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Anno 2007 |
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Sono stati trovati 129 documenti
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18 dic 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Nel flusso delle generazioni, simbolo della vita che si trasmette dalle origini all’eternità, che organizzano la temporalità e la geografia della narrazione biblica, incontriamo i figli di Noè. Sem, il figlio benedetto, riceve in eredità Eden, identificato con Gerusalemme, e darà origine al popolo di Israele, che rappresenta il volto di Dio nella storia. Cam, il figlio maledetto per avere profanato la nudità del padre, dà origine ai popoli dell’Egitto e di Canaan e di Babele-Babilonia, una discendenza segnata dal male. Nimrod sarà re di Babele, la città i cui costruttori, allontanatisi da Dio, cercano di salire al cielo con una torre edificata dalle loro mani. Il progetto ha come esito la confusione delle lingue, che dice la crisi delle relazioni tra gli uomini generata dalla relazione degli uomini con il male. Canaan attratto dalla terra tra il Giordano e il mare – la Palestina – la sottrae ingiustamente a Sem, attirandosi così una maledizione.
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15 dic 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Adriano Zanacchi
Testo di approfondimento redatto da A. Zanacchi - Frutto mirabile di creatività e strumento di progresso, servizio per i consumatori, o strumento persuasivo scientificamente programmato, “male assolutamente necessario” della nostra società? Presente da lungo tempo nei mezzi di comunicazione, la pubblicità ne diviene padrona gelosa, trasformandoli (tv in testa) da strumenti per l’informazione e il divertimento in mezzi per la formazione del perfetto consumatore. La sua presenza pervasiva, invasiva, intrusiva, e il suo far leva sulle emozioni per persuaderci in modo acritico all’acquisto dei prodotti, ha effetti collaterali non trascurabili: diminuisce la nostra libertà di pensiero e di scelta, condiziona (in peggio) le scelte editoriali dei media e il loro stesso linguaggio, grava, in fin dei conti, sulle nostre tasche di consumatori. A lungo termine incide sulla cultura, favorendo una mentalità egoistica, consumistica e nutrita di illusioni, instillando dubbi sulla realtà e sul linguaggio e modificando la percezione dei valori.
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15 dic 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Adriano Zanacchi
Testo della relazione redatto da A. Zanacchi - Frutto mirabile di creatività e strumento di progresso, servizio per i consumatori, o strumento persuasivo scientificamente programmato, “male assolutamente necessario” della nostra società? Presente da lungo tempo nei mezzi di comunicazione, la pubblicità ne diviene padrona gelosa, trasformandoli (tv in testa) da strumenti per l’informazione e il divertimento in mezzi per la formazione del perfetto consumatore. La sua presenza pervasiva, invasiva, intrusiva, e il suo far leva sulle emozioni per persuaderci in modo acritico all’acquisto dei prodotti, ha effetti collaterali non trascurabili: diminuisce la nostra libertà di pensiero e di scelta, condiziona (in peggio) le scelte editoriali dei media e il loro stesso linguaggio, grava, in fin dei conti, sulle nostre tasche di consumatori. A lungo termine incide sulla cultura, favorendo una mentalità egoistica, consumistica e nutrita di illusioni, instillando dubbi sulla realtà e sul linguaggio e modificando la percezione dei valori.
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15 dic 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Adriano Zanacchi
Presentazione usata a supporto della relazione - Frutto mirabile di creatività e strumento di progresso, servizio per i consumatori, o strumento persuasivo scientificamente programmato, “male assolutamente necessario” della nostra società? Presente da lungo tempo nei mezzi di comunicazione, la pubblicità ne diviene padrona gelosa, trasformandoli (tv in testa) da strumenti per l’informazione e il divertimento in mezzi per la formazione del perfetto consumatore. La sua presenza pervasiva, invasiva, intrusiva, e il suo far leva sulle emozioni per persuaderci in modo acritico all’acquisto dei prodotti, ha effetti collaterali non trascurabili: diminuisce la nostra libertà di pensiero e di scelta, condiziona (in peggio) le scelte editoriali dei media e il loro stesso linguaggio, grava, in fin dei conti, sulle nostre tasche di consumatori. A lungo termine incide sulla cultura, favorendo una mentalità egoistica, consumistica e nutrita di illusioni, instillando dubbi sulla realtà e sul linguaggio e modificando la percezione dei valori.
