporcato da strati di colore e nascosto dalle linee scomposte tracciate su esso nel “Cristo” di Arnulf Rainer, continua a trasparire e interrogare l’uomo contemporaneo che vorrebbe negarlo. Se l’arte cristiana d’Occidente scandaglia il mistero dell’incarnazione, cercando il volto di Cristo nel volto tormentato dell’uomo, l’arte delle icone orientali punta alla ricerca del mondo di Dio, ponendosi come una finestra sull’Eterno, i cui contorni sono tracciati da una mano umana prestata a Dio per dire qualcosa che non è di questa terra. L’icona diventa così – spiega padre Rinaldo – rivelazione di Dio, e componente visiva di una liturgia che rende eloquente il mistero attraverso l’immagine sacra.
(rd)
 










               Roualt                  Munch                          Bellini                                De La Tour












      Rubliev       Pantocrator Sinai              Bosch                       Rainer
Documenti:
22 feb 2008
Ciclo di Incontri: Passio 2008

Il tuo volto Signore io cerco apri file doc

Ufficio Stampa Passio 2008

Nell’arte l’anelito alla ricerca del volto di Cristo

In Gesù di Nazaret il Dio invisibile si fa carne, assume un volto. Esso esprime la bellezza del dono di sé fino alla morte, l’immagine della sofferenza umana salvata dalla compagnia sofferente di Dio, la risurrezione che vince la morte, donando speranza. Soggetto ispiratore dell’arte antica, d’Oriente e Occidente, e dell’arte moderna, stupita di fronte al mistero del Dio vivo e vicino.
22 feb 2008
Ciclo di Incontri: Passio 2008

Educa lo sguardo, e vedrai la bellezza apri file doc

Ufficio Stampa Passio 2008

Intervista a suor Maria Gloria Riva

L’arte è incontro con un’esperienza di vita e di fede, che vuole comunicarci una visione del mondo e coinvolgerci in essa. Occorre imparare a leggerla, come porta di accesso alla percezione della Bellezza e strumento per educarci a percepire la presenza di Dio nella nostra vita quotidiana.
22 feb 2008
Ciclo di Incontri: Passio 2008

Nell'icona, l'arte come preghiera apri file doc

Ufficio Stampa Passio 2008

Intervista a padre Rinaldo Iacopino

La “scrittura” di un’icona: una forma d’arte che non è finalizzata all’espressione dell’interiorità dell’artista, ma a tramandare un messaggio teologico, codificato in canoni ecclesiali, per porre in comunicazione terra e Cielo, nella liturgia. Ogni icona perciò è “acheropita” (cioè, non dipinta da mano d’uomo) perché la mano dell’artista è guidata da Dio, tramite l’obbedienza alla Chiesa.
Audio:
Video:
22 feb 2008

Il volto di Cristo nell'arte. Una teologia attraverso le immagini guarda il video

Suor Maria Gloria Riva padre Rinaldo Iacopino ,

Sin dai primordi dell'età cristiana l'uomo ha rappresentato il volto del Dio incarnato. La raffigurazione del volto di Cristo nella tradizione occidentale è cambiata nel tempo mentre la tradizione cristiana orientale-bizantina ha sempre mantenuto l'icona come unica rappresentazione del Dio fatto uomo. Suor Maria Gloria Riva descrive come gli artisti occidentali hanno dato forma , colore ed espressione al volto di Cristo spesso visto in rapporto ai diversi volti dell'uomo. Padre Rinaldo Iacopino narra le vicende storiche legate alla rappresentazione delle icone, spiega la teologia sottesa all'iconografia e la funzione epifanica delle icone nella liturgia cristiana d'Oriente.

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