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inMEDIA - Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione sociale |
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Sono stati trovati 52 documenti
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16 mag 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Lorenzo Rosoli
Linguaggio chiaro, conciso, concreto, appropriato, onestà nel dichiarare le fonti, senza trascurare di fornire le notizie che consentano ad ogni lettore di collocare nel proprio orizzonte culturale persone citate e fatti narrati. Gli ingredienti di un buon articolo sono i ferri del mestiere con cui il giornalista da il suo contributo alla "democrazia dell'informazione", consentendo ai lettori di accostarsi, attraverso la sua mediazione, a fatti e a orizzonti culturali e di esperienza a loro distanti, purché tenga conto dei loro interessi, delle loro abitudini e dei loro tempi di lettura. Il chi, cosa, quando, dove, perché e come di una notizia debbono essere per questo disposti in un ordine appropriato, in uno svolgimento guidato da un filo logico e dalla necessità di avvincere il lettore con un incipt accattivante, uno svolgimento, arricchito da successivi ampliamenti e background della notizia, e un finale che chiuda l'articolo con efficacia.
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17 mag 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Nicoletta Vittadini
È difficile definire cosa si intende per opinione pubblica: è qualcosa di pervasivo, che ingloba diversi campi del sapere. La professoressa Vittadini ci aiuta a ricostruire l’essenza, guidandoci attraverso i tentativi di definirla e studiarla compiuti da molti studiosi. L’opinione pubblica si muove nell’universo del verisimile, non del vero. Trova visibilità, soprattutto nei mezzi di comunicazione di massa, che la ospitano e la influenzano. È condivisa dalle folle, trova consenso. Nasce nello spazio pubblico come strumento di controllo del potere. Lo sviluppo dei media tradizionali, la nascita dei nuovi media operano una frammentazione dell’opinione pubblica, che non è più univoca e generalizzata. I media offrono un’esperienza sempre più mediata della realtà, si trasformano in oggetti di consumo, di evasione, offrendo, nel caso di Internet con forum e blog, una rivitalizzazione del dialogo tra molteplicità di opinioni.
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19 mag 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Nicoletta Vittadini
È difficile definire cosa si intende per opinione pubblica: è qualcosa di pervasivo, che ingloba diversi campi del sapere. La professoressa Vittadini ci aiuta a ricostruire l’essenza, guidandoci attraverso i tentativi di definirla e studiarla compiuti da molti studiosi. L’opinione pubblica si muove nell’universo del verisimile, non del vero. Trova visibilità, soprattutto nei mezzi di comunicazione di massa, che la ospitano e la influenzano. È condivisa dalle folle, trova consenso. Nasce nello spazio pubblico come strumento di controllo del potere. Lo sviluppo dei media tradizionali, la nascita dei nuovi media operano una frammentazione dell’opinione pubblica, che non è più univoca e generalizzata. I media offrono un’esperienza sempre più mediata della realtà, si trasformano in oggetti di consumo, di evasione, offrendo, nel caso di Internet con forum e blog, una rivitalizzazione del dialogo tra molteplicità di opinioni.
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26 mag 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Lorenzo Rosoli
Linguaggio chiaro, conciso, concreto, appropriato, onestà nel dichiarare le fonti, senza trascurare di fornire le notizie che consentano ad ogni lettore di collocare nel proprio orizzonte culturale persone citate e fatti narrati. Gli ingredienti di un buon articolo sono i ferri del mestiere con cui il giornalista da il suo contributo alla "democrazia dell'informazione", consentendo ai lettori di accostarsi, attraverso la sua mediazione, a fatti e a orizzonti culturali e di esperienza a loro distanti, purché tenga conto dei loro interessi, delle loro abitudini e dei loro tempi di lettura. Il chi, cosa, quando, dove, perché e come di una notizia debbono essere per questo disposti in un ordine appropriato, in uno svolgimento guidato da un filo logico e dalla necessità di avvincere il lettore con un incipit accattivante, uno svolgimento, arricchito da successivi ampliamenti e background della notizia, e un finale che chiuda l'articolo con efficacia.
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09 giu 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Lorenzo Rosoli
La lettura di articoli scritti a casa dai partecipanti al corso e di incipit di articoli redatti nel corso dell’incontro è l’occasione per valutare operativamente gli ingredienti per la scrittura di un buon articolo forniti da Lorenzo Rosoli nell’incontro del 26 maggio 2007.
