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27 dic 2010
Ciclo di incontri: Il Gesù storico e le origini cristiane

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22 dic 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Tra i pastori e nel Tempio, il Natale celebra la Pasqua ascolta audio

don Silvio Barbaglia

In veglia nella notte, a guardia del gregge. I pastori, che attendono il messia annunciato da Ezechiele, sono visitati dal messaggero di Dio e vedono la gloria del Signore, mentre una liturgia celeste celebra i promessi doni messianici: gloria a Dio, e pace agli uomini. Nella città di Davide è nato il Messia, che dovranno riconoscere in un segno: un bimbo avvolto in fasce, deposto tra gli animali della stalla. Come il Cristo che, morto e avvolto nel sudario, è vivo nella sua Chiesa. È il mistero pasquale, di cui loro – i pastori della Chiesa nascente – sono custodi e testimoni. È il mistero che annunciano a Maria, e che riecheggia nel Tempio, in cui Simeone, intuendo il compimento delle attese, rivela a Maria il prezzo di dolore e morte che Gesù e lei stessa dovranno sopportare. Ma lo sgomento di Maria raggiunge il culmine quando Gesù dodicenne, raggiunta la maggiore età, nella festa di Pasqua scompare per tre giorni, e, ritrovato nel Tempio, chiede “perché mi cercavate?”. Sintomo di un “arrancare” umano di Maria, in difficoltà nel comprendere e accettare la logica di Dio nel percorso difficile del Figlio.


15 dic 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Nelle case di Zaccaria e di Giuseppe, due nascite miracolose ascolta audio

don Silvio Barbaglia

Johannan, “Il Signore ha misericordia”. È il nome della svolta, che Elisabetta chiede per il figlio appena nato, e che compie l’attesa espressa nel nome del padre Zaccaria, “Dio si è ricordato”. E Zaccaria torna a parlare, come Ezechiele che profetizza l’avvento del Messia. A lui Giovanni preparerà la strada, come Elia che annuncia il “sole di giustizia” promesso nel libro di Malachia. Giuseppe intanto apprende che Maria è rimasta incinta quando – benché sposati – non sono ancora conviventi. La situazione è spinosa, e la esporrebbe con il Figlio a vergogna ed emarginazione. Ma Giuseppe, avvertito in sogno, si conferma suo sposo, diventando anche padre – adottivo – di Gesù, Giuseppe quindi da Betlemme giunge a Nazaret, per darvi inizio, prima del previsto, alla convivenza famigliare. Ma la coppia si dirige presto verso Betlemme – la casa di Giuseppe – a motivo del censimento, verso la casa del marito, che è dimora naturale di una nuova famiglia nel costume ebraico. E qui nasce Gesù. Ma dove? Tra gli animali, nella stalla al “piano terra” della casa di Giuseppe, in cui egli e Maria si sono sistemati già da tempo, e dove resteranno per circa due anni ancora. Una lettura, certo, lontana dalla tradizione, che vede Giuseppe giungere in Betlemme, con Maria in preda alle doglie, e bussare inutilmente alle porte dell’albergo per rifugiarsi quindi in fretta in una grotta, dove la moglie partorisce. Un quadro poetico, simbolo di povertà ed emarginazione sociale. Ma il testo, incrociato col contesto, pare andare in un’altra direzione. Quella della vita quotidiana e “normale” di una famiglia di Giuda, nella piccola Betlemme, in cui il Figlio di Dio si fa presente.


13 dic 2010
Ciclo di incontri: Il Gesù storico e le origini cristiane

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01 dic 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

La danza di Giovanni, nuovo Davide e nuovo Elia, saltellante di gioia nel ventre della madre ascolta audio

don Silvio Barbaglia

Maria saluta Elisabetta, e il piccolo Giovanni “saltella” nel petto della madre. Nulla di strano, nella fisiologia della maternità, se non fosse per quel che accade a Elisabetta, che a quel gesto—riempita di Spirito Santo—intuisce il mistero che abita in Maria. Il saltello di Giovanni nel ventre della madre diviene così simile alla danza di David davanti all’arca che entra in Gerusalemme, e all’esultare di Elia, che—secondo la profezia di Malachia—annuncerà l’arrivo del Signore, accogliendolo come i giusti di Israele, che usciranno “saltellanti come vitelli dalla stalla”. E Maria si fa interprete dell’Israele fedele, e scioglie a Dio un canto di lode—il Magnificat—, sintesi delle attese della Scrittura. Maria si appresta quindi a fare le valigie per tornare a Nazaret. Non prima, probabilmente, di aver assistito alla nascita di Giovanni e aver prestato i primi aiuti alla cugina partoriente.


