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inMEDIA - Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione sociale |
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Sono stati trovati 52 documenti
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27 gen 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Dario Edoardo Viganò
Comunicare è un'attività umana complessa, che si esprime in vari ambiti e valenze, con mezzi tecnici la cui evoluzione ha determinato e determina mutamenti dell'organizzazione sociale e dell'autocomprendersi dell'uomo.
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27 gen 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Dario Edoardo Viganò
Comunicare è un'attività umana complessa, che si esprime in vari ambiti e valenze, con mezzi tecnici la cui evoluzione ha determinato e determina mutamenti dell'organizzazione sociale e dell'autocomprendersi dell'uomo. Conoscerne i meccanismi e i linguaggi consente di farne un uso più consapevole e fornisce un'utile chiave di lettura per la comprensione della psicologia dell'uomo d'oggi e delle tendenze della società in cui viviamo.
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03 feb 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli,
Alessandro Mocenni
La ricerca della notizia, con l'abilità di non "rincorrere" la cronaca e raccontare ciò che è scontato, ma di anticipare, rivelare, portare alla luce. Che si deve sposare con un controllo della veridicità e affidabilità delle fonti di informazione, come base per la credibilità del proprio lavoro e come dovere ineludibile di chi, con lo strumento mediatico, può influenzare l'opinione di molte persone, e nello sforzo continuo di presentare con obiettività le varie prospettive in cui i fatti sono letti dalle parti in gioco. Un mestiere appassionante, difficile e rischioso, reso sempre più impervio dalle disposizioni legislative attuali e futuribili.
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03 feb 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli,
Alessandro Mocenni
La ricerca della notizia, con l'abilità di non "rincorrere" la cronaca e raccontare ciò che è scontato, ma di anticipare, rivelare, portare alla luce. Che si deve sposare con un controllo della veridicità e affidabilità delle fonti di informazione, come base per la credibilità del proprio lavoro e come dovere ineludibile di chi, con lo strumento mediatico, può influenzare l'opinione di molte persone, e nello sforzo continuo di presentare con obiettività le varie prospettive in cui i fatti sono letti dalle parti in gioco. Un mestiere appassionante, difficile e rischioso, reso sempre più impervio dalle disposizioni legislative attuali e futuribili.
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10 feb 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli,
Alessandro Bonalume
Notizie recenti, reperite dai partecipanti al corso su Renato Vallanzasca e sul trattamento sanitario riservato ai detenuti, sono poste a confronto con una fonte diretta (l'avvocato difensore di Vallanzasca). È così possibile verificare la veridicità delle fonti adottate e apprezzare il diverso rimbalzare mediatico di notizie relative a personaggi di notorietà rispetto a quelle coinvolgenti situazioni di vita comune. Si riflette sull'importanza di un lavoro sinergico tra fonti e giornalisti, rispettoso dei rispettivi ruoli e competenze, per portare alla luce storie e notizie significative, a servizio di persone soggette a situazioni di ingiustizia, e per un'informazione corretta del pubblico.
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10 feb 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli,
Alessandro Bonalume
Notizie recenti, reperite dai partecipanti al corso su Renato Vallanzasca e sul trattamento sanitario riservato ai detenuti, sono poste a confronto con una fonte diretta (l'avvocato difensore di Vallanzasca). È così possibile verificare la veridicità delle fonti adottate e apprezzare il diverso rimbalzare mediatico di notizie relative a personaggi di notorietà rispetto a quelle coinvolgenti situazioni di vita comune. Si riflette sull'importanza di un lavoro sinergico tra fonti e giornalisti, rispettoso dei rispettivi ruoli e competenze, per portare alla luce storie e notizie significative, a servizio di persone soggette a situazioni di ingiustizia, e per un'informazione corretta del pubblico.
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17 feb 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
don Silvio Barbaglia
La diffusione del Vangelo, dalla predicazione di Gesù a quella dei discepoli, alla redazione delle lettere e dei Vangeli, è un caso di studio che porta a riflettere sui modelli cognitivi (oggettivanti e relazionali) in atto nella comunicazione, sulle intenzionalità del processo di selezione che porta dai fatti alla loro ri-creazione nella notizia, sulla componente testimoniale in ciò che si comunica, e sull’importanza di questi elementi nella comunicazione di una buona notizia che, dal mattino di Pasqua ai giorni nostri, continua a diffondersi senza perdere attualità e attrattiva.