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12 ott 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Enrico Menduni
La radio è un mezzo di comunicazione tra i più vecchi ma, nello stesso tempo, tra quelli che sanno stare di più al passo con i tempi che cambiano. È legata alla televisione ma da essa allo stesso tempo si differenzia: è mobile, personale, interattiva. Può essere ascoltata ovunque e in concomitanza con lo svolgimento di altre azioni. È caratterizzata dal pluralismo e dalla libertà e spesso contribuisce a creare comunità e senso di appartenenza a livello locale. Condivide però con la tv il suo essere uno strumento a “flusso”, essendo sempre fruibile a casa nostra come l’acqua che scorre da un rubinetto quando lo desideriamo e differenziandosi, in questo modo, da altri media quali cinema e carta stampata che ci obbligano a uscire di casa per farne “provvista”. Tra modernizzazione e tradizione la radio è oggi uno dei media più in crescita, soprattutto tra i giovani.
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20 ott 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli
Dati sulla tiratura e le vendite di quotidiani, settimanali e mensili italiani. Sono elementi utili per chi si occupa della comunicazione di un ente con la stampa, per selezionare i media più appetibili e studiare le modalità con cui avvicinarli.
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20 ott 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli
Presentazione PowerPoint: si presentano sinteticamente i compiti di chi si occupa della comunicazione di un'ente con i media, sottolineando le attenzioni, le abilità, gli strumenti di lavoro che deve conoscere e usare per svolgere al meglio la propria attività.
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20 ott 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli
Il giornalista Carlo Casoli, responsabile addetto stampa Rai, fa luce sui compiti e risvolti della sua professione. La sua testimonianza sfata il mito che vuole l’addetto stampa come un professionista un gradino sotto a quello del giornalista: Casoli ribadisce la congruenza tra le due figure, chiarendo che la capacità di riconoscere una notizia e quella di farla risaltare sono elementi imprescindibili anche per chi lavora in un ufficio stampa. Casoli spiega le funzioni di un addetto stampa, gli strumenti a disposizione da utilizzare a seconda delle situazioni. Cosa fa l’addetto stampa? Deve lanciare l’evento, seguirlo e esaltarne i risultati ottenuti o presentarli sotto una buona luce. Casoli compie un’analisi critica della professione, ampliando il discorso ad una visione d’insieme del panorama editoriale italiano.
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27 ott 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Antonella Anselmi
Strumento comunicativo che da sempre usiamo spontaneamente nelle relazioni affettive e sociali, in alcune professioni la voce diviene un vero e proprio strumento di lavoro, sottoposto a notevoli sforzi e chiamato a essere ben comprensibile, piacevole all’ascolto, con un emissione facile che consenta di parlare a lungo senza sforzi eccessivi. Per questo occorre imparare a conoscere la propria voce e a padroneggiarla, acquisendone consapevolezza e conoscendone i principi fisiologici. La postura del corpo, la respirazione, il risuonare della voce nella laringe sono elementi che occorre imparare a riconoscere, così come alcuni segni che possono indicare l’insorgere di affaticamenti e deterioramenti patologici della voce.
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10 nov 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Giovanni Baggio
Televisione, computer, playstation…: la lettura dei dati statistici ci mostra che le nostre case sono diventate vere e proprie “centrali della tecnologia comunicativa”, nell’uso dei quali i bambini e gli adolescenti sono abilissimi, ma privi di senso critico. Gli adulti hanno il compito di vegliare sull’uso dei media, valutandone pro e contro all’interno di una comprensione dei loro effetti sull’umanità dei loro figli, che hanno riflessi legati alla percezione della realtà, al rapporto con essa, alla socializzazione, in cui l’uso dei media svolge ruolo di compensazione a bisogni insoddisfatti di relazioni con adulti significativi e amici. Una sfida, da affrontare con spirito costruttivo, crescendo in consapevolezza e competenza, per riuscire a coniugare contemporaneità e umanità.
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10 nov 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Giovanni Baggio
Presentazione con diapositive. Televisione, computer, playstation…: la lettura dei dati statistici ci mostra che le nostre case sono diventate vere e proprie “centrali della tecnologia comunicativa”, nell’uso dei quali i bambini e gli adolescenti sono abilissimi, ma privi di senso critico. Gli adulti hanno il compito di vegliare sull’uso dei media, valutandone pro e contro all’interno di una comprensione dei loro effetti sull’umanità dei loro figli, che hanno riflessi legati alla percezione della realtà, al rapporto con essa, alla socializzazione, in cui l’uso dei media svolge ruolo di compensazione a bisogni insoddisfatti di relazioni con adulti significativi e amici. Una sfida, da affrontare con spirito costruttivo, crescendo in consapevolezza e competenza, per riuscire a coniugare contemporaneità e umanità.