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15 dic 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Adriano Zanacchi
Appunti dalla lezione, non rivisti dal relatore - Frutto mirabile di creatività e strumento di progresso, servizio per i consumatori, o strumento persuasivo scientificamente programmato, “male assolutamente necessario” della nostra società? Presente da sempre nei mezzi di comunicazione, la pubblicità ne diviene padrona gelosa, trasformandoli (tv in testa) da strumenti per l’informazione e il divertimento in mezzi per la formazione del perfetto consumatore. La sua presenza pervasiva, invasiva, intrusiva, e il suo far leva sulle emozioni per persuaderci in modo acritico all’acquisto dei prodotti, ha effetti collaterali non trascurabili: diminuisce la nostra libertà di pensiero e di scelta, condiziona (in peggio) le scelte editoriali dei media e il loro stesso linguaggio, grava, in fin dei conti, sulle nostre tasche di consumatori. A lungo termine incide sulla cultura, favorendo una mentalità egoistica, consumistica e nutrita di illusioni, instillando dubbi sulla realtà e sul linguaggio e modificando la percezione dei valori, come nell’emblematica trasformazione di San Nikolaus in Babbo Natale…
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11 dic 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
I figli degli dei, ribelli a Dio, scendono sulla terra per portarvi il male, unendosi sessualmente alle figlie degli uomini. Un’unione sessuale diversa da quella tra uomo e donna, benedetta da Dio, per riprodurre nei figli l’immagine di Dio creatore. Da essa hanno origine i giganti, che diffondono male e morte sulla terra, prima di essere incatenati nello Sceol. Dio si pente del suo atto di creazione, a motivo del male radicale che si è impossessato degli esseri di carne, e il cosmo è sconvolto da un atto di de-creazione, in cui le acque sopra al cielo e quelle degli abissi si ricongiungono a ripristinare il caos iniziale. Una sorta di purificazione – scandita dalle date del calendario dei sabati –, che purifica il creato, come il battesimo salva l’uomo dal male radicale. Discese le acque, il sacrificio di Noè, sintesi degli atti sacrificali del tempio di Gerusalemme, effonde profumo gradito a Dio, che promette di non far mai più tornare il diluvio sulla terra e ripristina la creazione riaffermando la scansione temporale di giorno e notte e delle stagioni. Si esprime il precetto di non mangiare il sangue, simbolo di vita, e si introducono la festa delle Settimane e dello Jom Kippur. Ma gli uomini – si predice – mangeranno sangue, e dimenticheranno di celebrare le feste, che scandiscono la vita dell’uomo nel tempo di Dio, per seguire gli idoli cananei.
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04 dic 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Genesi e il libro dei Giubilei presentano la storia di Caino, Abele e i patriarchi fino a Noè confermandosi a vicenda nel presentare la linea peccaminosa di Caino e la discendenza di Set, vicino a Dio. Caino si allontana da Dio, rifiutandogli le primizie della terra, non riconoscendo nel fratello – che uccide – il volto di Dio e fondando la sua sicurezza nella città che costruisce in alternativa all’affidamento a Dio. Set, il terzogenito che succede ad Abele, inaugura la discendenza fedele a Dio, che culmina, tramite Iared, in Enoch – destinatario dei segreti del cielo, rivelato dagli angeli della presenza – che viene attirato verso Dio, cioè nel giardino di Eden, il luogo santo, Gerusalemme, dove sorge il Tempio. Nasce infine Noè, che prosegue la generazione di Set dopo lo sterminio del Diluvio, che elimina dalla terra la generazione perversa di Caino, morto “lapidato” dalle pietre della sua casa-città.
