torna alla home page
cerca
press
contatti
iscriviti alla mailing list
cultura e arte attorno al mistero pasquale 1° Marzo - 3 Maggio 2006
  Presentazione
  Il Programma
     SEZIONE NAZIONALE
     Vedere
     Ascoltare
     Rappresentare
     Immaginare
     Riflettere
     Peregrinare
     Celebrare
     Sostenere
     Approfondire
     Comunicare
  I luoghi
  Calendario
  Enti Promotori
  Sostenitori
  Scuole
  Link
  Come partecipare
  Diario
  Passio 2008
    Home
Ricerca nel sito
 
Web
passionovara.it
    
PERCORSO RIFLETTERE

Il percorso Riflettere convoca cittadini ed esperti a confrontarsi intorno a tematiche di cruciale importanza nell'attuale contesto sociale e culturale, affinché possano nascere nuove consapevolezze intorno all'intrinseca dimensione di fragilità dell'uomo, riletta alla luce del mistero di Cristo morto e risorto, e possano sorgere rinnovate motivazioni a un impegno personale e sociale a favore dell'uomo.



Incontro pubblico

«LA PARETE GAUDENZIANA DELLA CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE DI VARALLO SESIA: TEOLOGIA, CATECHESI E ARTE»

sabato 04 marzo 2006

Ore 20,30
Presentazione evento:

La riproduzione fotografica della parete gaudenziana in scala 1x1 (8 metri di altezza e 11 di larghezza) è stata realizzata da don Tino Temporelli, Mauro Gavinelli e Vincenzo Mirarchi. L'elaborazione elettronica dell'immagine è stata possibile grazie all'allestimento di un potente computer finalizzato all'assemblamento e al bilanciamento dei fotogrammi. Costruttori di detto computer sono stati Emilio Billi e Antonella Rubicco.
L'immagine elaborata ad alta definizione è collocata addossata ad una struttura di ponteggio  in Piazza della Repubblica, più nota come Piazza Duomo a Novara. L'immagine è montata sul ponteggio durante la giornata di sabato 4 marzo. La sera vi sarà la grande presentazione al pubblico con momenti di critica artistica, musica, poesia, riflessioni bibliche e aspetti tecnici di realizzazione.

N.B.: in caso di brutto tempo l'appuntamento è spostato in Sala Maddalena in Vescovado

Programma della serata

  • Ore 20,30 Accoglienza
  • Ore 20,45 Introduzione della Direttrice del Parco della riserva naturale speciale del Sacro Monte di Varallo Sesia, Dott.ssa Elena De Filippis
  • Ore 21 Saluti
    • Sindaco di Novara, Avv. Massimo Giordano;
    • Sindaco di Varallo Sesia, Dott. Gianluca Buonanno;
    • Vicario della Valsesia e parroco di Varallo Sesia, don Gianfermo Nicolini
  • Intermezzo poetico: Silvia Poletti, voce recitante - Roberto Bassa, al cembalo: interpretazione poetica di testi di Giovanni Testori (1923-1993) accompagnati da musiche di Alan Bush.
  • Ore 21,20 «Il tramezzo della vita di Cristo presso la Chiesa della Madonna delle Grazie di Varallo Sesia: un'analisi di stile e di estetica» - Prof. Marco Rosci, critico d'arte e professore di Storia dell'arte contemporanea presso l'Università del Piemonte Orientale di Vercelli.
  • Intermezzo poetico: Silvia Poletti, voce recitante - Roberto Bassa, al cembalo: interpretazione poetica di testi di Clemente Rebora (1885-1957) accompagnati da musiche di Bruno Bettinelli.
  • Ore 21,45 «Quando la tecnica si apre all'estetica: un'immensa immagine d'arte ad alta definizione» - Don Tino Temporelli, responsabile dell'inventario di arte sacra della Diocesi di Novara
  • Ore 22,00 «Raccontare la storia di Gesù di Nazareth con fotogrammi evangelici» - Don Silvio Barbaglia, biblista
  • Intermezzo poetico: Silvia Poletti, voce recitante - Roberto Bassa, al cembalo: interpretazione poetica di testi di Jacopone da Todi (1230-1306) accompagnati da musiche di Bartolino da Padova.
  • Ore 22,20 Conclusione


Convento della Madonna delle Grazie - Varallo (VC)

Situata ai piedi del Sacro Monte di Varallo la chiesa del convento custodisce un grandioso ciclo di affreschi, rappresentante La vita di Cristo, di Gaudenzio Ferrari, al quale è anche dedicata la statua sulla piazza antistante il convento. L'affresco del Ferrari, risale al 1512-13, è posto sulla parete che separa il Presbiterio dalla parte absidale della Chiesa ed è suddiviso in 21 riquadri.
Originariamente in questo luogo esisteva solo un antica cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie accanto alla quale ne fu edificata un'altra dedicata a Santa Maria Immacolata. Nel 1486 fu edificata la nuova chiesa che inserì al suo interno le due cappelle coronandole con un grande arco che le unisce.
L'edificazione della chiesa e del complesso conventuale è legata alla storia del Sacro Monte e fu voluta da Frate Francescano Bernardino Caìmi.
Fino all'inizio del secolo il convento era occupato dai Frati Francescani Minori, mentre oggi è affidato alle Suore Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote.