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17 nov 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Luca Manzi
La televisione nella società di oggi è percepita come una necessità, si ha la sensazione che se non la guardiamo siamo fuori dal mondo. La televisione ci dà divertimento, emozioni, modelli di vita; tutto senza far fatica e correre rischi; e se non ci sono delle alternative culturali e sociali si rischia di diventarne succubi. Lo spettatore deve comprendere che il giusto legame con la televisione è quello di considerarla un mezzo, sia di intrattenimento che di informazione. La vita emotiva va cercata e costruita nella vita reale. Solo cambiando l’approccio all’utilizzo della televisione, cominciando a preferire la qualità alla quantità delle offerte televisive, si può sperare di avere una televisione migliore.
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15 dic 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Adriano Zanacchi
Testo di approfondimento redatto da A. Zanacchi - Frutto mirabile di creatività e strumento di progresso, servizio per i consumatori, o strumento persuasivo scientificamente programmato, “male assolutamente necessario” della nostra società? Presente da lungo tempo nei mezzi di comunicazione, la pubblicità ne diviene padrona gelosa, trasformandoli (tv in testa) da strumenti per l’informazione e il divertimento in mezzi per la formazione del perfetto consumatore. La sua presenza pervasiva, invasiva, intrusiva, e il suo far leva sulle emozioni per persuaderci in modo acritico all’acquisto dei prodotti, ha effetti collaterali non trascurabili: diminuisce la nostra libertà di pensiero e di scelta, condiziona (in peggio) le scelte editoriali dei media e il loro stesso linguaggio, grava, in fin dei conti, sulle nostre tasche di consumatori. A lungo termine incide sulla cultura, favorendo una mentalità egoistica, consumistica e nutrita di illusioni, instillando dubbi sulla realtà e sul linguaggio e modificando la percezione dei valori.
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15 dic 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Adriano Zanacchi
Testo della relazione redatto da A. Zanacchi - Frutto mirabile di creatività e strumento di progresso, servizio per i consumatori, o strumento persuasivo scientificamente programmato, “male assolutamente necessario” della nostra società? Presente da lungo tempo nei mezzi di comunicazione, la pubblicità ne diviene padrona gelosa, trasformandoli (tv in testa) da strumenti per l’informazione e il divertimento in mezzi per la formazione del perfetto consumatore. La sua presenza pervasiva, invasiva, intrusiva, e il suo far leva sulle emozioni per persuaderci in modo acritico all’acquisto dei prodotti, ha effetti collaterali non trascurabili: diminuisce la nostra libertà di pensiero e di scelta, condiziona (in peggio) le scelte editoriali dei media e il loro stesso linguaggio, grava, in fin dei conti, sulle nostre tasche di consumatori. A lungo termine incide sulla cultura, favorendo una mentalità egoistica, consumistica e nutrita di illusioni, instillando dubbi sulla realtà e sul linguaggio e modificando la percezione dei valori.
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15 dic 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Adriano Zanacchi
Presentazione usata a supporto della relazione - Frutto mirabile di creatività e strumento di progresso, servizio per i consumatori, o strumento persuasivo scientificamente programmato, “male assolutamente necessario” della nostra società? Presente da lungo tempo nei mezzi di comunicazione, la pubblicità ne diviene padrona gelosa, trasformandoli (tv in testa) da strumenti per l’informazione e il divertimento in mezzi per la formazione del perfetto consumatore. La sua presenza pervasiva, invasiva, intrusiva, e il suo far leva sulle emozioni per persuaderci in modo acritico all’acquisto dei prodotti, ha effetti collaterali non trascurabili: diminuisce la nostra libertà di pensiero e di scelta, condiziona (in peggio) le scelte editoriali dei media e il loro stesso linguaggio, grava, in fin dei conti, sulle nostre tasche di consumatori. A lungo termine incide sulla cultura, favorendo una mentalità egoistica, consumistica e nutrita di illusioni, instillando dubbi sulla realtà e sul linguaggio e modificando la percezione dei valori.