24 nov 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Rallegrati, figlia di Sion! Gesù, concepito in Maria, è Cristo che entra in Gerusalemme ascolta audio

don Silvio Barbaglia

Nella remota Galilea, nell’ignoto villaggio di Nazaret, in un umile casa e a una donna, per giunta vergine! L’annuncio di Gabriele risuona nel contesto più misero e umile, così lontano da quello rivolto a Zaccaria, sacerdote, maschio, che officia nel Tempio—il luogo più sacro che esista—, nel cuore di Gerusalemme, centro della Giudea, la terra del grande re Davide. Ma proprio qui Dio si renderà presente, come lo è nell’arca dell’alleanza conservata nel Santo dei Santi, grazie all’ingresso del messia nella storia dell’uomo. “Rallegrati, piena di grazia!”, annuncia Gabriele a Maria. Parole che riecheggiano l’invito alla gioia dei profeti Zaccaria e Sofonia, che annunciano a Gerusalemme la misericordia di Dio di cui sarà colma, il ritorno dall’esilio, la ricostruzione e l’avvento del regno di Dio. Maria riceve l’annuncio rivolto alla “figlia di Sion”, all’Israele fedele che attende il suo Dio. Per questo le parole dell’angelo risuonano pregne di senso ai suoi orecchi. E la riempiono di turbamento, perché Gesù—il Figlio annunciato—non sarà il messia trionfante che tutti attengono, ma il messia sofferente, inchiodato alla croce. E se Elisabetta è resa feconda da Dio, che rimedia alla sua innaturale sterilità, qui Dio viene a turbare, con il suo intervento, il normale decorso della vita di sposa e—si spera—di madre cui Maria è già promessa, generando in lei un figlio nel modo che mai prima la Scrittura ha narrato. Maria, la Gerusalemme fedele, vede così “entrare” in sé il messia, secondo le profezie, che si realizzano in modo inatteso e simbolico nel suo corpo, con la gravidanza.


22 nov 2010

Genesi (4) ascolta audio

don Carlo Rovagnati


17 nov 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Una visione nel Tempio: con Ezechiele e Daniele, in attesa di Elia ascolta audio

don Silvio Barbaglia

Il Tempio. Un luogo speciale, unico in Israele, quello in cui Zaccaria riceve in visione l’annuncio divino. È lo stesso luogo in cui il profeta Daniele, immerso nella preghiera, riceve—anch’egli da Gabriele—l’annuncio della fine della schiavitù di Israele. Il figlio annunciato ha un nome speciale—Giovanni—, che significa “il Signore ha misericordia”. Come il padre egli sarà sacerdote, ma oltre a ciò sarà consacrato al Signore come nazireo sin dal seno materno, come è accaduto a Sansone. E sarà inviato al popolo di Israele per preparare la venuta del Signore, realizzando la missione affidata a Elia, il profeta, rapito al cielo alla fine dei suoi giorni, di cui Malachia ha predetto il ritorno, quando si compiranno le promesse di Dio. Ma prima Zaccaria sarà muto, incapace di parlare. Come accadde al profeta Ezechiele, cui il Signore apparso in visione comanda il silenzio, fino al giorno della disfatta di Gerusalemme, quando Israele, toccato il fondo del baratro della sua storia sventurata, potrà tornare a sperare nella salvezza operata da Dio.


08 nov 2010

Genesi (3) ascolta audio

don Carlo Rovagnati


06 nov 2010
Ciclo di incontri: Giovanni Paolo II, il magistero e la testimonianza

Slavorum Apostoli ascolta audio

don Silvio Barbaglia


03 nov 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Il concepimento di Giovanni, racconto midrashico ascolta audio

don Silvio Barbaglia

“Storia” o “fantasia”? Avvicinarsi al testo evangelico con i nostri criteri—moderni ma molto ingenui—su cosa è “storia” rischia di portarci fuori strada. Ma anche il pensare che il contenuto del testo si fermi alla lettera è un grave errore. Occorre invece far parlare il testo di Luca per quello che effettivamente vuol dire, nel suo stile di raffinato midrash di testi dell’Antico Testamento, che—ben lontano da un “cut and paste” casuale—richiama gli antichi racconti per riplasmarne il significato nell’annuncio del nuovo. Il racconto del concepimento di Giovanni il Battista riecheggia infatti i testi della nascita di Isacco, Giacobbe, Sansone e Samuele. Conoscerli e comprenderli in profondità rende eloquenti aspetti del testo di Luca, altrimenti inspiegabili.