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01 dic 2007
Percorso di slides elaborate da Gianandrea Abbate della Psychoresearch che accompagna la visione della lezione o l'audizione dell'incontro scaricabili da questa stessa pagina Internet
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25 nov 2007
Ciclo di incontri:
Dio mio, Dio mio, perché...? Percorso di lettura di Salmi e Cantici
don Silvio Barbaglia,
Padre Francesco Bargellini
L’immagine della cerva, che ansima assetata sui wadi – i torrenti del deserto –, asciutti d’acqua, esprime la sete di Dio del salmista che, provato dal dolore e dalla sofferenza, sperimenta l’assenza di Dio metaforizzata come arsura della gola (l’“anima” delle usuali traduzioni), l’organo deputato al passaggio dell’acqua che disseta e al passaggio del respiro che diviene parola che loda di Dio. L’uomo, pensando ai doni ricevuti da Dio, chiede alla sua gola di non prostrarsi e di non ripiegarsi gemendo sull’interiorità sofferente, ma di rivolgersi a Dio, fonte di speranza, che tornerà a lodare nel tempio suonando sull’arpa. Il cantico di Deuteronomio 32 è commentato con particolare attenzione alle immagini di “roccia” e “padre” usate per riferirsi al Dio di Israele, caratteristiche dell’intero Pentateuco.
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20 nov 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Il “secondo racconto della creazione”, nella rilettura midrashica dal libro dei Giubilei, è scandito da tempi simbolici che vedono la “costruzione” di Eva dal fianco di Adamo e l’ingresso nel giardino di Eden, il luogo sacro in cui si entra dopo la purificazione rituale, per rendere servizio a Dio, come si fa nel tempio. Il serpente, simbolo degli idoli cananaici, in cui Israele è tentato di cercare l’origine della vita, seduce la donna, inducendola a mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, rappresentato dal fico, simbolo dalla Torah, che l’uomo non può conquistare da sé, ma deve ricevere da Dio. L’uomo, l’israelita, consapevole del bene e del male, si copre le pudende, sacre alla trasmissione della vita, a differenza degli animali e dei pagani, che non conoscono la Torah.
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17 nov 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Luca Manzi
La televisione nella società di oggi è percepita come una necessità, si ha la sensazione che se non la guardiamo siamo fuori dal mondo. La televisione ci dà divertimento, emozioni, modelli di vita; tutto senza far fatica e correre rischi; e se non ci sono delle alternative culturali e sociali si rischia di diventarne succubi. Lo spettatore deve comprendere che il giusto legame con la televisione è quello di considerarla un mezzo, sia di intrattenimento che di informazione. La vita emotiva va cercata e costruita nella vita reale. Solo cambiando l’approccio all’utilizzo della televisione, cominciando a preferire la qualità alla quantità delle offerte televisive, si può sperare di avere una televisione migliore.
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13 nov 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
L’angelo della presenza racconta a Mosè gli avvenimenti operati da Dio nei primi sette giorni del mondo. Il racconto che, in Genesi, dice la liberazione dalla minaccia di morte è riletto due secoli dopo, nel libro dei Giubilei, in prospettiva creazionistica, facendo emergere un esplicito tessuto numerico che spiega il senso della narrazione, aiutando a prendere coscienza della pregnanza teologica degli spazi, dei tempi e dei numeri, detti o celati nella Sacra scrittura e consegnati ai lettori come chiave per una corretta interpretazione dei testi.
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10 nov 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Giovanni Baggio
Presentazione con diapositive. Televisione, computer, playstation…: la lettura dei dati statistici ci mostra che le nostre case sono diventate vere e proprie “centrali della tecnologia comunicativa”, nell’uso dei quali i bambini e gli adolescenti sono abilissimi, ma privi di senso critico. Gli adulti hanno il compito di vegliare sull’uso dei media, valutandone pro e contro all’interno di una comprensione dei loro effetti sull’umanità dei loro figli, che hanno riflessi legati alla percezione della realtà, al rapporto con essa, alla socializzazione, in cui l’uso dei media svolge ruolo di compensazione a bisogni insoddisfatti di relazioni con adulti significativi e amici. Una sfida, da affrontare con spirito costruttivo, crescendo in consapevolezza e competenza, per riuscire a coniugare contemporaneità e umanità.
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10 nov 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Giovanni Baggio
Televisione, computer, playstation…: la lettura dei dati statistici ci mostra che le nostre case sono diventate vere e proprie “centrali della tecnologia comunicativa”, nell’uso dei quali i bambini e gli adolescenti sono abilissimi, ma privi di senso critico. Gli adulti hanno il compito di vegliare sull’uso dei media, valutandone pro e contro all’interno di una comprensione dei loro effetti sull’umanità dei loro figli, che hanno riflessi legati alla percezione della realtà, al rapporto con essa, alla socializzazione, in cui l’uso dei media svolge ruolo di compensazione a bisogni insoddisfatti di relazioni con adulti significativi e amici. Una sfida, da affrontare con spirito costruttivo, crescendo in consapevolezza e competenza, per riuscire a coniugare contemporaneità e umanità.
