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Sono stati trovati 151 audio
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18 ott 2009
Ciclo di incontri:
Nessun uomo è un'isola
Madre Anna Maria Canopi
La fede nell'amore di Dio, espressa nel Credo, trova risposta totalitaria nella vita del monaco, in cui i rapporti reciproci, tra abate e monaci, tra i monaci stessi e tra i monaci e i visitatori del convento sono ispirati all'amore per Cristo.
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18 ott 2009
Ciclo di incontri:
Nessun uomo è un'isola
don Silvio Barbaglia
Credo in Dio… o in un idolo? La tentazione di costruirsi un Dio a proprio immagine e misura è sempre presente, dagli inizi della storia di Israele fino a oggi, sotto la spinta di una naturale e istintiva ricerca di noi stessi e del nostro tornaconto, da cui la Parola di Dio cerca di distoglierci. Il testo della Genesi ci mostra un Dio creatore, unico ma non “solo”, in costante relazione con il creato e in lotto contro gli attenti di morte che lo minacciano. Ogni riduzione a uno della realtà di Dio è una tentazione idolatrica nel segno di una semplificazione rassicurante.
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09 ott 2009
Ciclo di incontri:
Esegesi di Antico Testamento: Libri Sapienziali
don Silvio Barbaglia
Prima lezione di introduzione al corso, funzionale a mettere in discussione l'oggetto tradizionale del corso biblico, ha messo in evidenza una diversa prospettiva per pensare al testo biblico.
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12 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Roberto Vignolo
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12 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Alberto D'Anna
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12 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Roberto Vignolo,
Alberto D'Anna
Viene registrato il dibattito in sala a reazione delle due relazioni del prof. Roberto Vignolo e del prof. Alberto D'Anna.
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11 set 2009
Viene registrato il dibattito in sala a reazione delle due relazioni del prof. Claudio Gianotto e della prof.ssa Emanuela Prinzivalli.
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11 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Emanuela Prinzivalli
Emanuela Prinzivalli sostiene che 1Clemente sia profondamente impregnata dei moduli stilistici e concettuali dell'ellenismo, in particolare del giudaismo ellenistico. La relazione illustra tali caratteri, e nello stesso tempo da ragione del metodo per trarre da questo testo informazioni sulla comunità cristiana di Roma nello scorcio finale del I secolo.
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11 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Claudio Gianotto
Claudio Gianotto affronta iniaizalmente alcuni problemi introduttivi relativi alla tradizione di Giacomo. Viene studiato l'influsso ellenistico su tale tradizione e pertanto, Gianotto affronta due esempi per studiare tale tema. Anzitutto la Lettera di Giacomo e, in secondo luogo, il documento giudeocristiano delle Recognitiones PseudoClementinae. Segue quindi l'individuazione della tradizione di Giacomo con un tentativo di contestualizzazione storica, analizzando At 15.
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10 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Antonio Pitta,
Daniel Marguerat
Nel pomeriggio dopo le relazioni del prof. Antonio Pitta e del prof. Daniel Marguerat segue un dibattito in sala.
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10 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Daniel Marguerat
Daniel Marguerat passa in rassegna la figura di Paolo così come è presentato dalla letteratura lucana.
Ad Efeso avviene un passaggio importante nell'ambito della formazione paolina: dalla sinagoga alla scuola, di un certo Tiranno. Nel decidere di rompere con al sinagoga Paolo non sceglie un luogo consacrato ma un luogo di scambio e di dibattito.
Da qui tre tratti: 1) Paolo ad Atene; 2) Paolo e la Torah e 3) il viaggio di Paolo a Roma.
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10 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Antonio Pitta
Antonio Pitta così struttura il suo intervento:
1. Introduzione: il pendolarismo tra la matrice giudaica e quella greca di Paolo nella storia dell’interpretazione dei sec. XIX-XX, espressione della netta separazione tra giudaismo ed ellenismo.
2. Tarso e/o Gerusalemme: opposizione, continuità o dicotomia infondata a livello di formazione? Nessuna citazione diretta dalla filosofia, letteratura e retorica antica nelle lettere paoline autoriali, ma echi difficili da reperire e metabolizzati nel tessuto sociale e giuridico delle comunità paoline.