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24 feb 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Dario Edoardo Viganò
L’avvento di mezzi di comunicazione sempre più veloci e tecnologizzati rende più che mai urgente una riflessione sull’etica della comunicazione oggi. A professionisti e operatori del settore si richiede l’osservanza di limiti etici che vadano ben al di là di semplici codici deontologici, spesso destinati a restare lettera morta nell’applicazione quotidiana. La sfida è quella di contemperare la libertà di espressione di chi comunica con il diritto del pubblico ad avere un’informazione corretta, cercando di raggiungere un non facile equilibrio tra queste due esigenze opposte, facendo crescere il senso critico dei destinatari assieme con la professionalità e credibilità degli operatori.
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24 feb 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Dario Edoardo Viganò
L’avvento di mezzi di comunicazione sempre più veloci e tecnologizzati rende più che mai urgente una riflessione sull’etica della comunicazione oggi. A professionisti e operatori del settore si richiede l’osservanza di limiti etici che vadano ben al di là di semplici codici deontologici, spesso destinati a restare lettera morta nell’applicazione quotidiana. La sfida è quella di contemperare la libertà di espressione di chi comunica con il diritto del pubblico ad avere un’informazione corretta, cercando di raggiungere un non facile equilibrio tra queste due esigenze opposte, facendo crescere il senso critico dei destinatari assieme con la professionalità e credibilità degli operatori.
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03 mar 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Nicoletta Vittadini
Il rapporto tra mezzi di comunicazione sociale e società è analizzato grazie a più strumenti intepretativi: la selezione dei contenuti che i media diffondono e amplificano, la sovrabbondanza di media che crea di un contesto comunicativo che favorisce la frammentazione culturale, l'evoluzione dei media determinate dalle scelte e dai gusti degli utenti. Ne emerge il quadro di una società profondamente influenzata dai media, che rappresentano lo strumento principale di conoscenza della realtà e quindi della costruzione dell'identità personale, a discapito dell'esperienza diretta, delle relazioni interpersonali e dei messaggi inviati dalle istituzioni. I media influenzano le nostre azioni singole e di gruppo, ci educano a una percezione dello spazio in cui ogni distanza è percorribile in pochi secondi e colonizzano i nostri spazi di vita, dando loro nuovi significati e consentendoci di ritagliare spazi privati nei luoghi pubblici.
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03 mar 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Nicoletta Vittadini
Il rapporto tra mezzi di comunicazione sociale e società è analizzato grazie a più strumenti intepretativi: la selezione dei contenuti che i media diffondono e amplificano, la sovrabbondanza di media che crea di un contesto comunicativo che favorisce la frammentazione culturale, l'evoluzione dei media determinate dalle scelte e dai gusti degli utenti. Ne emerge il quadro di una società profondamente influenzata dai media, che rappresentano lo strumento principale di conoscenza della realtà e quindi della costruzione dell'identità personale, a discapito dell'esperienza diretta, delle relazioni interpersonali e dei messaggi inviati dalle istituzioni. I media influenzano le nostre azioni singole e di gruppo, ci educano a una percezione dello spazio in cui ogni distanza è percorribile in pochi secondi e colonizzano i nostri spazi di vita, dando loro nuovi significati e consentendoci di ritagliare spazi privati nei luoghi pubblici
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10 mar 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Umberto Folena
L’immaginario collettivo tende a creare e a diffondere un’immagine ben precisa del giornalista, che è quella di colui che scova ma, nello stesso tempo “crea” la notizia. La realtà spesso smentisce questo stereotipo, anche se il peso delle scelte del giornalista ricade soventemente nell’impostazione che egli sceglierà per diffondere la notizia stessa, attivando inevitabilmente reazioni diverse tra i propri lettori. Lettori e spettatori televisivi fanno parte a loro volta di realtà in continuo cambiamento, che negli anni hanno sviluppato una tendenza all’immedesimazione e alla partecipazione attiva nelle storie e, soprattutto, nei programmi. È la neotelevisione, all’interno della quale è possibile per tutti dare un contributo, apparire e farne parte almeno per quel quarto d’ora di celebrità tanto profetizzato da Andy Wharol. Viene a crearsi quindi una sorta di scissione tra il fatto accaduto e la notizia che viene riportata dagli organi di comunicazione, scissione che dipende direttamente da fattori quali il grado di emotività con cui il fatto si vuole che venga riportato, quali corde si desiderano pizzicare nell’emotività del lettore, spettatore e fruitore del messaggio, quanta attenzione,coinvolgimento easpettativa si voglionr creare nel pubblico per quanto riguarda la notizia, eccetera. Il risultato di questa delicata alchimia è la notizia che leggiamo sui quotidiani, o che ascoltiamo alla radio o alla televisione. Non è possibile dunque cercare di trasmettere tutta la verità (o tutte le verità) di un fatto con un giornale o con una trasmissione televisiva: come di un iceberg, molto risulterà necessariamente ed inevitabilmente nascosto sotto la superficie. Quanti di noi avranno la volontà di non fermarsi a questo e decideranno di andare più a fondo?