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06 nov 2007
Ciclo di incontri:
Prendi e leggi! La Bibbia nel cuore della cultura occidentale
don Silvio Barbaglia
Il Libro dei Giubilei è presentato nella sua genesi, probabilmente riconducibile alla comunità essena, e nella sua ossatura fondamentale, in cui il tempo cronologico assume significato teologico, volto a narrare la salvezza offerta da Dio attraverso un computo degli anni retto da una logica perfetta, basata sul Calendario dei sabati. Si leggono il primo e gli ultimi tre capitoli del libro per cogliere come la storia narrata da Genesi, Esodo, Levitio e Numeri sia ripensata e ridetta in questa teologia del tempo.
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29 ott 2007
Ciclo di incontri:
I convegni della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale
Daniel Marguerat
N.B.: la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale mette a disposizione il seguente testo per le persone interessate ma si riserva di pubblicarlo su Teologia 2008/1 e qualunque uso deve rispettare le leggi vigenti. La relazione ha voluto mostrare che ogni narratore ha in vista un lettore che il suo proprio testo nella sua forma e strategia narrativa contribuisce a costruire. Umberto Eco dice che il testo è un meccanismo, che per funzionare ha bisogno del lettore. Possiamo dire anche che il lettore ha bisogno del testo per esistere. E soprattutto che il testo non pone in essere qualunque lettore, a meno che il lettore non si ribelli alla proposta di lettura, il che rientra nel suo sacrosanto diritto. Il vangelo di Matteo, con il suo lettore edificato, ha giocato un ruolo decisivo nella strutturazione del catechismo e della dottrina nella teologia della chiesa latina. Il vangelo di Giovanni ha nutrito molte letture esoteriche, più degli altri prestandosi alle meditazioni spirituali. Luca-Atti ha fornito alla cristianità la sua strutturazione storico-salvifica come pure il suo calendario liturgico. Quanto al vangelo di Marco, sarà forse un caso che sia stato il vangelo meno letto, meno commentato e meno meditato nella storia del cristianesimo fino al diciannovesimo secolo, quando la ricerca del Gesù storico gli ha assicurato un uso e una celebrità inattesi? Questo lettore spiazzato e depistato non era particolarmente predisposto a sedurre un’ampia cristianità. La sapienza della chiesa antica ha voluto che i vangeli ci fossero conservati tutti e quattro. Stupenda saggezza teologica.
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29 ott 2007
Ciclo di incontri:
I convegni della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale
Daniel Marguerat
N.B.: la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale mette a disposizione il seguente testo per le persone interessate ma si riserva di pubblicarlo su Teologia 2008/1 e qualunque uso deve rispettare le leggi vigenti. L'autore ha passato in rassegna i cardini essenziali delle tre ricerche sul Gesù storico. In seguito ha analizzato le implicanza teologiche della ricerca del Gesù storico. Quattro obiezioni sono state sollevate contro una tale ricerca storica. La prima: i vangeli non si interessano al Gesù della storia, ma al Cristo della fede. La seconda: la ricerca storica descrive un personaggio ormai scomparso, non è in grado di restituirci una persona viva. La terza: la storia non ha mai giustificato la verità della fede. La quarta: il fiorire di ipotesi storiche contraddittorie risulta fuorviante per i credenti, che non sanno a quale Gesù votarsi.
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28 ott 2007
Ciclo di incontri:
Dio mio, Dio mio, perché...? Percorso di lettura di Salmi e Cantici
don Silvio Barbaglia
Un calendario quotidiano per la lettura continua di tutto il libro dei Salmi e dei Cantici dell'Antico e del Nuovo Testamento. Il calendario si estende dal 1 novembre 2007 al 31 maggio 2008, tempo in cui è presentata l'esperienza delle domeniche di spiritualità e cultura "Dio mio, Dio mio, perché...?".