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15 dic 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Adriano Zanacchi
Appunti dalla lezione, non rivisti dal relatore - Frutto mirabile di creatività e strumento di progresso, servizio per i consumatori, o strumento persuasivo scientificamente programmato, “male assolutamente necessario” della nostra società? Presente da sempre nei mezzi di comunicazione, la pubblicità ne diviene padrona gelosa, trasformandoli (tv in testa) da strumenti per l’informazione e il divertimento in mezzi per la formazione del perfetto consumatore. La sua presenza pervasiva, invasiva, intrusiva, e il suo far leva sulle emozioni per persuaderci in modo acritico all’acquisto dei prodotti, ha effetti collaterali non trascurabili: diminuisce la nostra libertà di pensiero e di scelta, condiziona (in peggio) le scelte editoriali dei media e il loro stesso linguaggio, grava, in fin dei conti, sulle nostre tasche di consumatori. A lungo termine incide sulla cultura, favorendo una mentalità egoistica, consumistica e nutrita di illusioni, instillando dubbi sulla realtà e sul linguaggio e modificando la percezione dei valori, come nell’emblematica trasformazione di San Nikolaus in Babbo Natale…
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26 gen 2008
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Franco Iseppi
Grazie all’esperienza di Franco Iseppi, professionista della televisione pubblica che vanta un curriculum d'eccezione, si ripercorre la storia della tv italiana: dal monopolio Rai – la “paleo-televisione” autoprodotta, con compiti di informazione, educazione e divertimento –, al duo-polio Rai-Mediaset – dominato da logiche competitive che hanno relegato ai margini la funzione educativa del servizio pubblico e spinto all’acquisto delle produzioni esterne con il rischio di essere etero-diretti – , alla tv di oggi – sempre meno generalista e più personalizzata, grazie al satellite e a Internet. Si riflette sul senso e sui compiti della tv come servizio pubblico, sulle implicazioni tra tv e politica e sulle nuove sfide poste al mezzo televisivo, che ne mettono in discussione utenza, programmazioni e rapporto tra domanda e offerta.
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02 feb 2008
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Mario Sacchi
Si può “scrivere” con una telecamera? Un professionista, dedito da 40 anni alle videoriprese, racconta la sua esperienza, iniziata con il bianco e nero, proseguita con l’avvento del colore, con la tecnologia elettronica e infine con l’affermarsi dei modernissimi camcorder. Ne emergono gli aspetti tipici di una forma di giornalismo, complementare a quella dei giornalisti “di penna”, dotata di grande forza comunicativa, con le sue abilità specifiche (valutazione del contesto, dialogo e la sintonia con il giornalista “di penna”, conoscenza degli strumenti tecnici e delle regole del linguaggio delle immagini) e con il declinarsi, nel contesto professionale specifico, delle tematiche – comuni a ogni forma di giornalismo – di aderenza alla realtà e di valutazione etica dei contenuti trasmessi al pubblico.
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19 apr 2008
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Gianluca Nicoletti
Uscire dal “cono d’ombra”, grazie a un faro mediatico puntato su di noi: questa l’ambizione di persone e gruppi, per far conoscere prodotti e idee, ma anche per il solo desiderio di gratificazione dato dall’essere riconoscibili. È la grande illusione prodotta da un sistema che vede nella tv lo strumento principe e che, lungi dall’essere osservazione obiettiva della realtà, è un suo punto di vista guidato da operazioni di marketing, che giunge anche alla rappresentazione di realtà illusorie, in cui la normalità e la mediocrità giungono, amplificate dal mezzo mediatico, ad assumere i contorni dell’eccezionalità. Contemporaneamente il cellulare sta diventando ogni giorno di più una protesi indispensabile del nostro corpo, grazie al quale gestiamo la nostra vita di relazione in maniera più comoda, ma che può divenire anche – controllato da mani esperte – un potente strumento di controllo delle nostre relazioni. La comunicazione è un mondo ambiguo e mutevole, a cui non possiamo sottrarci, e che dobbiamo conoscere bene, nelle sue possibilità e implicazioni, approfittando dei vantaggi che mette a disposizione ma consci dei rischi che presenta, mantenendo intatta tutta la bellezza, la gioia e l’orgoglio di essere pienamente uomini.
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03 mag 2008
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Davide Demichelis
Il documentario: un genere che in Italia ha vita dura, perché, per ragioni strutturali, gode di investimenti inferiori rispetto a quello prodotto dai colleghi che lavorano per la Bbc e la Cnn, e quindi ha meno diffusione internazionale. Si differenzia dal filmato di cronaca del tg per una maggiore cura delle immagini, che hanno la preminenza sul testo, che scade leggermente nel caso del reportage, realizzato con tempi inferiori e dedicato ad argomenti di maggiore attualità e interesse informativo. Una sorta di artigianato di alto livello, che richiede al giornalista una grande versatilità (occorre saper filmare, intervistare, scrivere, guidare…) e l’abilità di unire alle immagini la musica e un testo appropriato, e che – quando si va in zone di guerra – espone a notevoli rischi personali. Davide Demichelis cerca di raccontare i fatti e le situazioni senza voler dimostrare tesi precostituite, lasciando al pubblico il compito di trarre le sue conclusioni. Nel documentario trova spazio anche la finzione: dal ripetere, nella situazione reale, alcune scene già avvenute ma sfuggite all’obiettivo, al creare situazioni verosimili per incrementare la presenza di scene d’azione, al ricostruire completamente fatti di cronaca. La finzione non è da demonizzare, perché rende interessante la narrazione: occorre però che l’autore dichiari la sua presenza e che lo spettatore sviluppi l’attitudine a coglierne i segnali.