3. Quali sistemi greci di argomentazione nelle lettere paoline?
4. Alcune tipologie greche.
5. Metafore tipicamente greche?
6. Conclusioni: sostanza o soltanto apparato? Elite culturale o dimensione popolare del background greco sull’epistolario paolino? La doppia elica del DNA più che due rette parallele.
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10 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giorgio Jossa,
Romano Penna
Viene registrato il dibattito in sala a reazione delle due relazioni del prof. Giorgio Jossa e del prof. Romano Penna.
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10 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Romano Penna
Romano Penna anzitutto presenta il raffronto, con una serie di citazioni, tra Gesù e Socrate, come caso tipico di confronto tra cristianesimo e grecità. E' quindi necessario passare ad un sondaggio di fonti per la ricostruzione sul piano storico della problematica in oggetto. Esempi presi dai vangeli sinottici. e dal quarto vangelo. Oltre le fonti evangeliche occorre osservare anche il livello di attestazione della grecità nella Galilea. Società ambientale nella ricerca dell'antica Galilea, riconducibile alla Terza ricerca.
La Galilaea gentium intesa come regione a maggioranza gentile è da considerarsi come un "mito". Nel sec. I i suoi abitanti sono a grande maggioranza giudei con alcuni gentil, soprattutto a Tiberiade. Le monete di Erode Antipa non riportano immagini dell'imperatore. La cosiddetta ellenizzazione della Galilea si fonda su basi fragilissime. Passa in rasegna tre ambiti: architettura, lingua e onomastica. Il greco non era lingua madre e neppure normale mezzo di comunicazione di Gesù. Infine viene analizzata l'ipotesi di una relazione tra Gesù e i filosofi cinici. Occorre distinguere tra comportamenti di Gesù e terminologia utilizzata. L'ipotesi dell'influsso cinico non ha fatto breccia. D'altra parte non c'è alcuna prova della presenza di cinici in Palestina. Da ultimo, la grecità di Gesù si può forse misurare entro una eco della tradizione sapienziale greca.
Conclusione: Gesù non è greco né di origine né di cultura. Bagaglio culturale di impronta giudaica. La condivisione di Gesù di elementi della grecità è sporadica. Ciò non toglie nulla al fatto che si possa notare in lui un'apertura che esploderà soltanto dopo la Pasqua, quando altri assumeranno il compito della diffusione dell'evangelo.
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10 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giorgio Jossa
GIorgio Jossa presenta anzitutto il confronto tra:
* l’opinione tradizionale: il giudaismo farisaico (e poi rabbinico) immune da influssi del pensiero greco; il giudaismo della diaspora invece fortemente ellenizzato. Opposizione quindi tra giudaismo palestinese e giudaismo ellenistico. Di conseguenza contrapposizione di Gesù (ebreo) e Paolo (greco), cristianesimo palestinese e cristianesimo ellenistico. Ma con gli Ellenisti di Luca, Giudei “liberali”, a costituire il tramite.
* l’opinione attuale: impossibilità di contrapporre giudaismo palestinese e giudaismo ellenistico; varietà del giudaismo palestinese, tutto in qualche misura ellenistico. Impossibilità quindi di contrapporre cristianesimo palestinese e cristianesimo ellenistico. Le radici di Paolo nel giudaismo palestinese e le influenze greche sul pensiero di Gesù. Gli Ellenisti di Luca inoltre non troppo diversi dagli Ebrei.
La relazione tende a prendere in considerazioni i punti irrisolti della questione.
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10 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
Giuseppe Bellia
Giuseppe Bellia, responsabile del Convegno, orienta i partecipanti a comprendere la portata del tema enunciato nel titolo che vuole studiare le forme e la presentazione del messaggio cristiano a confronto con il variegato mondo culturale dell'ellenismo. Categoria questa non scontata ma sottoposta a revisione. Il convegno cercherà di offrire alcuni punti di confronto relativi a questi aspetti.
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09 set 2009
Ciclo di incontri:
Convegno di Studi Veterotestamentari
Gian Luigi Prato,
Rinaldo Fabris
Gian Luigi Prato riassume una serie di elementi di conclusione del convegno, partendo dal concetto di fuidità del testo. Rinaldo Fabris sottolinea invece il delicato problema della fluidità del testo in relazione alla teologia delll'ispirazione del testo sacro. Suggerisce di definire il problema nei termini di pluralità di testi in luogo della fluidità. Segue ampio dibattito in sala.
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