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28 ott 2007
Ciclo di incontri:
Dio mio, Dio mio, perché...? Percorso di lettura di Salmi e Cantici
don Silvio Barbaglia
Una traduzione, alternativa a quella ufficiale pubblicata dalla Cei, che mostra aspetti del testo che, messi in luce, mostrano la natura "drammatica" del Salmo 1, troppo spesso catalogato come "didattico-sapienziale".
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27 ott 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Antonella Anselmi
Strumento comunicativo che da sempre usiamo spontaneamente nelle relazioni affettive e sociali, in alcune professioni la voce diviene un vero e proprio strumento di lavoro, sottoposto a notevoli sforzi e chiamato a essere ben comprensibile, piacevole all’ascolto, con un emissione facile che consenta di parlare a lungo senza sforzi eccessivi. Per questo occorre imparare a conoscere la propria voce e a padroneggiarla, acquisendone consapevolezza e conoscendone i principi fisiologici. La postura del corpo, la respirazione, il risuonare della voce nella laringe sono elementi che occorre imparare a riconoscere, così come alcuni segni che possono indicare l’insorgere di affaticamenti e deterioramenti patologici della voce.
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20 ott 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli
Dati sulla tiratura e le vendite di quotidiani, settimanali e mensili italiani. Sono elementi utili per chi si occupa della comunicazione di un ente con la stampa, per selezionare i media più appetibili e studiare le modalità con cui avvicinarli.
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20 ott 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli
Presentazione PowerPoint: si presentano sinteticamente i compiti di chi si occupa della comunicazione di un'ente con i media, sottolineando le attenzioni, le abilità, gli strumenti di lavoro che deve conoscere e usare per svolgere al meglio la propria attività.
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20 ott 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Carlo Casoli
Il giornalista Carlo Casoli, responsabile addetto stampa Rai, fa luce sui compiti e risvolti della sua professione. La sua testimonianza sfata il mito che vuole l’addetto stampa come un professionista un gradino sotto a quello del giornalista: Casoli ribadisce la congruenza tra le due figure, chiarendo che la capacità di riconoscere una notizia e quella di farla risaltare sono elementi imprescindibili anche per chi lavora in un ufficio stampa. Casoli spiega le funzioni di un addetto stampa, gli strumenti a disposizione da utilizzare a seconda delle situazioni. Cosa fa l’addetto stampa? Deve lanciare l’evento, seguirlo e esaltarne i risultati ottenuti o presentarli sotto una buona luce. Casoli compie un’analisi critica della professione, ampliando il discorso ad una visione d’insieme del panorama editoriale italiano.
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12 ott 2007
Ciclo di incontri:
inMEDIA, Corso di formazione all'uso dei mezzi di comunicazione
Enrico Menduni
La radio è un mezzo di comunicazione tra i più vecchi ma, nello stesso tempo, tra quelli che sanno stare di più al passo con i tempi che cambiano. È legata alla televisione ma da essa allo stesso tempo si differenzia: è mobile, personale, interattiva. Può essere ascoltata ovunque e in concomitanza con lo svolgimento di altre azioni. È caratterizzata dal pluralismo e dalla libertà e spesso contribuisce a creare comunità e senso di appartenenza a livello locale. Condivide però con la tv il suo essere uno strumento a “flusso”, essendo sempre fruibile a casa nostra come l’acqua che scorre da un rubinetto quando lo desideriamo e differenziandosi, in questo modo, da altri media quali cinema e carta stampata che ci obbligano a uscire di casa per farne “provvista”. Tra modernizzazione e tradizione la radio è oggi uno dei media più in crescita, soprattutto tra i giovani.
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05 ott 2007
La Nuova Regaldi
Modulo da compilare per conferire a un altro socio la delega per essere rappresentato in un assemblea ordinaria dei soci. A norma dell’articolo 14 dello Statuto, un socio può farsi rappresentare da un altro socio, purché munito di delega scritta (v. tagliando in calce) da presentare al Presidente dell’Assemblea all’inizio della seduta. Ogni associato non può rappresentare più di un altro socio. La rappresentanza può essere conferita solo per singole Assemblee.
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27 set 2007
Un convegno dedicato alla riflessione sul tema dello sviluppo di comunità in Italia e nel mondo
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