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17 mar 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Umberto Folena
Il cardinale Ruini ha davvero parlato di “Fallimento dell’unità politica dei cattolici” al Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona? E come è possibile che Paolo De Coppi, autore di un’importante ricerca sulle cellule staminali del liquido amniotico, rilasci lo stesso giorno tre interviste così diverse da sembrare, sui giornali che le pubblicano, rilasciate da tre persone diverse? Ragionando su questi casi pratici Umberto Folena svela alcuni meccanismi che portano dal fatto alla notizia, deformando a volte in modo curioso la realtà, e mostra come anche l’intervista, che sembra l’esercizio della verità somma, sia influenzata nei suoi esiti dal contesto in cui avviene, dalle domande poste dal giornalista e dalla selezione delle risposte.
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24 mar 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Piermarco Aroldi
I media giocano un ruolo fondamentale nella vita di ogni individuo. Oltre ad essere mezzi di comunicazione ed informazione, essi sono determinanti anche da un punto di vista sociologico e antropologico. I media contribuiscono infatti alla costruzione e alla continua rielaborazione di ciò che è il senso comune, ovvero di quell’insieme di comportamenti e modi di pensare condivisi da una realtà o un gruppo sociale (cultura). Inoltre, secondo quanto sostiene Silverstone, è grazie ai media che la vita può essere concepita nell’ordinarietà. I media costituiscono una sorta di bussola spazio-temporale che regola, orienta e scandisce l’esistenza umana: ogni sconvolgimento, ogni cambiamento o ogni diversità esercita pertanto forti ripercussioni sulla percezione umana del proprio stato o condizione.
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24 mar 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Piermarco Aroldi
Presentazione con slide - Il sistema mediatico è analizzato nella sua funzione di strumento che contribuisce a creare il sentire comune di un gruppo umano e che fornisce occasioni per "avventure" conoscitive con valenza catartica e di evasione dalla realtà.
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31 mar 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Adriano Fabris
Testo di appunti del prof. Adriano Fabris, Università di Pisa. Vengono presentati alcuni contenuti essenziali dei codici deontologici relativi ai mezzi di comunicazione sociale. Lo sguardo transita da una visione globale a quella nazionale. Utile il confronto con l'etica delle comunicazioni sociali che fa capo al Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali del Vaticano e il diretto riferimento al magistero dei Vescovi italiani risptto al Direttorio delle Comunicazioni sociali.
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31 mar 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Adriano Fabris
Obiettività, equità, veridicità: questi gli ingredienti fondamentali di una riflessione etica che alimenti un giornalismo che si proponga la fedeltà ai fatti avvenuti, la rappresentazione del valore ad essi attribuiti da tutte le parti in causa, l’enunciazione delle proprie opinioni basata su elementi chiari e verificabili, l’onestà professionale di chi scrive ciò che pensa e non è soldato per ogni bandiera. I codici etici internazionali e nazionali della professione giornalistica debbono essere fatti propri e messi in pratica da ogni giornalista, che è chiamato a interpretarli alla luce di questi principi perché non siano semplici “pezzi di carta” privi di effetti concreti. La dottrina sociale cristiana si presenta in questo campo come una riflessione estremamente seria e all’avanguardia per un uso dei media che sia favorevole al bene delle persone e della società.
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14 apr 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Giuseppe Ceretti
Forte di un’esperienza maturata in trent’anni di lavoro, Giuseppe Ceretti, giornalista del Sole 24 Ore, ci descrive le problematiche di una professione che, con i mutamenti introdotti dalle tecnologie informatiche, è divenuta sempre più complessa, chiamata alla gestione e alla verifica di una grandissima mole di notizie in tempi molto brevi. Ad essa occorre dedicarsi come a un “nobile artigianato”, evitando di scivolare in un giornalismo “facile”, volgare e urlato per ricercare un giornalismo di qualità, autenticamente popolare, che, con semplicità e chiarezza consenta ai lettori di essere correttamente informati.
