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Anno 2007 |
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Sono stati trovati 216 audio
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04 nov 2007
Ciclo di incontri:
Dio mio, Dio mio, perché...? Percorso di lettura di Salmi e Cantici
don Silvio Barbaglia
A complemento delle riflessioni offerte nell'ambito della domenica di spiritualità e cultura in apertura dell'itinerario "Dio mio, Dio mio, perché...?" è necessario informare il lettore del libro dei Salmi sugli aspetti relativi alla forma specifica del libro rispetto agli altri libri dell'Antico Testamento, i contesti vitali e culturali entro i quali sono stati composti i vari Salmi, le annotazioni storiche, i vari criteri di organizzazione del libro e la lettura attraverso i "sentimenti".
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29 ott 2007
Ciclo di incontri:
I convegni della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale
Daniel Marguerat
L'autore ha passato in rassegna i cardini essenziali delle tre ricerche sul Gesù storico. In seguito ha analizzato le implicanza teologiche della ricerca del Gesù storico. Quattro obiezioni sono state sollevate contro una tale ricerca storica. La prima: i vangeli non si interessano al Gesù della storia, ma al Cristo della fede. La seconda: la ricerca storica descrive un personaggio ormai scomparso, non è in grado di restituirci una persona viva. La terza: la storia non ha mai giustificato la verità della fede. La quarta: il fiorire di ipotesi storiche contraddittorie risulta fuorviante per i credenti, che non sanno a quale Gesù votarsi.
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28 ott 2007
Ciclo di incontri:
Dio mio, Dio mio, perché...? Percorso di lettura di Salmi e Cantici
don Silvio Barbaglia
La liturgia delle ore è la preghiera comunitaria e universale della Chiesa, in stretta continuità con la celebrazione eucaristica; si situa nel contesto dell’anno liturgico, che scandisce il tempo sul ritmo dell’attenzione alla realtà di Dio nella vita dell’uomo. Pregarla non è semplice, per difficoltà intrinseche e per il poco tempo che in genere abbiamo a disposizione. Si suggerisce così un metodo di lettura dei salmi, adatto alla vita quotidiana di chi studia e lavora, con la proposta di un calendario di preghiera e l’indicazione di strumenti bibliografici utili.
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28 ott 2007
Ciclo di incontri:
Dio mio, Dio mio, perché...? Percorso di lettura di Salmi e Cantici
don Silvio Barbaglia
La vita, nella sua intensità, è simile per tutti a una battaglia o a una corsa; la differenza sta nel viverla nella fede (2 Tm 4,6-8), che è più difficile conservare quando la visibilità pubblica e grandi responsabilità ci fanno sentire importanti e ai primi posti nella corsa all’apparire; per salvarci occorre lavorare sulla fede, che è messa alla prova. Dio non è imparziale: preferisce il povero e chi è sottoposto ad ingiustizia (Sir 35,12-14.16-18), e non esita a usare la sua forza e la sua violenza per aiutare il debole contro il forte che lo opprime. Ma, inaspettatamente, anche un pubblicano, ricco e impegnato in un’attività disonesta e impura, è preferito da Dio al fariseo (Lc 18,9-14), che rispetta la Legge in tutti i suoi dettami e si sente superiore al pubblicano (come noi, quando ci sentiamo migliori e onesti rispetto ai politici che ci governano…), perché il pubblicano si rivolge a Dio e gli chiede perdono.
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28 ott 2007
Ciclo di incontri:
Dio mio, Dio mio, perché...? Percorso di lettura di Salmi e Cantici
don Silvio Barbaglia
Il libro dei Salmi è presentato nella sua logica globale, nella divisione in cinque libri, fondato sulla fede di Israele da cui scaturisce la lode a Dio. Il Salmo 1, letto nell’originale ebraico, ritrae l’uomo “beato”, che si affida interamente al Signore con affetto e coinvolgimento vitale, contrapposto al malvagio, il non-uomo che disprezza la Legge, in un dramma che svela l’intero dinamismo dei Salmi.
