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Sono stati trovati 151 audio
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09 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Gian Luigi Prato,
Rinaldo Fabris
Gian Luigi Prato riassume una serie di elementi di conclusione del convegno, partendo dal concetto di fuidità del testo. Rinaldo Fabris sottolinea invece il delicato problema della fluidità del testo in relazione alla teologia delll'ispirazione del testo sacro. Suggerisce di definire il problema nei termini di pluralità di testi in luogo della fluidità. Segue ampio dibattito in sala.
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09 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Elio Jucci
Elio Jucci ricorda che oggi per lo più gli studiosi condividono una qualche forma dell’ipotesi che identifica il sito di Qumran, come un insediamento di una comunità essena, o di una comunità che in qualche modo connessa con un più ampio movimento esseno. A questa comunità inoltre viene attribuita la produzione di una parte o più o meno ampia dei testi conservati nelle vicine grotte e la trasmissione della maggior parte dei rimanenti testi.
Negli ultimi anni si sono levate con maggiore frequenza e con più forza le voci che hanno messo in dubbio tale identificazione, che d’altra parte non è mai stata unanime, giungendo anche a negare ogni connessione tra il sito di Qumran e i MSS.
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09 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Giancarlo Lacerenza
Giancarlo Lacerenza, assente per infortunio, ha consegnato la relazione che viene letta dal Paolo Merlo.
La relazione affronta l'uso dell'antica scrittura ebraica (anche detta "paleoebraica") nei manoscritti del Deserto di Giuda: principalmente in alcuni manoscritti di Qumran e secondariamente di Masada. Tale presenza verrà cosiderata in rapporto alla prassi scritturia generale, evidenziando gli usi speciali della scrittura "antica" per alcune categorie testuali apparentemente di rilievo speciale, la cui definizione non appare essere ancora stata oggetto di analisi in prospettiva comparativa.
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08 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Luca Arcari
Luca Arcari ritiene che il dibattito sulla natura della letteratura apocalittica tra la scuola americana di Collins e quella di Torino di Paolo Sacchi non sia riuscito a convincere che esista una letteratura apocalittica. Occorre piuttosto collocare questa letteratura nel più ampio contesto religionistico collegato all'esperienza rivelativa ed estatica.
Quindi si prende in considerazione la letteratura enochica come base per comprendere questa letteratura di rivelazione fondata sull'idea del viaggio ultramondano.
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08 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Corrado Martone
Corrado Martone sostiene che una delle principali caratteristiche della biblioteca qumranica in tutte le sue varie sfaccettature è sicuramente quella che si può definire la "fuidità" testuale delle varie opere che la compongono. La relazione tende a studiare tale fluidità in vista della definizione di una posizione ideologica delle scelte delle varianti testuali in atto.
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08 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Florentino Garcia Martinez,
Julio Trebolle Barrera
I proff. Florentino Garcia Martinez e Julio Trebolle Barrera si confrontano con i partecipanti al convegno su tematiche trasversali relative alle scoperte di Qumran e l'aggiornamento dello stato attuale degli studi di settore.
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07 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Gian Luigi Prato
Gianluigi Prato introduce la problematica degli studi di Qumran in relazione ai testi biblici evidenziando una forma di cortocircuito ermeneutico: che cosa è da ritenersi "biblico" a Qumran? Dal momento che la categoria di "canone biblico" è ancora estranea all'autocoscienza che si può reperire nei testi di Qumran.
Per questo occorre liberarsi da ogni anacronismo o influenza psicologica della categoria del Canone biblico che acquista senso dal momento in cui viene definito.
Come si studia l'autorevolezza che un testo può possedere? Una modalità è quella del confronto: come un altro testo considera un determinato testo. La correlazione di autorevolezza va esplorata come metodo di lavoro. Viene quindi illustrata la struttura dell'intero convegno con le singole relazioni.
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07 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Florentino Garcia Martinez
Florentino Garcia Martinez dopo una serie di prolegomena alla sua relazione evidenzia i criteri presenti a Qumran per avvalorare l'autorevolezza degli scritti.
1) Riscrittura; 2) Reinterpretazione: il libro Deuteronomio e i libri delle Cronache documentano biblicamente questa riscrittura con reinterpretazione; 3) Interpretazione di scritti la cui autorità è riconosciuta, come ad esempio negli scritti profetici (relazione tra Proto-, Deutero- e Trito-Isaia).
Altro dato importante è l'attribuzione al testo di avere un'origine divina. Questo accade nel Rotolo del Tempio, che si riferisce al Deuteronomio. Lì è Dio stesso che dà ordini senza l'intermediario Mosè. Così pure emerge l'autorità di Mosè o di profeti non sempre facilmente individuabili. Modi diversi per evidenziare elementi autoritativi.
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07 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Julio Trebolle Barrera
Julio Trebolle Barrera ha studiato la relazione tra il genere letterario e l'autorità dei libri che compongono la Scrittura. Emmanuel Tov elebora una suddivione di testi presenti a Qumran.
La relazione si divide nei seguenti punti: 1) Gradi di autorità a Qumran; 2)Autorità dei differenti testi di ciascun libro; 3) Diversità di generi e gradi di autorità; 4) Autorità dei libri deuterocanonici; 5) Generì di letteratura giudaica apocrifa
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07 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
David Volgger
David Volgger divide la sua relazione nei seguenti punti: dopo avere messo in evidenza il punto di partenza, entra a commentale la multiformità della Torah biblica a Qumran; quindi la multiformità della tora a Qumran con molteplici esempi.