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14 apr 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Giuseppe Ceretti
Forte di un’esperienza maturata in trent’anni di lavoro, Giuseppe Ceretti, giornalista del Sole 24 Ore, ci descrive le problematiche di una professione che, con i mutamenti introdotti dalle tecnologie informatiche, è divenuta sempre più complessa, chiamata alla gestione e alla verifica di una grandissima mole di notizie in tempi molto brevi. Ad essa occorre dedicarsi come a un “nobile artigianato”, evitando di scivolare in un giornalismo “facile”, volgare e urlato per ricercare un giornalismo di qualità, autenticamente popolare, che, con semplicità e chiarezza consenta ai lettori di essere correttamente informati.
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21 apr 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Riccardo Dellupi
Si illustra che cosa si intende per "opinione pubblica" e si analizzano le dinamiche della sua formazione alla luce degli studi di sociologi e psicologi della comunicazione secondo quanto presentato dal testo di Adriano Zanacchi, "Opinione pubblica, mass media, propaganda", LAS-ROMA, 2006 (introduzione e capitolo 1).
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28 apr 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Luca Manzi
Cinema, tv, Internet: ogni mezzo di comunicazione stabilisce con l’utente specifiche regole del gioco che determinano le modalità fruitive e si prestano a specifici strumenti retorici, messi in atto come armi temibili, in una sorta di guerra senza tregua, in competizione con gli altri mezzi di comunicazione, finalizzata ad attrarre il pubblico, assorbendo ogni attimo del suo scarso tempo libero. In questa competizione spietata, motivata dal bisogno degli investitori di vendere attraverso la pubblicità veicolata nei media, l’autore intelligente riesce a proporre programmi capaci di successo senza rinunciare alla qualità del prodotto, e il fruitore intelligente impara a sviluppare un senso critico e di autocontrollo che gli consente di gestire consapevolmente i media invece che esserne gestito.
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05 mag 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Marco Deriu
Diapositive di presentazione. Novità, eccezionalità, utilità, importanza, prossimità al pubblico, scoop, emotività: questi gli elementi che rendono i fatti “notizie”, cioè eventi di interesse e degni di essere comunicati al pubblico, con una modalità redazionale in cui oltre al mero contenuto che risponde alle cinque domande elementari “chi cosa quando dove perché?” è fondamentale il “come”, l’editing con cui la notizia viene detta e trasmessa. In un panorama caratterizzato dalla sovrabbondanza quantitativa di informazioni diffuse dai media e da una parallela diminuzione qualitativa della loro efficacia informativa, il giornalista è chiamato a una sapiente opera di selezione delle notizie, guidata anche da criteri etici, per un’informazione che non punti alla curiosità morbosa del pubblico, a un irrealistico coinvolgimento del pubblico come coautore dell’informazione e a un vuoto decoro di immagini costruite appositamente per rendere plausibile e attraente la narrazione.
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12 mag 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Massimo Donaddio
Si traccia un quadro del panorama della stampa nazionale, analizzandone i trend evolutivi alla luce del panorama internazionale, in cui sempre più netta appare la tendenza all’integrazione con il servizio offerto in Internet, obiettivo nel quale il Wall Street Journal ha raggiunto livelli di eccellenza. Si esaminano quindi le edizioni de Il Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa dell’11 maggio 2007, rilevandone analogie e differenze, e cercando di decifrarne ideologie retrostanti, strategie competitive, il legame con il territorio e con un pubblico preferenziale.
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16 mag 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Lorenzo Rosoli
Linguaggio chiaro, conciso, concreto, appropriato, onestà nel dichiarare le fonti, senza trascurare di fornire le notizie che consentano ad ogni lettore di collocare nel proprio orizzonte culturale persone citate e fatti narrati. Gli ingredienti di un buon articolo sono i ferri del mestiere con cui il giornalista da il suo contributo alla "democrazia dell'informazione", consentendo ai lettori di accostarsi, attraverso la sua mediazione, a fatti e a orizzonti culturali e di esperienza a loro distanti, purché tenga conto dei loro interessi, delle loro abitudini e dei loro tempi di lettura. Il chi, cosa, quando, dove, perché e come di una notizia debbono essere per questo disposti in un ordine appropriato, in uno svolgimento guidato da un filo logico e dalla necessità di avvincere il lettore con un incipt accattivante, uno svolgimento, arricchito da successivi ampliamenti e background della notizia, e un finale che chiuda l'articolo con efficacia.
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