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VEDERE PER CREDERE. Le reliquie della passione tra fede, devozione e storia |
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Documentazione evento:
RELIQUIE: DAL “VEDERE PER CREDERE” AL “CREDERE PER VEDERE”Devozione e spiritualità a confronto con tradizione, storia e indagini scientifiche
Dal “vedere per credere” al “credere per vedere”. In un’epoca di difficoltà e di materialità distorta in cui c’è il rischio di una devozione “malata” che porti a una forma di “idolatria” nei confronti delle reliquie sacre, l’approccio agli oggetti della devozione popolare va riconsiderato in una prospettiva che ci consenta di vedere le reliquie attraverso gli occhi della fede, senza per questo ignorare i risultati delle indagini scientifiche compiute per verificare la loro autenticità. È quanto hanno sottolineato Gian Maria Zaccone, direttore scientifico del Museo della Sindone di Torino, padre Simone Fioraso, abate di Santa Croce in Gerusalemme, e Guido Gentile, ex direttore della Soprintendenza archivistica del Piemonte, nel corso della tavola rotonda, organizzata nell’ambito di Passio 2008 sul tema “Vedere per credere – Le reliquie della Passione, tra fede, devozione e storia”, che si è svolta venerdì sera a Novara nell’auditorium della Banca popolare di Novara con la conduzione di Chiara Cerutti, laureata in archeologia. E si è parlato soprattutto della Sindone, la reliquia della Passione per eccellenza, al centro negli ultimi anni di un animato dibattito tra fede e scienza alla luce della discrepanza tra i risultati degli studi sulla sua datazione e le testimonianze indelebili che il lenzuolo reca dell’immagine del volto di Gesù, che dischiudono per l’uomo di fede gli interrogativi sul senso del dolore, della Passione di Cristo e su quello che ha significato morire sulla croce. Se, da un lato, è giusto affidarsi ai moderni metodi di indagine della scienza, dall’altro una ricerca esasperata dell’autenticità della reliquia rischia da far perdere di vista il suo profondo significato. «Mi rifiuto di sottoporre le reliquie a esami scientifici fino a quando la scienza non dimostrerà di rispettarle» ha sottolineato padre Fioraso. «Questi oggetti hanno di per sé la forza di secoli di devozione che in un certo qual modo ha conferito loro una certa autenticità» ha aggiunto Zaccone, il quale ha ricordato che «grazie alla Sindone per molti si è compiuto il miracolo di ritrovare la fede».
(cak)
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Documenti:
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15 feb 2008
Ente Promotore:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri:
Passio 2008
Ufficio Stampa Passio 2008
Intervista a Padre Simone Fioraso, abate di Santa Croce in GerusalemmeLe reliquie della passione di Santa Croce in Gerusalemme sono oggetto di devozione e pellegrinaggio anche ai giorni nostri, e occasione per un’efficace azione pastorale. L’Abbazia di Santa Croce in Gerusalemme è, così, un luogo privilegiato per riflettere sul mistero della Croce e della morte di Cristo. Oggetto di devozione ispirata all’antica tradizione, le reliquie possono essere sottoposte anche a indagini scientifiche, purché lo scienziato entri in sintonia con la dimensione del sacro e si spogli del desiderio di giungere a scoperte sensazionali.
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15 feb 2008
Ente Promotore:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri:
Passio 2008
Ufficio Stampa Passio 2008
Le reliquie dall’antica Grecia, a Roma, ai giorni nostri, in un’intervista con Franco CerrutiIl bisogno di ricordare uomini ed eventi con oggetti ad essi legati appartiene da sempre all’uomo, dall’età di Grecia e Roma antiche fino al Risorgimento e ai giorni nostri. Tra valore affettivo e attribuzione di poteri al limite di eccessi superstiziosi - sempre criticati dalla Chiesa - la venerazione delle reliquie esprime l’animo umano, nella sua passionalità, che costituisce una dimensione di autentica spiritualità.
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15 feb 2008
Ente Promotore:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri:
Passio 2008
Ufficio Stampa Passio 2008
Le reliquie cristiane, dai primi secoli ai nostri giorni, in un’intervista a Franco CerrutiGli oggetti legati all’esperienza di vita dei martiri e a quella del primo fra essi, Gesù Cristo, sono da sempre destinatari di cura e venerazione da parte della comunità cristiane. Al centro di questa attenzione la croce di Cristo, l’insegna (il Titulus crucis) appostavi da Pilato, il sudario in cui fu avvolto il corpo di Cristo nel sepolcro. Una venerazione ricca di investimento affettivo e spirituale da parte dei fedeli, pur nella consapevolezza che, come la scienza sembra dimostrare, potrebbe non trattarsi di autentiche "reliquie", ma di semplici "icone".
