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cultura e arte attorno al mistero pasquale 1° Marzo - 3 Maggio 2006
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PERCORSO ASCOLTARE

Il percorso Ascoltare si affida al senso dell'udito che, attraverso la mediazione della creazione musicale, giunge ad attingere al fascino del mistero sempre nuovo della vita e dell'uomo, riletto alla luce del messaggio cristiano.



Concerto

«UMANE IRREQUIETEZZE. SPUNTI D'ARTE NELLA FRAGILITÀ»

giovedì 06 aprile 2006

Ore 21,00
Presentazione evento:

Il gruppo di Educativa Territoriale Handicap lavora nel campo del disagio all’interno del Servizio Minori e Handicap del Comune di Novara e da anni utilizza l’Arte come strumento educativo e relazionale privilegiato nel progetto formativo e di crescita rivolto a ragazzi diversamente abili.
Attraverso varie forme di laboratori artistici propone un percorso volto alla scoperta e alla valorizzazione delle potenzialità creative ed espressive del singolo individuo e del gruppo, potenzialità di cui l’arte è per sua natura, fonte, strumento e concretizzazione.
Si parla di arte come di “sguardo che guarda”, che va oltre le codifiche comuni e dona la possibilità di riconoscere, riconoscersi e mostrarsi come individuo; è un “fare” per parlare di sé, che esprime il suo significato nel processo formativo e trasformativo, più che nel risultato finale.
Si crea, così, un terreno di integrazione e di incontro tra gli individui dove ciò che conta è il desiderio di scoprirsi, rivelarsi e comunicarsi.
Utilizzare l’arte significa anche rapportarsi con il concetto di “senso estetico”, di quella qualità costitutiva profonda e inestinguibile di ogni essere umano, garanzia di una riconquista del gusto del bello e del principio del piacere, nonostante i segni della diversità.
Appare, così, evidente, come lavorare con l’Arte sia un modo per creare comunicazioni e relazioni attraverso la costituzione di un gruppo dove ognuno “scruta e viene scrutato” dall’altro per arrivare alla sintonia più assoluta: il percorso di lavoro tra la partenza e l’arrivo è l’occasione di crescita per i suoi partecipanti.
Il lavoro si esprime in Laboratori di Musica, dove, attraverso l’acquisizione di conoscenze e competenze nei campi dell’ascolto, della creatività e della produzione, si crea la possibilità di far “risuonare la propria voce” con timbri e sonorità nuove; in Laboratori di DanzArmonia, centrati sulla comunicazione corporea intesa come ricerca della propria espressività e come possibilità di “raccontare”; in Laboratori di in Laboratori di Pittura, in cui la traccia grafica è segno di sé, comunicabile agli altri con nuove emozioni e riscontri; in Laboratori di Teatro, dove trovano spazio le capacità espressive e allo stesso tempo le paure che queste generano…
Questi ambiti cercano di porsi come risposte e allo stesso momento come stimoli al bisogno di conoscersi, relazionarsi, comunicare e comunicarsi insito in ogni individuo, facendo sperimentare la propria libertà espressiva con modalità che non rispondono ai criteri di giusto o sbagliato, ma che comunicano qualcosa della propria storia e del proprio modo di essere.

Il Gruppo ArtEssenziale partecipa al Progetto Passio 2006 in collaborazione con il Civico Istituto Musicale “F. Brera” di Novara, ed è composto da una piccola orchestra formata da ragazzi disabili ed educatori del Comune di Novara, accompagnati da musicisti e cantanti dell’Istituto Brera e da un gruppo di danzatori, sempre formato da ragazzi disabili ed educatori del Comune di Novara. Nel suo insieme, il Gruppo vuole aderire all’idea di proporre linguaggi artistici che “facciano cultura”, e creino un coinvolgimento “a tutto tondo” di individui, gruppi e comunità diverse, riunite, in questo caso, attorno al tentativo di esprimere, in modo emotivamente e permanentemente incisivo, la complessità del mistero dell’esistenza umana.
Tale tentativo verrà fatto attraverso le note, rilette, ripensate, e personalmente rielaborate, di alcuni brani musicali, quali:

Astor Piazzolla “Ballada para mi muerte”
Zbigniew Preisner “La doppia vita di Veronica”
Giacomo Puccini “Vissi d’arte” da “Tosca”
George Gershwin “My man’s gone now” da “Porgy and Bess”
Gabriel Faurè “Libera me” da “Requiem”


Oltre a ciò alcuni quadri plastici di movimento corporeo, accompagneranno letture appositamente scelte. 

L’intenzione è quella di proporre una riflessione per mezzo del linguaggio musicale e corporeo, invitando lo spettatore a soffermarsi con il pensiero e gli affetti sul tema della fragilità umana, essendo stimolato da suggestioni descrittive e simboliche, quindi delle intenzioni come delle emozioni, realizzando così un incontro con la fragilità dell’esistenza, il più pieno e denso possibile.


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