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cultura e arte attorno al mistero pasquale 1° Marzo - 3 Maggio 2006
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PERCORSO RAPPRESENTARE

Il percorso Rappresentare propone la rappresentazione teatrale come via di accesso al mistero, che riunisce in sé i sensi dell'udito e della vista, ricreando sul palcoscenico occasioni di meditazione e di contemplazione, attinte da testi e opere della tradizione o dovuti alle creatività di autori contemporanei.



Rappresentazione

MEDITAZIONE MUSICALE CON POESIE DI ALDA MERINI

sabato 18 marzo 2006

Ore 21,00

Verbania


Chiesa parrocchiale di Renco

Coro Parrocchiale di Madonna di Campagna diretto da Enrica Pletti Lettura Testi: Valeria Parola Chitarra: Francesco Bindella Organo: Ernesto Broggini



Pagine da visitare:
www.aldamerini.com
Presentazione evento:

Alda Merini
è nata il 21 marzo 1931 a Milano, e qui tuttora vive in una casa sui Navigli. Ha esordito giovanissima sotto la guida di Angelo Romanò e Giacinto Spagnoletti. La sua prima raccolta di poesie, La presenza di Orfeo, fu accolta con un grande successo di critica. In seguito furono pubblicati Paura di Dio (1955), Nozze romane (1955), Tu sei Pietro (1962), poi riunite con il titolo La presenza di Orfeo (1993), e Destinati a morire (1980). Nel 1984 pubblica La Terra Santa e, di lì a due anni, L'altra verità. Diario di una diversa (edizione accresciuta 1992), con cui ha iniziato la sua produzione in prosa. A breve distanza di tempo sono poi apparsi Fogli bianchi (1987); Testamento (1988), un'antologia poetica curata da Ambrogio Raboni; Delirio amoroso (1989), con una nota di Ambrogio Borsani; Il Tormento delle figure (1990); Vuoto d'amore (1991), curato da Maria Corti; Ipotenusa d'amore (1992); Se gli angeli sono inquieti, Aforismi (1993) con fotografie di Giuliano Grittini; La palude di Manganelli o il monarca del re (1993); Titano amori intorno (1994); Reato di Vita (1994); Ballate non pagate (1995), a cura di Laura Alunno; La pazza della porta accanto (1995); La vita facile (1996); Fiore di poesia 1951-1997 (1997); Ringrazio sempre chi mi dà ragione (1998); Lettere a un racconto. Prose lunghe e brevi (1998); Il ladro Giuseppe. Racconti degli anni Sessanta (1999); Aforismi e magie (1999); L'anima innamorata (2000); Corpo d'amore. Un incontro con Gesù (2001), con uno scritto di Gianfranco Ravasi; Folle, folle, folle di amore per te: poesie per giovani innamorati, a cura di Daniela Gamba, con un pensiero di Roberto Vecchioni (2002); Magnificat. Un incontro con Maria (2002), La carne degli angeli (2003), Poema della croce (2004).

Nel 1993 ha ricevuto il Premio Librex-Guggenheim "Eugenio Montale" per la Poesia, vinto in precedenza da Caproni, Bertolucci, Luzi, Zanzotto, Fortini: è la consacrazione fra i massimi poeti del nostro tempo. Nel 1996 ha vinto il Premio di Viareggio; nel 1997 il Premio Procida-Elsa Morante e nel 1999 il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Settore Poesia. Nel 2001 è stata candidata dal Pen Club Italiano al Premio Nobel per la poesia.

Nel 1994 è stato pubblicato da l'Incisione di Corbetta il volume "Sogno e Poesia" con 20 incisioni di 20 artisti contemporanei.
Si sono occupati della sua opera tra gli altri Oreste Macrì , David Maria Turoldo, Salvatore Quasimodo,Pier Paolo Pasolini, Carlo Betocchi, Maria Corti, Giovanni Raboni.
L’amministrazione milanese le ha consegnato inoltre, nel 2002, l’Ambrogino d’oro


Documenti allegati:
- alda merini.pdf
Post evento
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Documentazione sull'evento:

Quando rieccheggiano le poesie di Alda Merini, si respira sempre qualcosa di particolare. Sarà per la sua storia di assurda sofferenza, sarà per lo stile dello poetessa milanese, sarà per le immagini facilmente visualizzabili nella propria mente.
Questo piccolo evento dell'anima e' ciò che è successo anche sabato sera nella Chiesa Parrochiale di Renco, durante una meditazione musicale, quarta tappa dell'itinerario verbanese del "Progetto Passio 2006".
Lo spettacolo ha lasciato completamete spazio alla meditazione e alla riflessione. questo lo si deve al clima che si è creato dal primo momento con le note di Bach introduttive, ma soprattutta alla grande capacità degli esecutori di trasmetterci grandi emozioni.
La Meditazione musicale, un viaggio interiore tra la sofferenza umana e quella del Cristo crocifisso, è stata proposta dalla interpretazione di Valeria Parola, con il compito di far echeggiare le parole della Merini, sottolineate dagli arpeggi della chitarra di Francesco Bindella. ogni quadro si è esemplificato con le esecuzioni del Coro Parrocchiale di Madonna di Campagna, ben diretto da Enrica Pletti e accompagnato all'organo da Ernesto Broggini.
forti parole e dolci note, dove il volto di Maria si fondeva con l'esperienenza del giovane discepolo Giovanni, dove la croce di Cristo e la sua sofferenza si fonde con quella degli uomini in un tutt'uno, senza sentimentalismi perchè "la passione è veramente una cosa che distrugge", ma anche segni di speranza, "esplosione di una primavera che ancora canta nei nostri cuori". Forte il coinvolgimento emotivo dei tanti presenti, per quella esperienza che ognuno si porta sulle spalle, ma anche, come dice ancora la poetessa, coloro che "hanno perso la mente e i principi della ragione, per coloro che non sanno gridare perchè nessuno li ascolta". L'immagine di Alda Merini e del Cristo Sofferente sull'altare è stata una splendida sintesi di questa sofferenza,  dell'uomo e di Dio che si incontrano sul Calvario.
Un piccolo fuori programma gradito è stata l'esposizione delle opere della professoressa Marisa Cortese, tre porte, ispirate dalla poesia di Alda Merini e dalla musica del cantaurore Vecchioni. Porte, dice l’artista, che diventano specchi che riflettono l’archeologia dei nostri umori stratificati negli anni e dai quali saccheggiamo ciò che naturalmente emerge, per recuperare quell’attimo, quel viso, punti ri riferimento, coraggio, insomma la vita”.

Oltre il centinaio i presenti a Renco, lasciati quasi con un compito a casa dalle parole della Merini scritte sul libretto di sala che diventa prezioso per la rilettura: “Bambino, se trovi l’aquilone della tua fantasia legalo con l’intelligenza del cuore”. Anche noi ritornando a casa ci mettiamo alla ricerca.

Roberto Sogni



 
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