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06 ott 2007
Mario Botta
Senza pretesa di teorizzazioni, Mario Botta presenta alcuni edifici sacri che ha progettato e realizzato, sorta di aneddoti, che parlano del bisogno del sacro in una società secolarizzata come la nostra. Le chiese parrocchiali di Pordenone, e di Sartirana, la cattedrale di Evry, la piccola cappela sul monte Tamaro (Lugano), le chiese di Mogno, Azzano, Seriate, la chiesa del Santo Volto di Torino e la sinagoga del campus universitario di Tel Aviv.
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06 ott 2007
Virgilio Melchiorre,
Don Pier Mario Ferrari,
Pier Davide Guenzi
L'Anno Accademico dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Novara si apre con un incontro pubblico che vuole valorizzare il contributo filosofico del prof. don Piermario Ferrari, preside dell'Istituto attraverso un percorso teoretico avvalorato dall'ultima sua pubblicazione in oggetto: Orizzonte del pensare. Propedeutica teoretica, Torino: Centro Minerva Edizioni 2007. Inoltre, accanto all'attività di docenza e di ricerca di don Piermario Ferrari quest'anno cade l'anniversario del venticinquesimo di sua ordinazione sacerdotale. A sottolinearne l'importanza il prof. Virgilio Melchiorre, Ordinario di Filosofia morale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano propone una prolusione di apertura dell'Anno Accademico, sul tema: "Tracce dell'invisibile". L'introduzione dell'evento è affidata al moderatore prof. don PierDavide Guenzi docente di teologia morale presso l'Istituto.
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06 ott 2007
Mons. Germano Zaccheo,
Padre Abate Michael John Zielinski
La cattedrale è un bene culturale, un manufatto posto al servizio della comunità, un luogo di culto, che comunica un significato religioso. Essa è portatrice non solo di un valore funzionale, ma di un valore simbolico, che rappresenta in filigrana, grazie all'abilità tecnica dell'uomo, la visione di fede, l'impostazione di una cultura e di una religione. Lo spazio sacro e la liturgia, risplendenti di bellezza, sono così epifania del divino, realizzano l'incontro tra Dio e l'uomo, che è invitato a testimoniare la sua fede quando, varcando l'atrio, torna agli impegni della vita quotidiana. La cattedrale diviene così il punto di riferimento a cui la società può attingere i valori di cui ha bisogno per dare senso e orientamento alla propria storia e alle scelte del presente.
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28 set 2007
Don Bruno Maggioni,
Mons. Renato Corti
Dopo il saluto di Mons. Corti e un momento di preghiera, don Bruno Maggioni delinea, con tono colloquiale e affabile, i punti di riferimento del nuovo cammino biennale della Chiesa novarese nella Parola di Dio, invitando ad ammirarne l'intima bellezza e ad assegnarle il primato nella vita quotidiana, e nella speranza nell'amore di Dio.
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24 set 2007
don Silvio Barbaglia
L'apertura e la chiusura di un testo rappresentano insieme un luogo sempre interessante per raccogliere i migliori spunti per una chiave di lettura globale e sintetica dell'opera. Applicando questo criterio al Vangelo secondo Matteo, dopo una lunga introduzione relativa alla collocazione ermeneutica dell'intera opera nel contesto di scrittura sacra del giudaismo cristiano dei primi secoli, la relazione si è soffermata sull'intenzionalità di aprire un'opera con una lunga genealogia e sul metamessaggio che traspare da tale intenzionalità teologica. "Libro della genealogia di Gesù Cristo": le prime parole del Vangelo suggeriscono nel genitivo "di Gesù Cristo" non solo una valenza oggettiva (Gesù Cristo generato da...), bensì un valore soggettivo (Gesù Cristo generante) in relazione all'istanza del discepolato creata dal tessuto narrativo dell'intero Vangelo.
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15 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Cesare Marcheselli-Casale
La relazione si pone l'interrogativo: cosa aveva in mente l'autore della Lettera agli Ebrei nel definire la figura di Gesù con una serie di titolazioni, tra le quali il "Sommo sacerdote grande", "sacerdote" e "pellegrino", nella fede del Padre, un "pioniere" e che giunge alla perfezione. La relazione passa in rassegna molteplici testi dell'intertestamento classificati tra gli apocrific dell'AT stabilendo delle analogie terminologiche e concettuali al fine di illuminare la semantica elaborata dall'autore della Lettera agli Ebrei in riferimento all'ambito sacerdotale.