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15 feb 2008
Ente Promotore:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri:
Passio 2008
Ufficio Stampa Passio 2008
Intervista al celebre sindonologo Gian Maria ZacconeLa Sindone continua ad attrarre e a costituire un richiamo alla fede in Cristo e alla meditazione sulla sua morte e risurrezione. La datazione del carbonio 14 dell’88 non ha detto l’ultima parola sulla sua autenticità, e non è escluso un riesame del reperto, purché sia globale e con procedure adeguate. L’uomo di oggi non rifiuta a priori i risultati delle indagini scientifiche sulla Sindone e le loro implicazioni sulla sua autenticità, ma i tre milioni di pellegrini accorsi nelle due ostensioni testimoniano l’immutato richiamo che la “venerabile icona specchio dei Vangeli” esercita su tutti.
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15 feb 2008
Ente Promotore:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri:
Passio 2008
Ufficio Stampa Passio 2008
Intervista a Guido Gentile, studioso dei Sacri MontiCome le reliquie della Santa Croce e il telo della Sindone, il Sacro Monte di Varallo, sorta di fac-simile in terra piemontese dei luoghi santi, racconta nell’arte la Passione di Cristo. Un patrimonio da valorizzare, perché i visitatori possano fruirne al meglio.
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15 feb 2008
Ente Promotore:
La Nuova Regaldi (Associazione Culturale Diocesana)
Ciclo di Incontri:
Passio 2008
Ufficio Stampa Passio 2008
Il Titulus Crucis, il Volto di Manoppello e la SindoneLe reliquie dal IV secolo acquistano valore come fonte di sacralità dei luoghi che le custodiscono, e nascono santuari per custodire le più importanti, legate alla passione di Cristo: Il Titulus Crucis, il Volto di Manoppello e la Sindone.
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Audio:
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15 feb 2008
Ciclo di Incontri:
Passio 2008
Padre Simone Fioraso ,
Guido Gentile ,
Gian Maria Zaccone
La devozione popolare enumera molteplici reliquie conservate in chiese e monasteri. Tra di esse eccellono quelle della Passione di Cristo, che rimandano ai racconti evangelici e che conservano un grande fascino anche per i non credenti. Il prof. Guido Gentile spiega l'evoluzione storica della riproduzione dei Luoghi Santi di Gerusalemme, dagli edifici sacri medievali la cui struttura rimanda a quella della Basilica del Santo Sepolcro ai Sacri Monti che riproducono i luoghi e i fatti narrati nelle Scritture secondo i canoni della sacra rappresentazione. Padre Simone Fioraso fa un excursus storico sull'invenzione e sull'arrivo a Roma delle reliquie della Croce di Cristo, soprattutto ad opera di Elena, madre dell'impeatore Costantino. Il prof. Gian Maria Zaccone si sofferma sul tema generele dell'incontro proponendo un ribaltamento dei termini del titolo: da "Vedere per credere" a "Credere per vedere", ovvero un approccio alle reliquie subordinato all'esperienza di fede, all'incontro con Cristo.
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Video:
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15 feb 2008
Ciclo di Incontri:
Passio 2008
Padre Simone Fioraso
Guido Gentile ,
Gian Maria Zaccone ,
La devozione popolare enumera molteplici reliquie conservate in chiese e monasteri. Tra di esse eccellono quelle della Passione di Cristo, che rimandano ai racconti evangelici e che conservano un grande fascino anche per i non credenti. Il prof. Guido Gentile spiega l'evoluzione storica della riproduzione dei Luoghi Santi di Gerusalemme, dagli edifici sacri medievali la cui struttura rimanda a quella della Basilica del Santo Sepolcro ai Sacri Monti che riproducono i luoghi e i fatti narrati nelle Scritture secondo i canoni della sacra rappresentazione. Padre Simone Fioraso fa un excursus storico sull'invenzione e sull'arrivo a Roma delle reliquie della Croce di Cristo, soprattutto ad opera di Elena, madre dell'impeatore Costantino. Il prof. Gian Maria Zaccone si sofferma sul tema generele dell'incontro proponendo un ribaltamento dei termini del titolo: da "Vedere per credere" a "Credere per vedere", ovvero un approccio alle reliquie subordinato all'esperienza di fede, all'incontro con Cristo.
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