Post evento
guarda l'immagine successiva
Documentazione sull'evento:

La serata di presentazione della parete di Gaudenzio Ferrari attraverso l'osservazione della gigantografia posizionata in Piazza Duomo a Novara, è stata introdotta dalla Dott.ssa Elena De Filippis, Direttrice della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Varallo Sesia.
La Dott.ssa De Filippis ha dapprima ricordato i profondi legami che il francescanesimo minore osservante del tardo Quattrocento manteneva con temi e luoghi della Terrasanta, soffermandosi sulla figura del Padre Caimi, predicatore che nel raccontare la Passione di Cristo ne soffriva nel senso letterale del termine.

Era necessità dei predicatori francescani dell'epoca poter disporre di un supporto che visualizzasse le scene che essi andavano illustrando al popolo attraverso la parola: un tipico esempio di tale supporto consiste proprio nel tramezzo delle chiese francescane di area lombarda del tardo Quattrocento.

Dopo aver richiamato la figura di Giovanni Testori, autore dell'introduzione alla mostra vercellese del 1956 dedicata a Gaudenzio Ferrari, la Dott.ssa De Filippis ha introdotto il primo degli intensi e suggestivi intermezzi poetici che hanno scandito la serata: Silvia Poletti, accompagnata al cembalo da Roberto Bassa, ha interpretato poeticamente brani dello stesso Testori.

Ha fatto seguito l'intervento del Prof. Marco Rosci, critico d'arte e docente di storia dell'arte contemporanea presso l'Università del Piemonte Orientale di Vercelli.

Il Prof. Rosci, ricordato il suo personale incontro con Giovanni Testori, ha poi sottolineato il profondo, quasi biologico legame che univa Gaudenzio Ferrari alla religiosità popolare del territorio alpino e della Valsesia in particolare.

L'Italia settentrionale all'epoca era zona situata al limite tra due grandi aree culturali e spirituali, la penisola con il suo centro in Roma e il mondo germanico.

Il Prof. Rosci ha quindi evidenziato il prezioso contributo apportato da Gaudenzio Ferrari all'arte italiana del periodo, con il suo rifondere in modo del tutto originale gli influssi derivatigli da un artista quale Durer, autore di tre serie di incisioni aventi a tema la Passione, e le impressioni riportate dal suo viaggio a Roma, dove, ricordiamolo, il Ferrari potè vedere le prime prove di Raffaello nella decorazione delle Stanze Vaticane.

Questo incontro tra la spiritualità tedesca e la religiosità popolare legata alla predicazione francescana, fece sì che Gaudenzio Ferrari si accinse alla decorazione della parete animato da un senso di grazia profonda, dando vita ad un'opera profondamente unitaria, una sorta di “enciclopedia” ben connessa nei suoi elementi, espressiva traduzione pittorica del linguaggio neotestamentario.

Al secondo intermezzo poetico, dedicato da Silvia Poletti e Roberto Bassa all'interpretazione di testi di Clemente Rebora, è seguito l'intervento di don Tino Temporelli, responsabile dell'Ufficio di arte sacra della Diocesi di Novara e autore, con Mauro Gavinelli e Vincenzo Mirarchi, della riproduzione fotografica digitale della parete.

Don Tino Temporelli ha descritto con ampiezza di dettagli tecnici l'impegno richiesto e le difficoltà superate per poter giungere al risultato ora visibile in Piazza Duomo e, a breve, anche sul Web.

L'ultimo intervento è consistito in una profonda lettura biblica degli episodi raffigurati sulla parete, lettura che don Sivio Barbaglia ha operato descrivendo i diversi riquadri, soffermandosi in particolare sulla scena centrale della Crocifissione, dove alla maestà ieratica del Cristo fanno da contrappunto le figure mosse degli astanti.

Gaudenzio Ferrari, artista profondamente credente, ha tradotto in forma visiva il racconto evangelico: l'intera opera è pervasa da un'attesa crescente di gioia e speranza, fino alla visione di Colui che, uscendo dal sepolcro con i segni della crocifissione, dà inizio ad una storia nuova, illuminata dalla Sua vittoria sul male e sulla morte.

A chiusura della serata, Silvia Poletti e Roberto Bassa hanno interpretato testi di Jacopone da Todi.

Gabriele Garavaglia



 
Copyright 2006 La nuova regaldi - Per info: info@passionovara.it
powered by: Roberto Fonio - www.robertofonio.com