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07 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Ludwig Monti
Ludwig Monti introduce la relazione spiegando cos'è Scrittura profetica autorevole per gli uomini di Qumran e quale relazione essi intrattengono con la profezia biblica.
Passa quindi un'applicazione di esegesi di testi profetici in chiave comunitaria e un'esegesi di testi profetici in chiave teologica.
Conclusione: per gli uomini di Qumran l'intepretazione di testi profetici autorevoli del passato è una forma di riattualizzazione della profezia, è in qualche modo profezia stessa.
Segue dibattito sui temi della trattati lungo la giornata
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31 ago 2009
Ciclo di incontri:
Giovanni Paolo II, il magistero e la testimonianza
don Silvio Barbaglia
Don Silvio Barbaglia sviluppa la presentazione dell'enciclica di Papa Giovanni Paolo II dedicata allo Spirito Santo introducendo la presentazione attraverso una riflessione teologica relativa alla pneumatologia e i risvolti teologici, catechetici e pastorali.
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15 mag 2009
Ciclo di incontri:
Esegesi del Nuovo Testamento: Quattro Vangeli e Atti degli Apostoli
don Silvio Barbaglia
Ancora su Gv 4 con l'annuncio della donna a Sicar e invece della brocca diverrà lei capace di portare lo Spirito santo ricevuto da Gesù, per annunciare che Gesù è il profeta. Poi giungono i discepoli e la metafora si sposta sul mangiare dopo avere trattato del bere. Mangiare e bere è la sperimentazione più avanzata per l'appropriazione della "cosa", cioè Gesù stesso.
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09 mag 2009
Ciclo di incontri:
Esegesi del Nuovo Testamento: Quattro Vangeli e Atti degli Apostoli
don Silvio Barbaglia
Si approda a Gv 4: l'incontro con la samaritana al pozzo di Sicar. Brano emblematico di interrpetazione tipica dell'esegesi giovannea. Occorre studiare le dimensioni narrative e i livelli di significati. Viene studiato il significato dell'acqua, come lo Spirito santo donato.
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08 mag 2009
Ciclo di incontri:
Esegesi del Nuovo Testamento: Quattro Vangeli e Atti degli Apostoli
don Silvio Barbaglia
Continua e si conclude l'analisi dell'episodio del dialogo tra Gesù e Nicodemo. Viene studiato il procedimento di prosopologia mettendo in campo anche la voce della comunità cristiana che interpreta la posizione di Gesù.
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08 mag 2009
Ciclo di incontri:
Esegesi del Nuovo Testamento: Quattro Vangeli e Atti degli Apostoli
don Silvio Barbaglia
Si approda a Gv 3, con il primo episodio nella notte con l'incontro con Nicodemo. L'analisi entra nel merito della difficoltà ermeneutica del brano, il passaggio di parola tra persone. Studiata dalla prosopologia. E' importante distribuire le cose dette tra i personaggi in campo e i livelli extradiegetici del racconto.
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08 mag 2009
Ciclo di incontri:
Esegesi del Nuovo Testamento: Quattro Vangeli e Atti degli Apostoli
don Silvio Barbaglia
Si continua la lettura narrativa oltre l'episodio di Nicodemo nel cap. 3. L'attenzione cade sull'attività di battezzare o meno di Gesù stesso. L'evangelista dibatterà la problematica del battesimo di Gesù: ma Gesù battezzava oppure no? Questo è il senso del dibattito che introdurrà poi Gv 4 tutto concentrato sul tema dell'acqua.
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26 apr 2009
don Carlo Rovagnati
I carismi sono doni gratuiti elargiti dallo Spirito a chi vuole per un servizio speciale nell'edificazione della comunità (12,4-11). Nella loro molteplicità e diversità, sono espressione di quanto l'unico Spirito opera nella comunità dei credenti tenendo conto della specifica finalità e dei destinatari.
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24 apr 2009
Ciclo di incontri:
Esegesi del Nuovo Testamento: Quattro Vangeli e Atti degli Apostoli
don Silvio Barbaglia
La lezione mette in atto lo sviluppo dell'esegesi di Gv 2 entrando nel merito del metodo utilizzato per scrutare i livelli narrativi e semantici del testo. E' necessario individuare i collegamenti veterotestamentari e il procedimento di attribuzione simbolica all'interno del testo.
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24 apr 2009
Ciclo di incontri:
Esegesi del Nuovo Testamento: Quattro Vangeli e Atti degli Apostoli
don Silvio Barbaglia
Giunge a conclusione l'esegesi del testo delle nozze di Cana, Gv 2,1-11 dopo avere identificato tutti gli elementi e i personaggi presenti nella narrazione delle nozze di Cana, identificazione simbolica del testo che diventa così la sintesi del messaggio finale del Vangelo secondo Giovanni.
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24 apr 2009
Ciclo di incontri:
Esegesi del Nuovo Testamento: Quattro Vangeli e Atti degli Apostoli
don Silvio Barbaglia
Concluso il brano delle nozze di Cana, viene introdotto l'episodio della cosiddetta "Purificazione del Tempio". Gv 2,12 è un versetto interessante perché è di passaggio e mette in luce il dato che la madre e i fratelli di Gesù fossero già a Cana mentre Gesù e i discepoli erano gli invitati. Viene quindi presentata la scena a Gerusalemme della "Purificazione del Tempio"
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