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08 mag 2008
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Adriano Fabris
La professione di giornalista deve essere regolamentata, per evitare i danni che, con le sue potenzialità, è capace di arrecare a persone e comunità. Ma per preservare la libertà di stampa, fondamento essenziale della democrazia, la regolamentazione non può essere dettata da leggi dello stato – esposte a influenze politiche ed economiche – ma deve essere affidata ai giornalisti stessi, chiamati ad autoregolamentarsi. È lo scopo, in Italia, dell’Ordine dei giornalisti, che regola l’accesso alla professione giornalistica e stabilisce i principi deontologici a cui i giornalisti devono attenersi. Una serie di principi seri, che purtroppo sono regolarmente disattesi, senza l’applicazione di sanzioni. Ciò dimostra che i codici sono necessari, ma non bastano: occorre che i giornalisti siano responsabilizzati e motivati al rispetto delle norme etiche, come fondamento della credibilità, che è la prima caratteristica di un giornalista rispettabile.
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04 ott 2008
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Massimo Donaddio
Informazione e Internet, un binomio che, dagli inizi ad oggi ha accresciuto costantemente la sua importanza, raggiungendo, in poco più di un decennio, un volume di utenti paragonabile a quello delle edizioni cartacee, e destinato a crescere ancora. Una trasformazione che obbliga le redazioni a lavorare sinergicamente per l’elaborazione dei due prodotti, da rendere sempre più differenziati e complementari, in relazione ai diversi tempi di pubblicazione, ritmi di aggiornamento delle notizie e abitudini ed età dei destinatari. Il giornale on-line richiede ai giornalisti nuove abilità e attitudini, per reggere la competizione e convivere con lo strapotere di Google, il potente motore di ricerca, per fornire un servizio che orienti i lettori alla comprensione della realtà nella sovrabbondanza di informazioni reperibili nel web.
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11 ott 2008
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Gigi Rosa
L’esperienza professionale trentennale narrata da Gigi Rosa consente di toccare con mano come la voce sia protagonista nel teatro, nel cinema, alla radio e in tv. Dizione, impostazione, respirazione, intonazione, gestione delle pause sono gli elementi di chiave di un’interpretazione che valorizza la parola arricchendola di significati e valori emozionali, da dosare opportunamente a seconda del contesto e del prodotto richiesto. Il vertice della complessità è raggiunto nel doppiaggio, in cui la diversità delle lingue richiede traduzioni, rielaborazioni, adattamenti e la scelta di voci adatte a rendere la personalità dei protagonisti.
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18 ott 2008
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Davide Maggio
È personale, immediato, interattivo, indipendente. Sono queste le carte vincenti del blog, un nuovo modo di esprimersi sul web, alla portata di tutti e capace di comunicare in modo informale e diretto, e, per ora, non regolamentato dalla legge. Una possibilità che alcuni sfruttano raccogliendo consensi tali da renderli vere blog star, e che altri usano snaturando i blog a nano-publishing, sorta di giornali on-line scritti in stile blog. Nel panorama dei blog un posto speciale occupano quelli che parlano di tv, con efficacia che può arrivare a condizionarne la programmazione e l’evoluzione. Così il blog può divenire un’azienda, e essere accreditato come testata giornalistica, con crescenti responsabilità e autorevolezza.
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25 ott 2008
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Federica Margaritora
L’informazione giornalistica in radio. Un mestiere difficile, da realizzare con pochi mezzi, grazie a una rete di contatti che permette di oltrepassare il filtro opaco delle agenzie. Con tempi veloci, che abituano alla sintesi necessaria per dare una notizia in breve ma con completezza. Costante servizio informativo, spazi di approfondimento e di intrattenimento, caratterizzati sempre da un buon livello qualitativo dei contenuti, che è il terreno su cui le radio competono tra loro, molto più che le tv.
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