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14 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Romano Penna
La relazione tratta anzitutto il significato del termine Ekklesiai nel contesto greco- romano all'interno dell'uso paolino. Quindi vengono studiati i rapporti tra le chiese paoline e le istituzioni cultuali del tempo (i templi / le sinagoghe; la casa / le associazioni volontarie). Segue un approfondimento del culto domestico dei cristiani con particolare sottolineatura della struttura di momenti di incontro tra cristiani (benedizione sul pane; il pasto vero e proprio; benedizione sul calice e bevuta; ampio spazio per la parola). Per i credenti in Cristo importante è una vita comunionale agapica all'insegna della fede, sotto la Signoria di Cristo risorto: questa è la sostanza, il resto, per dirla con Aristotele, sono accidenti.
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14 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Dario Garribba
E' giudizio concorde che la distruzione del tempio segni uno dei momenti centrali della storia giudaica. Questo evento è stato avvertito come un vero e proprio spartiacque tra il giudaismo settario e quello rabbinico, tra il giudaismo antico, impeniato sul sacerdozio e sul culto e quello successivo, fondato sulla esclusiva interpretazione della Scrittura da cui in qualche modo sarebbe poi scaturito il giudaismo moderno. Occorre studiare il tema della distruzione del Tempio all'interno del nuovo quadro sociologico delle moltiplicità di espressione della società giudaica tra diversi "giudaismi".
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14 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giancarlo Biguzzi
La prima parte della relazione richiama il modello interpretativo di Ignace De La Potterie. L'oggetto della relazione è l'adorazione "in spirito e Verità" secondo la narrazione dell'incontro tra Gesù e la donna di Samaria. La formula "verità e spirito" in Giovanni quando sono abbinati hanno valenza cristologica. Al seguito dell'analisi di De La Potterie vengono offerte integrazioni al livello narrativo. anzitutto l'integrazione sui "cinque mariti". Un certo numero di interpreti ha interpretato allegoricamente con le cinque divinità delle cinque città cutee degli Assiri in 2Re 17,30-32.41. Il sesto marito sarebbe lo Jahwismo in forma adulterata. Altra interpretazione rimanda all'allegoria dei cinque libri della Torah mentre il sesto sarebbe Gesù. Le analogie sono imperfette perché le divinità importate erano sette e non cinque e i samaritani non erano sincretisti ai tempi di Gesù. Più pertienete è quello delle scene intertestuali: le scene al pozzo secondo cui Gesù è il "fidanzato" e la Chiesa la "fidanzata".
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giulia Sfameni Gasparro
La relazione passa in rassegna modelli sacerdotali maschili e femminili e relative funzioni sacrali della cultura greco-romana. Particolare attenzione è stata dedicata alla funzione femminile dell'esercizio sacerdotale, il ruolo delle Vestali e la custodia del fuoco sacro. sono collocate nel centro sacro della città, presso il focolare comune con statuto eccezionale, con funzione politica attribuita alle stesse sacerdotesse.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Rinaldo Fabris,
Antonio Pitta
Saluto iniziale a tutti i partecipanti al XII Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani del prof. don Rinaldo Fabris, presidente dell'ABI.