02 nov 2010

Scienza e fede ascolta audio

Don Pier Mario Ferrari, Piergiorgio Odifreddi

Possiamo essere cristiani? Certamente no, e tanto meno cattolici? È quanto afferma Pier Giorgio Odifreddi, spiegando che la condizione naturale dell'uomo è l'ateismo. Subentra poi la credenza religiosa, come puro fatto culturale trasmesso con l'educazione. Ma ogni religione è un "mondo" vasto e complesso, che nessun "credente" può in realtà dominare fino in fondo. Chi può dunque dirsi autenticamente credente, se tutti non conoscono che una minima parte della religione cui aderiscono? Ciò vale più che mai per i cristiani, in particolare cattolici, la cui tradizione si fonda su una mole di dottrina, magistero e tradizioni vastissima, che la maggior parte dei credenti ignorano. La fede oggi è quindi una pretesa ingenua e irrazionale? No, afferma Pier Mario Ferrari: si crede a testimoni affidabili, che ci tramandano verità non meno salde di quelle acquisita con la conoscenza diretta. Testimoni autorevoli come i Vangeli, che narrano la vita di Gesù. Ma Odifreddi contesta: i Vangeli altri non sono se non un curioso "cut and paste" di profezie e brani raccolti dall'Antico Testamento, tutt'altro che degni di essere considerati il racconto di fatti avvenuti. Don Silvio Barbaglia, presente in sala, conclude spiegando che la tradizione cristiana non può essere letta dall'esterno, con occhi esterni che ne ignorano le dinamiche e le leggi interne, pena il fraintendimento totale. Quello—appunto—in cui Odifreddi sembra caduto.


27 ott 2010
Ciclo di incontri: Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale

Un resoconto ordinato: verità e retorica nel racconto di Luca ascolta audio

don Silvio Barbaglia

Un “resoconto ordinato” degli eventi, frutto di ricerche accurate e del racconto di testimoni oculari. È l’obiettivo ambizioso enunciato nel prologo del Vangelo Luca, che sembra purtroppo tradito un attimo dopo, nel racconto—inverosimile sul piano storico—di Zaccaria, che nel tempio è visitato da un angelo. Una sorta di “favola”, agli orecchi del lettore odierno, erede dei concetti di storia e storiografia elaborati dal pensiero positivista. Ma il “teofilo”, cui il Vangelo è rivolto, respira un’altra cultura, e coglie nel testo l’eco dei racconti fondativi della storia di Israele, che illuminano con straordinaria efficacia la vicenda di Cristo. Un testo che—con sapiente retorica—costruisce le vicende originarie di Cristo e di Giovanni Battista, intrecciandole fra loro e diversificandole in alcuni punti nodali. I nomi stessi di Zaccaria e di Elisabetta—genitori di Giovanni—, la loro appartenenza alla tribù sacerdotale e l’assenza di figli forniscono importanti indizi nella costruzione della rete di senso offerta dal testo.


18 ott 2010

Genesi (2) ascolta audio

don Carlo Rovagnati


16 ott 2010
Ciclo di incontri: Giovanni Paolo II, il magistero e la testimonianza

Salvifici doloris ascolta audio

don Silvio Barbaglia


04 ott 2010

Genesi (1) ascolta audio

don Carlo Rovagnati


21 giu 2010

Sintesi ascolta audio

don Carlo Rovagnati


18 giu 2010

Non profit ascolta audio

Luigi Bobba


14 giu 2010

La Comunità di Gerusalemme ascolta audio

don Carlo Rovagnati


07 giu 2010

I 10 comandamenti ascolta audio

don Carlo Rovagnati


15 mag 2010
Ciclo di incontri: Nessun uomo è un'isola

Professo un solo battesimo - Parte seconda ascolta audio

Pier Davide Guenzi


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