Presentazione delle istanze teoriche del Convegno curata dal prof. don Antonio Pitta, responsabile del comitato organizzativo.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Marco Vitelli
A partire da A. Geiger la tradizione storiografica ha spesso rappresentato i sadducei come il partito del tempio e del sacerdozio in contrapposizione ai farisei, considerati quale gruppo laicale dalla religiosità incentrata sulla sinagoga e sulla legge. Negli ultimi decenni questo schema è stato sempre più contestato alla luce di una concezione pluralistica del giudaismo del Secondo tempio e specificamente della realtà sacerdotale. Oggi si tende in modo condivisibile a sottolienare, nei sadducei, l'esistenza di una componente laica e l'assenza di un legame univoco col sacerdozio o anche solo con la sua élite, e nei farisei un interesse vivo per il tempio e una disposizione di apertura al clero.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Luca Arcari
La relazione è strutturata in quattro punti fondamentali sebbene si sia soffermata in modo particolare sull'analisi dei testi enochici e di Qumran: 1) anzitutto l'enunciazione di una serie di difficoltà relative a definizioni concettuali del problema affrontato; 2) quindi l'attenzione cade sul metodo; 3) si entra nel merito dei dati per centrare l'attenzione sull'autorappresentazione sacerdotale documentata dai testi nella tradizione enochica e in alcuni testi di Qumran; 4) infine, il paradigma dei dati testuali si confronta così con una sorta di verifica "storica", ovvero l'ipotesi di ricostruzione dell'assetto storico concreto a partire dagli indizi testuali.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giovanni Bissoli
Usando delle testimonianze letterarie cogliamo l'importanza del tempio di Gerusalemme per i contemporanei. Gesù e il tempio: mentre per gli stranieri era proibito varcare il limite che immetteva nell'area sacra del tempio, Gesù e i suoi discepoli come ebrei rispettavano la prassi religiosa giudaica e frequentavano il tempio. Tuttavia Gesù nell'insegnamento e nell'azione mostra un'autocomprensione di sé per cui supera i profeti e i saggi antichi e pone distinta da quella dei discepoli la sua relazione personale con il "Padre nei cieli". Data l'opposizione che incontra con le autorità religiose, predice un destino di abbandono del tempio.
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13 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Mauro Pesce
Partendo dal riferimento dell'autore scozzese Larry W. Hurtado la relazione prende in considerazione quattro punti fondamentali: 1) il primo cristianesimo come religione dell' anywhere? 2) il culto come insieme inscindibile di atti rituali diversi; 3) il culto di Gesù (genitivo soggettivo) con particolare attenzione alla preghiera; 4) continuità o discontinuità tra Gesù e i seguaci di Gesù dopo la sua morte? Con particolare attenzione a Luca/Atti.
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13 set 2007
"Vivi la Vita" ispirato a donne del '900. L'attrice viaggia nello spazio e nel tempo ed usa i personaggi e le storie per orientarsi. Vola con la mappa della memoria e della fantasia, ma i suoi piedi concretamente disegnano la terra. Che cosa hanno in comune Frida Khalo pittrice e Ingeberg Bachmann scrittrice? A Frida il ferro di un tram impazzito spezzò la schiena e il sogno, e decise di dipingere aiutandosi con la bocca quando fu immobilizzata a letto. Per Ingeborg la poesia appassionante e la lucida intelligenza furono il regalo distillato nel ferro e nel fuoco di una guerra mondiale. L'attore racconta al sua vita? Il poeta parla di sé con i suoi versi. Il pittore lo fa con i suoi colori. Attraverso le tecniche l'attore incontra i personaggi, attraverso i personaggi parla di sé. Con Nathalie Mentha. Drammaturgia: Clelia Falletti e Pino di BuduoScenografia luci e costumi: Teatro PoltlachRegia: Pino Di Buduo
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12 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Balzaretti Claudio
Lo scopo della relaizone è quello di mostrare, attraverso alcuni esempi, la difficoltà nello stabilire la natura dei rappoorti tra 1-2Mac e il resto dell'Antico Testamento: da una parte, non è chiara la fonte di una citazione, dall'altra, il significato di un'esperienza va colto all'interno dell'attuale contesto in cui si trova. Secondo 1-2Mac la religione d'Israele ha una funzione essenzialmente sociale, per cui i riti sono anzitutto i mezzi con cui il gruppo sociale rafforza il proprio senso di identità collettiva e il vero oggetto di culto è la società.
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12 set 2007
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
A conclusione dei lavori del Convegno, il prof. Romano Penna, quale partecipante al Convegno, ma esperto della Seconda Scrittura, ha offerto una chiave interpretativa e alcune annotazioni sulla struttura tematica. Il prof. Gian Luigi Prato, responsabile della conduzione dei lavori del Convegno ha anch'egli offerto ai partecipanti la sua chiave di lettura conclusiva. Sono quindi interventute una quindicina di persone a risonanza dei contenuti emersi.
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